Re: Los Angeles Lakers: "La Casa di Laron Profit'
Inviato: 23/01/2013, 13:58
E comunque che D'Antoni sia un coach senza il carisma per guidare i Lakers, penso che molti di quelli che seguono un po' l'NBA lo pensano.
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Maialone ha scritto: Oh, che io non invento nulla. Ripeto, è stato lui a definire questa stagione "la migliore da non so quanto tempo". E' evidente che se lo dice lo può fare solo sulla media punti personali. Perché il resto dei numeri sono impietosi (solo un pazzo non vedrebbe che flop di stagione sia per la SQUADRA).
Ma - ti ripeto - credo che il suo discorso sia leggermente più complesso, non è tanto "non gliene frega un cazzo della squadra che affonda", quanto piuttosto intende che il suo lo fa, e che la squadra perde nonostante i suoi 30 punti.
Che è un po' il discorso che fate quasi tutti qui dentro.
Solo che è errato. Perché non è esente da (pesanti) responsabilità sulle sconfitte solo perché ne fa 30 di media.
Maialone ha scritto:ALBYS GILMORE ha scritto: Kobe alla sua età e con lo scazzo di una squadra non più vincente vale meno della metà del Kobe degli anni degli anelli.
l'importante è che partiamo da sta base, perché si nega anche questo tra un po'.
Winnipeg Jets ha scritto:mi perplime leggere ancora che c'è gente che crede alla fiaba che Jackson non sia stato voluto ai Lakers.
doc G ha scritto: Tralasciamo il discorso di Kobe che con l'età ha perso qualche giro, solo nella pagine precedente lo scriviamo sia io che Noodles ed è parere diffuso da almeno 2 anni, il discorso sui 30 punti di Kobe non è: giochiamo di merda, ma almeno Kobe fa 30 punti quindi il suo lo fa.
Questo sarebbe una evidente cazzata, non foss'altro perchè alla fine siamo tifosi Lakers, chi se ne frega se Kobe fa 30 punti ed Lakers perdono?
Il discorso è: stiamo giocando malissimo in attacco, senza fluidità, senza movimento, senza circolazione di palla e si finisce per andare sempre sugli isolamenti. E se si va sugli isolamenti Kobe, che è convinto di farli ancora meglio di tutti (e se ci limitiamo ai Lakers non del tutto a torto) allora si prende troppi tiri.
Vale a dire non è che giochiamo male perchè Kobe tira troppo, ma Kobe tira troppo perchè giochiamo male, e qui sono d'accordo che peggiora le cose. Prove? Gli ultimi anni con Jax, quelli dei due anelli e dell'eliminazione con i Mavs, e le prime partite giocate con Nash.
Il modo di reagire non porterà da nessuna parte?
Concordo. Ma è molto difficile dire a Kobe tira di meno e basta, diventa possibile spiegargli che si vuole fare un certo tipo di gioco da cui lui stesso trarrà vantaggi e per metterlo in atto lui deve tirare meno, e se anni fa per fargli questo discorso serviva Phil Jackson ultimamente è stato sufficiente Eddie Jordan. E qui sta il fallimento per ora di D'Antoni, che almeno sul gioco offensivo in teoria dovrebbe essere quasi un guru, invece si sta rivelando uno dei tanti player coach. Vale a dire che Kobe ha il limite di non capire che anche senza gioco dividere gli isolamenti porterebbe vantaggi alla squadra, se non altro lui stesso avrebbe una marcatura meno asfissiante e la squadra sarebbe meno prevedibile, ma questo limite passa in secondo piano (non che non ci sia c'è, ma in secondo piano) rispetto alla mancanza assoluta di un gioco offensivo, gravissimo se non altro perchè abbiamo tanti passatori e tanti giocatori con un buon QI.
Maialone ha scritto:
Ma lui è convinto che i suoi 30 punti (con sciopero annesso) siano assolutamente propedeudici alla vittoria. Altro che indipendentemente! Per lui sono necessari! L'errore lo fa(nno) in termini di analisi successiva, quando dovrebbe(ro) constatare che un atteggiamento del genere non porta da nessuna parte. Anzi, danneggia la squadra.
Io credo che sia assolutamente in buona fede, ma che ciò non lo giustifica, semmai è un dato che evidenzia pesanti difetti personali (dovrei quasi scrivere che sia uno sciocco ed un immaturo, ma mi fermo).
Non è che non gliene frega un cazzo di perdere e gioca per il trentello, è che lui è ancora convinto (nonostante l'evidenza) che:
1- i trenta punti di media siano necessari a garantire la vittoria della squadra, essendo la soluzione migliore a qualsiasi problema (e questo in realtà ci starebbe anche, che ha le parvenze di un atteggiamento del leader che comunque si carica la truppa sulle spalle);
2 - (dopo aver realizzato che non vanno da nessuna parte) che i trenta punti di media siano comunque sufficienti a salvare la SUA stagione e metterlo a riparo da critiche (e questo non ci sta, perché il leader ha prima di tutto delle responsabilità!)
Oh, che io non invento nulla. Ripeto, è stato lui a definire questa stagione "la migliore da non so quanto tempo". E' evidente che se lo dice lo può fare solo sulla media punti personali. Perché il resto dei numeri sono impietosi (solo un pazzo non vedrebbe che flop di stagione sia per la SQUADRA).
Ma - ti ripeto - credo che il suo discorso sia leggermente più complesso, non è tanto "non gliene frega un cazzo della squadra che affonda", quanto piuttosto intende che il suo lo fa, e che la squadra perde nonostante i suoi 30 punti.
Che è un po' il discorso che fate quasi tutti qui dentro.
Solo che è errato. Perché non è esente da (pesanti) responsabilità sulle sconfitte solo perché ne fa 30 di media.
Noodles ha scritto:
Sia ben chiaro, sono conscio anch'io del fatto che ci siano dei problemi fisici come alibi parziale di questo inizio, ma nella testa di Kobe, che oramai ho imparato a leggere piuttosto bene, è visto come un mollaccione non in grado di competere con lui.
ma su questo bryant è maturato tantissimo negli ultimi anni, basta pensare a quanto ha pompato/difeso bynum l'anno scorso (anche a discapito di gasol), quando ha capito che poteva diventare uno dei primi centri dell'NBA, fino a dare il suo placet a dargli la palla in mano decisiva nella vittoria con bostonALBYS GILMORE ha scritto:Noodles ha scritto:
Sia ben chiaro, sono conscio anch'io del fatto che ci siano dei problemi fisici come alibi parziale di questo inizio, ma nella testa di Kobe, che oramai ho imparato a leggere piuttosto bene, è visto come un mollaccione non in grado di competere con lui.
In questa frase sta tutto il mondo Lakers e di una squadra montata ( mai termine fu più azzeccato) su un ONE MAN BAND. Se sei un fuoriclasse e capitano che vuole il bene della ciurma, fai di tutto per aiutare il centro potenzialmente più forte dell'NBA a crederci e a diventarlo. Guardati le partite degli Spurs e guarda con quale 'affetto' Duncan si complimenti con Splitter ad ogni cosa buona che fa e come lo incoraggi quando sbaglia. Questa è la differenza tra un team ed una superstar contornata da comparse.
doc G ha scritto:
Tralasciamo il discorso di Kobe che con l'età ha perso qualche giro, solo nella pagine precedente lo scriviamo sia io che Noodles ed è parere diffuso da almeno 2 anni, il discorso sui 30 punti di Kobe non è: giochiamo di merda, ma almeno Kobe fa 30 punti quindi il suo lo fa.
Questo sarebbe una evidente cazzata, non foss'altro perchè alla fine siamo tifosi Lakers, chi se ne frega se Kobe fa 30 punti ed Lakers perdono?
Il discorso è: stiamo giocando malissimo in attacco, senza fluidità, senza movimento, senza circolazione di palla e si finisce per andare sempre sugli isolamenti. E se si va sugli isolamenti Kobe, che è convinto di farli ancora meglio di tutti (e se ci limitiamo ai Lakers non del tutto a torto) allora si prende troppi tiri.
Vale a dire non è che giochiamo male perchè Kobe tira troppo, ma Kobe tira troppo perchè giochiamo male, e qui sono d'accordo che peggiora le cose. Prove? Gli ultimi anni con Jax, quelli dei due anelli e dell'eliminazione con i Mavs, e le prime partite giocate con Nash.
Il modo di reagire non porterà da nessuna parte?
Concordo. Ma è molto difficile dire a Kobe tira di meno e basta, diventa possibile spiegargli che si vuole fare un certo tipo di gioco da cui lui stesso trarrà vantaggi e per metterlo in atto lui deve tirare meno, e se anni fa per fargli questo discorso serviva Phil Jackson ultimamente è stato sufficiente Eddie Jordan. E qui sta il fallimento per ora di D'Antoni, che almeno sul gioco offensivo in teoria dovrebbe essere quasi un guru, invece si sta rivelando uno dei tanti player coach. Vale a dire che Kobe ha il limite di non capire che anche senza gioco dividere gli isolamenti porterebbe vantaggi alla squadra, se non altro lui stesso avrebbe una marcatura meno asfissiante e la squadra sarebbe meno prevedibile, ma questo limite passa in secondo piano (non che non ci sia c'è, ma in secondo piano) rispetto alla mancanza assoluta di un gioco offensivo, gravissimo se non altro perchè abbiamo tanti passatori e tanti giocatori con un buon QI.
Se da questo trai che Kobe fa i suoi 30 punti e quindi almeno lui si salva bhè, che dire, com'era il discorso sulla chiarezza?![]()
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dipper 2.0 ha scritto:theanswer74 ha scritto: Oh, mica ha SEMPRE avuto squadroni da titolo. Così come, non essendo Gesù Cristo, pure a lui sono capitate delle stagioni non irreprensibili (come questa).
Ah, ho ricordato pure la serie vs Suns (quelli favolosi, quelli di Nash, Amare, Diaw ecc. ecc. ecc.); direi che si andò ad un passettino da un clamoroso risultato, GRAZIE a Bryant, con Smush e Kwamone titolari.
ps. altro particolare: è la Western Conference, baby.
Un risultato lo abbiamo ottenuto. Bene.
Non ha avuto squadroni da titolo, è vero.
Pensiamo al perché, visto che los angeles non è l'ultimo dei mercati.