Teo ha scritto:Ok aza, ma è un piano che va fuori dal mondo football, per me.
L'obiettivo di formare è chiaro, ma se si parla di football e di vittorie sul campo, ritengo molto più gravi i casi di benefits, aggiramenti vari, iter scolastici pompati ecc, che il caso in questione, che è un caso ENORMEMENTE più grave, ma che riguarda un fatto pienamente off field.
Teo, ti prego.
Se quella sera McQueary fosse andato da Paterno e gli avesse detto: Ho visto un bidello che abusava di un bambino in spogliatoio cosa credi che sarebbe successo? Lo avrebbero coperto? Un bidello? Lo facevano fuori in cinque minuti. Lo denunciavano senza pensarci due volte. Come è giusto che si faccia in questi casi.
Ma non era un bidello, era un coach, a quel punto ex-coach, che si comportava così da almeno tre anni.
Lo hanno coperto perchè c'era di mezzo il football. Il football ha salvato Sandusky e condannato decine di bambini. Rabbrividisco al pensiero. Davvero. Pensa quanti bambini avrebbero salvato. Ci poteva essere una sola vittima, invece sono state decine. Rabbrividisco.
Poi sulle sanzioni si può discutere. Io sono d'accordo su tutte. E sui motivi espressi da Emmert.
Sul fatto che la NCAA sia ipocrita, sia perfettibile, sia migliorabile si può discutere.
Ma lo sport universitario è nato nella Ivy League come attività ricreativa. Poi è cresciuto, è enormemente cresciuto, è diventato fonte di ricchezze per le scuole e per i programmi.
E' diventato più importante delle istituzioni stesse.
E se lo sono lasciati scappare.
Penn State è un'università statale. Ha 44,000 studenti nel campus di State College, Pa e 95,000 in totale (includendo i campus che fanno parte del suo sistema scolastico). I professori sono circa novemila. Penn State è forse la numero uno negli USA per gli studi di psicologia. Stesso per sociologia. E 160 altre lauree sono lassù tra le migliori degli Stati Uniti.
Ogni anno Penn State amministra 1,8 miliardi di dollari. E' in pratica una città di media grandezza.
E tutti questi studenti, laureati e professori? Tutti coloro che vivono a Penn State? Come si sentono oggi?
I giocatori avranno anche vinto con il sudore, ma decine di migliaia di persone si sono laureate a Penn State, vivono da ex alunni, sono Nittany Lions a vita. E Paterno li ha sporcati tutti.
Oggi, giustamente o no, la frase: "Hello, I went to Penn State" è porcheria.
Ti guarderanno pensando tra sè: "Penn State, huh?"
Penn State ha dato 78 borse di studio per il football nel 2012.
Il football è importante, ma non credo che 104,000 persone (che coincidenza - sono quasi quelle che riempiono lo stadio il sabato pomeriggio) debbano "sottostare" a 78 atleti con borsa di studio. Debbano coprire un coach perchè fa parte del programma di football, perchè il football è un'isola intoccabile.
Dice "In America i giocatori di football si laureano senza studiare."
"In America regalano le lauree."
Magari è vero, ma quante?
Diciamo 78 su 44,000.
Non esageriamo dall'altra parte adesso. E di quei 78 magari alcuni studiano, altri andranno nei pro. Magari una quarantina vivranno di rendita. Va bene lo 0.1% non studia e gli regalano la laurea. Male, ma non esageriamo.
Non è un mondo perfetto e lo sappiamo, ma non è neppure tutto nero.
Ma è il football che deve ritornare al proprio posto, a Penn State e in tanti altri posti. Quando a Notre Dame il tale prospetto liceale non può andare perchè non ha i voti (e non dico che a ND sia tutto oro, intendiamoci!) un motivo istituzionale viene prima del football ed è giusto, dovrebbe essere così dappertutto. Non può il football influenzare le istituzioni. Ecco perchè gli stipendi ai giocatori sono un'idea completamente assurda. Lo stipendio lo hanno. Il loro stipendio lo hanno già, è la borsa di studio. Decine di migliaia di dollari all'anno per farsi una carriera non nel football, ma nella vita.
Ecco dove hanno sbagliato a Penn State. Hanno confuso il football con la vita. E l'hanno criminalmente trascurata. Potevano chiudere i laboratori di chimica? Potevano tagliare i fondi alle ricerche mediche? Dovevano far loro capire che c'era stata un'inversione nelle priorità. E per farglielo capire serviva punire l'università, ma soprattutto il football. Perchè al momento quello è il linguaggio che comprendono meglio.