Re: Mamba out (1978 - 2020)
Inviato: 27/01/2020, 8:52
Se hai 30 anni o qualcosa in più Kobe è stata l'NBA, insieme a Duncan. Quei due c'erano gli ultimi anni dell'era Jordan che hai vissuto di striscio, erano i protagonisti assoluti quando cominciavi a diventare veramente onnivoro di partite e informazioni quotidianamente, ed erano ancora lì a dominare quando hai cominciato a capirne di più. Sono stati i protagonisti degli anni della passione più genuina, quando hai 20 anni e vivi tutto in maniera più viscerale. La differenza, per me almeno, è che Duncan era uno freddo, troppo perfetto, faceva sempre tutto giusto, era amato da chiunque e soprattutto dai puristi, Kobe era "quello sbagliato" e soprattutto se eri 1 e 80 al massimo ai campetti pensavi a lui mentre provavi a tirare in fade away dal post.
Tifavo contro di lui quando dominava l'NBA con Shaq, tifavo contro di lui quando perse contro i Pistons e son salito sul carro quando invece si è messo dalla parte sbagliate della barricata, quando faceva l'one man show e tutti dicevano che era troppo egoista, poco efficiente, pessimo leader, sopravvalutato...come facevi a non tifare perchè il cattivo dei fumetti non trionfasse alla faccia di tutti? Quando ha vinto 2 titoli in backtoback come i grandissimi ero alla tv a vedere tutte le finals in diretta, da solo nel mio salone in piena notte, era magnetico, guardavi il più odiato della NBA vincere due titoli e non potevi non godere a pensare "ma come, non si era detto che vinceva solo grazie a Shaq?". Dopo quei titoli avrebbe potuto riciclarsi meglio, cominciare a scendere a compromessi, ma non sarebbe stato Kobe e non puoi non provare un po' di ammirazione per uno che era chiaramente fatto un po' diversamente da tutti gli altri, comprese le star arrivate dopo di lui e che ancora ci fanno godere, ma è innegabile ragionino in modo diverso, diciamo più associativo. Kobe era il lupo solitario, amava farsi odiare e per questo ti rendeva facile amarlo in qualche modo, era il figlio di puttana che ce l'aveva fatta, era riuscito dove aveva fallito il giocatore più romantico della sua generazione a Phila.
Come cazzo fai a non farti venire i lucciconi? Trasudava passione e coerenza, al di là della fastidiosa retorica esasperata della mamba mentality è uno che nel bene e nel male non è mai sceso a compromessi, sempre in direzione ostinata e contraria fino all'ultimissima partita, giocata a modo suo, l'unico modo che conosceva. Aveva le spalle larghe per prendere tutte le critiche del mondo, una delle personalità più debordanti della storia dello sport. Non riesco ancora a capacitarmi, era lì a bordo campo a salutare Lebron l'altro giorno...
Il video mentre parla di basket con la figlia, che stava diventando un meme sui social, diventerà una delle cose più strazianti da rivedere da qui in futuro se si parla di questo gioco.
Son veramente a pezzi e non credevo, mai successa una cosa del genere per nessuno sportivo o uomo di spettacolo.
Kobe era un caposaldo, come Jordan, Duncan, Lebron... stelle polari di una passione, ti abitui a vederle ferme là nel firmamento, sai che ci saranno sempre, non ne avevo mai visto spegnersi una e fa un male cane.
Tifavo contro di lui quando dominava l'NBA con Shaq, tifavo contro di lui quando perse contro i Pistons e son salito sul carro quando invece si è messo dalla parte sbagliate della barricata, quando faceva l'one man show e tutti dicevano che era troppo egoista, poco efficiente, pessimo leader, sopravvalutato...come facevi a non tifare perchè il cattivo dei fumetti non trionfasse alla faccia di tutti? Quando ha vinto 2 titoli in backtoback come i grandissimi ero alla tv a vedere tutte le finals in diretta, da solo nel mio salone in piena notte, era magnetico, guardavi il più odiato della NBA vincere due titoli e non potevi non godere a pensare "ma come, non si era detto che vinceva solo grazie a Shaq?". Dopo quei titoli avrebbe potuto riciclarsi meglio, cominciare a scendere a compromessi, ma non sarebbe stato Kobe e non puoi non provare un po' di ammirazione per uno che era chiaramente fatto un po' diversamente da tutti gli altri, comprese le star arrivate dopo di lui e che ancora ci fanno godere, ma è innegabile ragionino in modo diverso, diciamo più associativo. Kobe era il lupo solitario, amava farsi odiare e per questo ti rendeva facile amarlo in qualche modo, era il figlio di puttana che ce l'aveva fatta, era riuscito dove aveva fallito il giocatore più romantico della sua generazione a Phila.
Come cazzo fai a non farti venire i lucciconi? Trasudava passione e coerenza, al di là della fastidiosa retorica esasperata della mamba mentality è uno che nel bene e nel male non è mai sceso a compromessi, sempre in direzione ostinata e contraria fino all'ultimissima partita, giocata a modo suo, l'unico modo che conosceva. Aveva le spalle larghe per prendere tutte le critiche del mondo, una delle personalità più debordanti della storia dello sport. Non riesco ancora a capacitarmi, era lì a bordo campo a salutare Lebron l'altro giorno...
Il video mentre parla di basket con la figlia, che stava diventando un meme sui social, diventerà una delle cose più strazianti da rivedere da qui in futuro se si parla di questo gioco.
Son veramente a pezzi e non credevo, mai successa una cosa del genere per nessuno sportivo o uomo di spettacolo.
Kobe era un caposaldo, come Jordan, Duncan, Lebron... stelle polari di una passione, ti abitui a vederle ferme là nel firmamento, sai che ci saranno sempre, non ne avevo mai visto spegnersi una e fa un male cane.