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Re: All for One-One for All. Cleveland Cavaliers 2016 NBA Champions.

Inviato: 01/06/2018, 15:21
da NationalBusiness
Bhemont ha scritto: 01/06/2018, 13:54
Manuel80 ha scritto: 01/06/2018, 13:21

Tra il Superteam ed uno che nemmeno sa il punteggio della partita a 3" dalla fine c'è molto in mezzo :biggrin:

Per me idea di SuperTeam oscena, infatti detesto abbastanza quello che ha fatto Durant, così come mi aveva dato fastidio Miami2010.
Detto questo siccome GSW non spariscono, spero LeBron possa avere un paio di star per sfidarli alla pari adesso, almeno hai una gran finale.

e cmq c'è una bella differenza tra Durant a GS e The decision del 2010

Quale sarebbe la differenza tra crearsi un SuperTeam e andare in una SuperTeam? :penso:

Re: All for One-One for All. Cleveland Cavaliers 2016 NBA Champions.

Inviato: 01/06/2018, 15:26
da Bhemont
NationalBusiness ha scritto: 01/06/2018, 15:21
Bhemont ha scritto: 01/06/2018, 13:54

e cmq c'è una bella differenza tra Durant a GS e The decision del 2010

Quale sarebbe la differenza tra crearsi un SuperTeam e andare in una SuperTeam? :penso:

beh in un caso ti aggiungi ad un nucleo che è già contender, vicecampione e ex-campione, nell'altro lo crei aggiungendo mettendo insieme 3 che non giocavano insieme e vanno testato ed affinato il gioco insieme
Poi a Miami c'erano 3 "big" e poi solo gregari, mentre definire Draymond e Iguodala gregari mi sembra un po riduttivo

Re: All for One-One for All. Cleveland Cavaliers 2016 NBA Champions.

Inviato: 01/06/2018, 15:36
da NationalBusiness
Bhemont ha scritto: 01/06/2018, 15:26
NationalBusiness ha scritto: 01/06/2018, 15:21

Quale sarebbe la differenza tra crearsi un SuperTeam e andare in una SuperTeam? :penso:

beh in un caso ti aggiungi ad un nucleo che è già contender, vicecampione e ex-campione, nell'altro lo crei aggiungendo mettendo insieme 3 che non giocavano insieme e vanno testato ed affinato il gioco insieme
Poi a Miami c'erano 3 "big" e poi solo gregari, mentre definire Draymond e Iguodala gregari mi sembra un po riduttivo

L'affinità credo la abbiano dovuta ritrovare anche GSW dopo aver aggiunto Durant, quindi l'unica differenza sarebbe la bravura del front office della squadra in cui ci si riunisce.

Re: All for One-One for All. Cleveland Cavaliers 2016 NBA Champions.

Inviato: 01/06/2018, 16:20
da toure yaya
se the decision e figlia dei big three di Boston.
La scelta di Kevin e altrettanto figlia di "the decision"......

Re: All for One-One for All. Cleveland Cavaliers 2016 NBA Champions.

Inviato: 01/06/2018, 17:58
da nolian
per me state facendo un casino...

se KD è figlio di TheDecision, che è figlio dei BigThree di Boston, che è figlio di...
che al mercato mio padre comprò...

ma ragazzi state mischiando neanche le mele con le pere, ma anche con fragole, meloni e cetrioli...poi arriveranno le melanzane...e insalata e riso non ce le vogliamo mettere?

suvvia

la decisione di KD non ha un caxxo in comune con The Decision...
KD è stato l'unico a muoversi, ed è andato in un team già campione (12mesi prima), neofinalista, e fresco detentore del record all time

TheDecision è stata una novità nel panorama nba, romanticamente penosa imho, ma sono andati a formare un team che non esisteva, con tutti i dubbi del caso, facendolo nel prime di ciascuno

i Big3 dei C's sono una roba ancora diversa, frutto di due trade, di gente ormai comunque trentenne o oltre...con un team non da PO, che smobilita tutto quel che serve per aggiungere 2 big

cosa cavolo c'entrano i Big3 con KD ai Warriors? nulla di nulla...

semmai si potrebbe paragonare i Big3 di Boston e TheDecision con i Cavs di LBJ-Love-Irving...con Love che è un operazione (trade) in stile C's e LBJ che è una firma in stile analogo a quanto fatto 4 anni prima agli Heat

ma per favore, che piacciano o meno, non mischiamo robe che non c'entrano nulla l'una con l'altra...

Re: All for One-One for All. Cleveland Cavaliers 2016 NBA Champions.

Inviato: 01/06/2018, 18:23
da Sylphir
Quando Bryant vinceva i suoi titoli non aveva super team?
Bryant Odom Gasol Bynum Artest tutti scarsi...
Boston aveva i big 4 e San Antonio manco serve parlarne visto che li ha anche battuti gli Heat, e c'era ancora anche Orlando.
Quando faceva l'eroe da 81 punti non mi sembra che Kobe ai playoffs arrivasse fino in fondo. Perdente? Schiavo della sua gabbia d'oro?
Garnett in un anno passa da perdente a vincente...
Associare solamente il numero di vittorie alla legacy dei giocatori è folle.
Horry sarebbe il 3/4 piu forte di tutti i tempi allora, altro che quel somaro di Duncan che ha vinto quasi la metà.
E' un gioco di squadra e se la squadra non c'è non vince nessuno. Nessuno.
Secondo me gli errori di James sono imputabili al suo comportamento ed alla sua strafottenza pre finale con Dallas, la sparata dei titoli, le prese in giro a Nowizki, i balletti idioti in panchina ecc...
Mi sembra cmq che sia abbastanza intelligente da essersi evoluto anche da quel punto di vista con il tempo e non solo nel modo di giocare e leggere le partite.

Re: All for One-One for All. Cleveland Cavaliers 2016 NBA Champions.

Inviato: 01/06/2018, 18:50
da LonginusALS
Sylphir ha scritto: 01/06/2018, 18:23 Associare solamente il numero di vittorie alla legacy dei giocatori è folle.

Ma così è.

Ed è il motivo per the decision,per durant,per i super-team,ecc.

Re: All for One-One for All. Cleveland Cavaliers 2016 NBA Champions.

Inviato: 01/06/2018, 18:50
da LonginusALS
Double,W Bagatta

Re: All for One-One for All. Cleveland Cavaliers 2016 NBA Champions.

Inviato: 02/06/2018, 10:56
da dipper 2.0
Sylphir ha scritto: 01/06/2018, 18:23 Quando Bryant vinceva i suoi titoli non aveva super team?
Bryant Odom Gasol Bynum Artest tutti scarsi...
Boston aveva i big 4 e San Antonio manco serve parlarne visto che li ha anche battuti gli Heat, e c'era ancora anche Orlando.
Quando faceva l'eroe da 81 punti non mi sembra che Kobe ai playoffs arrivasse fino in fondo. Perdente? Schiavo della sua gabbia d'oro?
Garnett in un anno passa da perdente a vincente...
Associare solamente il numero di vittorie alla legacy dei giocatori è folle.
Horry sarebbe il 3/4 piu forte di tutti i tempi allora, altro che quel somaro di Duncan che ha vinto quasi la metà.
E' un gioco di squadra e se la squadra non c'è non vince nessuno. Nessuno.
Secondo me gli errori di James sono imputabili al suo comportamento ed alla sua strafottenza pre finale con Dallas, la sparata dei titoli, le prese in giro a Nowizki, i balletti idioti in panchina ecc...
Mi sembra cmq che sia abbastanza intelligente da essersi evoluto anche da quel punto di vista con il tempo e non solo nel modo di giocare e leggere le partite.


Questo. Nel 2011 dimostrò incapacità e immaturità nell'affrontare quelle finals.

Da allora è' maturato. E' migliorato come persona e come giocatore.

Secondo me la sua carriera ha subito un colpo nel 2007, quando è andato in finale contro gli spurs con un gruppo di scappati di casa.

Finale figlia a sua volta di una gara 5 di finale di conference dove entrava di tutto e lo ha fatto sentire (sbagliando) onnipotente.

Non doveva vincere quella gara, non doveva. Avrebbe dovuto subire una scoppola da quei pistons così avrebbe tenuto bassa la cresta.

Chissà come sarebbe andata a finire la sua carriera.

E' un top 3 all time James, già ora.

Ma poteva andare ancora meglio.

Re: All for One-One for All. Cleveland Cavaliers 2016 NBA Champions.

Inviato: 02/06/2018, 12:15
da ghista
Nella società americana il momento di maturazione di solito si ha quando si va al college e per 4 anni sei via di casa. LeBron passando professionista e restando a casa sua lo ha saltato questo momento della vita. Dopo i 4 anni a Miami ha avuto la sua maturazione sia in campo che fuori

Re: All for One-One for All. Cleveland Cavaliers 2016 NBA Champions.

Inviato: 02/06/2018, 14:55
da Morau
cmq oltre all'ottava finale consecutiva va dato atto a james di essere in riuscito in un'impresa russelliana: terza finale di fila da giocatore/allenatore.
che poi alla lista degli errori fatti da lebron ci metterei anche quello di aver fatto il padre padrone a cleveland ed in parte anche a miami, tenendo in giogo una società e presumiblimente prendendo (o facendo prendere) decisioni al gm fantoccio di turno. cosa che nessun altro grande della storia ha fatto, anzi chiunque dei big all time (tranne james appunto) ha avuto un grande mentore e figura di riferimento tecnica dal pino.

Re: All for One-One for All. Cleveland Cavaliers 2016 NBA Champions.

Inviato: 02/06/2018, 14:57
da pepper90
A me sembra che Riley non abbia lasciato carta bianca a LeBron

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Re: All for One-One for All. Cleveland Cavaliers 2016 NBA Champions.

Inviato: 02/06/2018, 17:03
da jayone
Contropelo ha scritto: 02/06/2018, 15:15 Non so se sei ironico, perché non si capisce dal post.
In che modo il non aver avuto controparti solide e forti né in panchina, né accanto, né ai piani alti dell’organizzazione, sarebbe colpa sua?
Vogliamo forse dargli la colpa pure della prima scelta Cavs, o di essersi scelto da solo o fatto nascere in Ohio?

Credo che Morau fosse serio piuttosto che ironico comunque condivido la linea e provo a risponderti io.
Punto 1. David Blatt fa una cavalcata impressionante fino in finale al suo anno da rookie e viene silurato sostanzialmente perché non piace a James.
Ha scelto Lue perché gli piaceva e sostanzialmente faceva quello che gli diceva lui, questa è una cosa lampante spero che non debba spiegare di più.
Punto 2. Il fatto che James fosse nativo dell'Ohio e guarda caso è stato scelto a Cleveland proprio nell'anno in cui era eleggibile sono quelle "coincidenze" astrali che ti farebbero mettere in dubbio l'esistenza di un creatore. Purtroppo invece sappiamo bene che è tutto deciso a tavolino quindi i piani per l'uomo creato in laboratorio erano quelli. The Choosen One doveva far risorgere quel posto lì come un'araba fenice.

Contropelo ha scritto: 02/06/2018, 15:15 A questo punto possiamo spogliare di qualunque responsabilità le franchigie NBA, perché se tutto dipende dalla star di turno, loro non possono fare bene ma soprattutto non possono mai fare male. Idem gli allenatori. Inutili. Perché se le scelte sbagliate in casa Cavs (sul mercato come sul campo) sono responsabilità di James, allora probabilmente i grandi mentori e GM del passato sono stati tali grazie alle superstar del passato... Sarebbe curioso sapere, tra i tanti, Riley, Jackson, Popovich che ne penserebbero.
Bravo qui hai capito cosa è successo in sostanza nell'era dopo James.
Il fatto che ogni star ha un impatto mediatico devastante fin dal primo anno (basta vedere Simmons o Embiid) cambia totalmente gli equilibri in gioco. Prima queste dinamiche non c'erano, esistevano al massimo con MJ e il suo marchio.
Adesso i giocatori tengono chiaramente per le palle la società, tant'è che sono loro, tra di loro, a fare recruiting mica i general manager di turno.

E qui d'obbligo citare l'operazione LBJ a Miami con i 2 amigos, l'inizio appunto di un giro di porcate che ha portato KD ai warriors.

E sull'ultima parte dei grandi GM e allenatori del passato hai centrato in pieno il punto.
Riley ha sempre vinto allenando SQUADRONI, Jackson non ne parliamo neanche e Popovich se non pescava Tim Duncan quella volta non so se adesso si parlerebbe del suo sistema (che con Leonard mi pare stia andando a farfalle...).

Contropelo ha scritto: 02/06/2018, 15:15 Mi sembra che a occhio ci sia qualcosa che non torna.
O i grandi del passato hanno avuto dietro mentori e dirigenze più competenti, decise e autorevoli, e di conseguenza ne hanno beneficiato, crescendo e maturando prima e meglio, oppure non saprei come spiegare quello che leggo molte volte... e quel che leggo spesso è un po’ un’offesa a qualsivoglia approfondimento uno abbia in mente di fare su questi temi.
Anche a me qualcosa non torna... tipo il kilometraggio assurdo di James e il fatto che non abbia mai avuto un acciacco serio in tutta la sua carriera. Il fatto che ha cambiato fisionomia e che quando aveva 25 anni aveva la fronte larga la metà.
Questo qua di umano ha ben poco...

Il passato e i grandi del passato lasciagli stare. Al massimo il filo conduttore può essere Bird/Magic e poi MJ fino ad arrivare a LBJ. Intendo dire che è dagli anni '80 che l'NBA ha iniziato a fare cinema anziché interessarsi alla pallacanestro (showtime che vorrà mai dire) e lo star system è nato con il 32 e il 33 (numeri a caso ovviamente) passando per il 23 di chicago e arrivando al 23 attuale (anche qua a caso).

Insomma in sostanza i grandi allenatori e manager sono storie romanzate che nascono a posteriori, ma è il discorso più vecchio del mondo che in campo ci vanno i giocatori. E LBJ secondo me con quel titolo vinto contro i warriors è la palese dimostrazione di questo concetto.

Contropelo ha scritto: 02/06/2018, 15:15 Per me è abbastanza chiaro il percorso che James ha avuto nella sua carriera. Fenomeno sportivo e mediatico draftato in una organizzazione senza mezzi termini INDECENTE, è stato investito di un potere di fatto senza confini, laddove i personaggi e le strutture che avrebbero dovuto avere quel potere non l’hanno saputo o potuto esercitare, per propria incapacità e debolezza generale. A 18 anni, James era già “bigger than the Cavs”.

Per molti altri grandi del passato, così non è stato. Per quanto grandi, si sono mediamente inseriti in contesti più solidi, decisamente più grandi di loro, che li hanno potuti arginare e parzialmente indirizzare in senso migliorativo.
Si, forse però non ti è abbastanza chiaro che ad oggi non si è mai visto uno all'ultimo anno di liceo che poteva già giocare 2 o 3 in qualsiasi quintetto NBA. Questa è la cosa più anormale di tutte.
E il "potere" di cui parli tu, quello che le associazioni o strutture non hanno saputo esercitare è quello che sta scomparendo sempre di più ogni giorno perché questi qua si sono gasati, sono diventati grandi come delle divinità greche (semicit.) e con la loro cricca di amici fanno il bello e cattivo tempo.

Il suo amico Jay-Z uguale. Ha messo su la sua etichetta, il tempo in cui questi qui si piegavano ai voleri dell'uomo bianco sono finiti da un pezzo

Ma anche qui su questo forum è pieno zeppo di gente che tifa i giocatori mica le squadre. L'unica cosa che è più grande di loro è appunto il mercato mediatico (che è in "buone" mani).


Contropelo ha scritto: 02/06/2018, 15:15 PS: Nei quattro anni a Miami probabilmente c’è stato un tentativo di James di impostare i rapporti in un senso simile a quello dei Cavs, perché del resto così era stato abituato e così aveva sempre potuto fare, ma guarda caso con una franchigia che già aveva vinto un titolo, con compagni forti e soprattutto una dirigenza compatta e autorevole come quella di Riley... la carta bianca non c’è stata, come ha detto giustamente Pepper90.
Purtroppo nel vedere questa ed altre situazioni, sportive e non, siamo terribilmente schiavi delle narrative mediatiche, che poco e nulla hanno di reale o di approfondito/argomentato.


Si la narrativa di farlo andare a vincere a Miami e di farlo tornare a vincere a casa con la musichetta #i'mcominghome è stata una storyline entusiasmante.

Adesso preparati perché deve rincorrere il fantasma che ha giocato a Chicago

Re: All for One-One for All. Cleveland Cavaliers 2016 NBA Champions.

Inviato: 02/06/2018, 17:55
da ghista
La storia dei numeri non casuali è fantastica. Magic e Bird hanno indossato i loro numeri dai tempi del liceo, quindi già ai tempi era predeterminato il loro dominio? O è stata solo una fortunata coincidenza?

Re: All for One-One for All. Cleveland Cavaliers 2016 NBA Champions.

Inviato: 02/06/2018, 23:36
da Morau
Contropelo ha scritto: 02/06/2018, 15:15
Morau ha scritto: 02/06/2018, 14:55 cmq oltre all'ottava finale consecutiva va dato atto a james di essere in riuscito in un'impresa russelliana: terza finale di fila da giocatore/allenatore.
che poi alla lista degli errori fatti da lebron ci metterei anche quello di aver fatto il padre padrone a cleveland ed in parte anche a miami, tenendo in giogo una società e presumiblimente prendendo (o facendo prendere) decisioni al gm fantoccio di turno. cosa che nessun altro grande della storia ha fatto, anzi chiunque dei big all time (tranne james appunto) ha avuto un grande mentore e figura di riferimento tecnica dal pino.
Non so se sei ironico, perché non si capisce dal post.
In che modo il non aver avuto controparti solide e forti né in panchina, né accanto, né ai piani alti dell’organizzazione, sarebbe colpa sua?
Vogliamo forse dargli la colpa pure della prima scelta Cavs, o di essersi scelto da solo o fatto nascere in Ohio?

A questo punto possiamo spogliare di qualunque responsabilità le franchigie NBA, perché se tutto dipende dalla star di turno, loro non possono fare bene ma soprattutto non possono mai fare male. Idem gli allenatori. Inutili. Perché se le scelte sbagliate in casa Cavs (sul mercato come sul campo) sono responsabilità di James, allora probabilmente i grandi mentori e GM del passato sono stati tali grazie alle superstar del passato... Sarebbe curioso sapere, tra i tanti, Riley, Jackson, Popovich che ne penserebbero.

Mi sembra che a occhio ci sia qualcosa che non torna.
O i grandi del passato hanno avuto dietro mentori e dirigenze più competenti, decise e autorevoli, e di conseguenza ne hanno beneficiato, crescendo e maturando prima e meglio, oppure non saprei come spiegare quello che leggo molte volte... e quel che leggo spesso è un po’ un’offesa a qualsivoglia approfondimento uno abbia in mente di fare su questi temi.

Per me è abbastanza chiaro il percorso che James ha avuto nella sua carriera. Fenomeno sportivo e mediatico draftato in una organizzazione senza mezzi termini INDECENTE, è stato investito di un potere di fatto senza confini, laddove i personaggi e le strutture che avrebbero dovuto avere quel potere non l’hanno saputo o potuto esercitare, per propria incapacità e debolezza generale. A 18 anni, James era già “bigger than the Cavs”.

Per molti altri grandi del passato, così non è stato. Per quanto grandi, si sono mediamente inseriti in contesti più solidi, decisamente più grandi di loro, che li hanno potuti arginare e parzialmente indirizzare in senso migliorativo.

PS: Nei quattro anni a Miami probabilmente c’è stato un tentativo di James di impostare i rapporti in un senso simile a quello dei Cavs, perché del resto così era stato abituato e così aveva sempre potuto fare, ma guarda caso con una franchigia che già aveva vinto un titolo, con compagni forti e soprattutto una dirigenza compatta e autorevole come quella di Riley... la carta bianca non c’è stata, come ha detto giustamente Pepper90.
Purtroppo nel vedere questa ed altre situazioni, sportive e non, siamo terribilmente schiavi delle narrative mediatiche, che poco e nulla hanno di reale o di approfondito/argomentato.
il post era serio e non volevo offendere james, ma provare a constatarne difetti. hai ragione, visto che la premessa è che sono illazioni mie, ma poi se vai a riassumere quello che scrivo traspare che oltre all'ego smisurato (e giustificato) c'e di fondo un team e un'organizzazione non al livello del talento unico di lbj, che come dici te si è dovuto sorbire tutto sto hype da subito.
però il contraltare è che con le sue decision i cavs in questi anni non hanno potuto programmare il futuro sul lungo termine.