Vabbè dai. Allora siccome ho detto che la Meloni è uno dei fascisti di oggi (bulibuli bu, che offesa inaccettabile), allora il M5s non ha niente a che fare con il fascismo delle origini. Va bene. Ho detto Meloni un po' alla stocazzo, e va bene. Non è fascista - non me ne frega niente, e mi sta benissimo ammettere che non lo sia. Che ci siano dei "fascisti veri" oggi, a seconda del significato che si da al termine, è peraltro discutibile. Ma benissimo, dimentichiamoci della Meloni che con il discorso originale non c'entra niente.
Tolte le abbondanti argomentazioni (LOL), magari possiamo tornare seri.
Ma davvero bisogna spiegare queste cose? Facciamo solo alcuni esempi, allora. Sprechiamo il mio tempo.
Quasi tutti - non alcuni - degli elementi del fascismo si trovano pari pari nel M5S.
La nascita dei primi aderenti a sinistra, radicale, che poiu si espande verso un'altra zona politica.
L'attenzione al disagio sociale.
La collocazione al di là delle abituali distinzioni politiche.
La presa di posizione contro tutta la politca del proprio tempo, fatta di corrotti e incapaci.
La pretesa di radicale differenza.
L'insistere sulla propria diversità, morale e antropologica.
La forza del "nuovo in quanto nuovo".
La pretesa di essere un corpo organico, unitario (e che quindi non può permettersi dialettica interna dichiarata, perché in un "organismo", in una "comunità", non avrebbe senso). E allo stesso tempo, la volontà di rappresentare un "tutto", nazionale, ingolbando ogni diversa posizione ideologica nella necessità di "cambiare tutto".
La radicale distinzione tra il "noi" e il "loro", che è irriducibile e quindi nega alla radice la dialettica politica
L'odio per le banche e gli sfruttatori della finanza internazionale
La tensione continua e violenta verso un futuro radioso, quando "noi
L'attacco alla stampa "borghese"
La forza dell'"idea", che rende secondari i parlamentari (portavoce), financo i leader (che vanno e vengono) - e quindi l'impermeabilità a ogni possibile errore, problema: perché è tutto per l'idea.
Il violento (i fascisti menavano, i grillini per ora si limitano agli insulti online. Bontà loro) rifiuto delle altre posizioni, negando legittimità a chi le esprime.
La reazione ancora più violenta per chi lascia, traditore sempre e comunque indipendentemente dai motivi o dalla sua vicinanza alle posizioni ideologiche originarie.
Il rigurgito nazionalista che è fortissimo nella attuale base elettorale dei 5 stelle. E nei discorsi di Grillo, tra l'altro, ogni volta che si parla sia di Europa che di Migranti. L'UE è il male, l'internazionalismo per gli ultimi anche. Ma non sono nazionalisti.
La forte componente di disagio sociale ed economico che traina il voto per loro - no, non ci sono i reduci di guerra. Ma ci sono i disoccupati, i laureati triennali senza sbocchi professionali, le praterie di disagio al sud.
Goditi anche questi due discorsi del (sarà) duce
Sono solo alcuni esempi tra i tantissimi, ovviamente.
Tutta questa roba qua è intrinsecamente fascista. E mostra una tensione totalitaria. Ci sono anche delle differenze, ovviamente (la Casaleggio Associati è l'esempio più evidente). Ma questa è la forma che il fascismo può prendere oggi. Se poi dev'essere uguale, senza guerra mondiale non può esserci fascismo (perché non ci sono i reduci). Per cortesia, dai.
Salutiamo, e tanta fortuna nell'usare le tue ampie argomentazioni quando devi convincere qualcuno.