Re: Playit allstar game - 25 aprile Bologna
Inviato: 01/05/2013, 13:01
Io per la settimana di Ferragosto non ho prenotato niente...sentiamo anche gli altri
Il Forum degli Appassionati degli Sport Americani
https://forum.playitusa.com/
ItalianBlueJay ha scritto:Siete matti...
joesox ha scritto:Ma quant’è bello andare in giro per i colli bolognesi…
Quinto PlayIt Baseball All Star Game, 25 aprile 2013, Pianoro (Bologna)
Finalmente recuperato dal sangiovese e dalle bistecche di Firenze (OT - tutto andato benissimo) cerco di ricordare quello che è stato indubbiamente l'All Star Game più combattuto della storia di Play It.
Partiamo dalla fine. Dopo otto inning il punteggio è fissato sul 14-14. L'AL ha appena pareggiato e la NL va a battere nella parte alta del nono. Ivers completa la sua partita mettendo lo zero più importante della giornata. E si va al fatidico "bottom of the ninth". Hobbit apre il nono basso con un singolo, riesco a mandarlo in seconda con una excuse-me valida. Maxy batte in una scelta di campo (vado out in seconda, anche giustamente, il manager si ritrova così al suo posto, nel dugout) e Shilton cammina. Basi piene, un out, Ivers, MVP della giornata, al piatto.
Louis chiama tempo. Organizza il primo 7-man infield della storia del baseball. Onore assoluto per il manager della NL. Lo so, lo fece Satchel Paige, ma solo per fare lo sborone, Louis lo fa per vincere la partita, o quantomeno per mandarla agli extras. E lo so anche che poi mi manderà, altrettanto giustamente, a fanculo, ma prima o poi ci normalizzeremo... forse.
Comunque: "Ivers, basta che la alzi, e la vinciamo!" disse Michele.
"Eh, grazie, ma come faccio ad alzarla?"
Io piuttosto cerco la semplicità: "Ivers, basta che la colpisci!"
E così fu.
La palla viene colpita nella direzione generale dell'interbase. Solo che ce ne sono tre. Qualcuno la raccoglie e tira a casa. La palla vola tesa ma elude il catcher, Hobbit corre a casa e segna, e la AL vince. Come da copione.
Ma c’è principalmente tutto il resto. Le macchine, i treni e gli aerei che, carichi di appassionati, partono da mezza Italia per convergere, nonostante il traffico, su Pianoro; l’organizzazione precisa dei bolognesi (Gary meglio di un taxi – grazie ancora! - ed Hobbit per il pranzo con le pizze più grandi mai viste e, sono sicuro, per la cena che sarà stata altrettanto sublime); il tempo perfetto, né troppo caldo, né bagnato, come sembra stia invece andando questa primavera. L’entusiasmo di tutti. Lo stoicismo delle ragazze spettatrici. Le risate e le prese in giro.
Ed il campo di gioco, circondato da alti alberi e da una parabolica stradale che assomiglia ad una tribuna come in uno stadio vero, che siede in mezzo verdissimo, un magnifico diamante da softball che immagino noi indegnamente calpestiamo. Ma forse invece è proprio questo lo spirito giusto, quello degli amatori, coloro che amano lo sport in quanto tale.
AL
Flix, solita macchina da line drive. Credo che vada out solo quando Hobbit si mette a cambiargli la mazza durante il suo primo at bat – cosa mai vista sui campi.
IBJ, personalità ed innovazione. Vera anima dell’AL. Colpisce una delle migliori palle della giornata, ricorda molto il suo HR di Torino, ma il vento – c’era vento? – la smorza.
Michele, rookie della giornata. Quando si fascia la mano prima della partita capisco che possiamo vincere. Altro che occhi di tigre, qui ci sono avambracci da leone! Un grazie a lui innanzitutto.
Hobbit, grinta e determinazione. Elisa lo sa.
Joe, è stato eccitante battere un triplo. L'HR resta un sogno proibito.
Maxy, apparentemente tifa Yankees, ma si presenta in casacca rossa Nationals. Ha davvero del giocatore di baseball. Pesky infielder. Stima assoluta per le trasferte che si sobbarca ogni volta.
Shilton, professionale. Ancora con sicurezza l’esterno dell’AL. Tiene vivo l’inning decisivo con grande pazienza. Un quasi sabermetrico.
Ivers, che dire? Da rilievo a starter e complete game. Non ho parole. Se la difesa lo avesse supportato – ehm – avrebbe concesso praticamente nulla. Manda a casa il punto della vittoria. MVP.
Deinè, il mio seconda base non si discute. Period. Hobbit mi raccomando!
Jackson, competenza e conoscenza. Pinch hitter al momento cruciale e poi gioca in prima. Un vero major leaguer.
NL
Louis, sempre minaccioso. Adottiamo degli shift strani per limitarlo.
Andy, anche lui arriva da Roma. Arriva pure in prima salvo dopo un capitombolo. Mitico.
MarcoRVD, entusiasmo e simpatia. Non ho le statistiche con me, ma si fa valere e difende bene.
Phillies. Semplicemente spettacolare. Sprizza energia da tutti i pori.
Sberl, competitivo e competente. Ha da ridire su uno strike three. Ci sta, fa parte della tensione degli inning decisivi.
Shea. Il sorriso più largo del forum. A me ricorda moltissimo un dominicano.
Gary, c’è, sempre.
Marcello. Era un bimbo, ora è maggiorenne. Significa che noi invecchiamo. Forum generation.
The Patient. “Guarda che al piatto puoi muoverti. Almeno dacci un segno che sei vivo!” Altro rookie che avrà una lunga carriera.
Pelato. Ormai sono finiti gli aggettivi. Ben oltre i trenta inning in carriera. Numeri che nessuno raggiungerà mai.
È tarda notte, spero di non aver dimenticato nessuno.
Ci sarebbero da dire tante altre cose, ma credo che la cosa principale sia la passione che ci accomuna.
Un grazie a tutte e tutti.
joe
AL manager
joesox ha scritto:Ma quant’è bello andare in giro per i colli bolognesi…
Quinto PlayIt Baseball All Star Game, 25 aprile 2013, Pianoro (Bologna)
Finalmente recuperato dal sangiovese e dalle bistecche di Firenze (OT - tutto andato benissimo) cerco di ricordare quello che è stato indubbiamente l'All Star Game più combattuto della storia di Play It.
Partiamo dalla fine. Dopo otto inning il punteggio è fissato sul 14-14. L'AL ha appena pareggiato e la NL va a battere nella parte alta del nono. Ivers completa la sua partita mettendo lo zero più importante della giornata. E si va al fatidico "bottom of the ninth". Hobbit apre il nono basso con un singolo, riesco a mandarlo in seconda con una excuse-me valida. Maxy batte in una scelta di campo (vado out in seconda, anche giustamente, il manager si ritrova così al suo posto, nel dugout) e Shilton cammina. Basi piene, un out, Ivers, MVP della giornata, al piatto.
Louis chiama tempo. Organizza il primo 7-man infield della storia del baseball. Onore assoluto per il manager della NL. Lo so, lo fece Satchel Paige, ma solo per fare lo sborone, Louis lo fa per vincere la partita, o quantomeno per mandarla agli extras. E lo so anche che poi mi manderà, altrettanto giustamente, a fanculo, ma prima o poi ci normalizzeremo... forse.
Comunque: "Ivers, basta che la alzi, e la vinciamo!" disse Michele.
"Eh, grazie, ma come faccio ad alzarla?"
Io piuttosto cerco la semplicità: "Ivers, basta che la colpisci!"
E così fu.
La palla viene colpita nella direzione generale dell'interbase. Solo che ce ne sono tre. Qualcuno la raccoglie e tira a casa. La palla vola tesa ma elude il catcher, Hobbit corre a casa e segna, e la AL vince. Come da copione.
Ma c’è principalmente tutto il resto. Le macchine, i treni e gli aerei che, carichi di appassionati, partono da mezza Italia per convergere, nonostante il traffico, su Pianoro; l’organizzazione precisa dei bolognesi (Gary meglio di un taxi – grazie ancora! - ed Hobbit per il pranzo con le pizze più grandi mai viste e, sono sicuro, per la cena che sarà stata altrettanto sublime); il tempo perfetto, né troppo caldo, né bagnato, come sembra stia invece andando questa primavera. L’entusiasmo di tutti. Lo stoicismo delle ragazze spettatrici. Le risate e le prese in giro.
Ed il campo di gioco, circondato da alti alberi e da una parabolica stradale che assomiglia ad una tribuna come in uno stadio vero, che siede in mezzo verdissimo, un magnifico diamante da softball che immagino noi indegnamente calpestiamo. Ma forse invece è proprio questo lo spirito giusto, quello degli amatori, coloro che amano lo sport in quanto tale.
AL
Flix, solita macchina da line drive. Credo che vada out solo quando Hobbit si mette a cambiargli la mazza durante il suo primo at bat – cosa mai vista sui campi.
IBJ, personalità ed innovazione. Vera anima dell’AL. Colpisce una delle migliori palle della giornata, ricorda molto il suo HR di Torino, ma il vento – c’era vento? – la smorza.
Michele, rookie della giornata. Quando si fascia la mano prima della partita capisco che possiamo vincere. Altro che occhi di tigre, qui ci sono avambracci da leone! Un grazie a lui innanzitutto.
Hobbit, grinta e determinazione. Elisa lo sa.
Joe, è stato eccitante battere un triplo. L'HR resta un sogno proibito.
Maxy, apparentemente tifa Yankees, ma si presenta in casacca rossa Nationals. Ha davvero del giocatore di baseball. Pesky infielder. Stima assoluta per le trasferte che si sobbarca ogni volta.
Shilton, professionale. Ancora con sicurezza l’esterno dell’AL. Tiene vivo l’inning decisivo con grande pazienza. Un quasi sabermetrico.
Ivers, che dire? Da rilievo a starter e complete game. Non ho parole. Se la difesa lo avesse supportato – ehm – avrebbe concesso praticamente nulla. Manda a casa il punto della vittoria. MVP.
Deinè, il mio seconda base non si discute. Period. Hobbit mi raccomando!
Jackson, competenza e conoscenza. Pinch hitter al momento cruciale e poi gioca in prima. Un vero major leaguer.
NL
Louis, sempre minaccioso. Adottiamo degli shift strani per limitarlo.
Andy, anche lui arriva da Roma. Arriva pure in prima salvo dopo un capitombolo. Mitico.
MarcoRVD, entusiasmo e simpatia. Non ho le statistiche con me, ma si fa valere e difende bene.
Phillies. Semplicemente spettacolare. Sprizza energia da tutti i pori.
Sberl, competitivo e competente. Ha da ridire su uno strike three. Ci sta, fa parte della tensione degli inning decisivi.
Shea. Il sorriso più largo del forum. A me ricorda moltissimo un dominicano.
Gary, c’è, sempre.
Marcello. Era un bimbo, ora è maggiorenne. Significa che noi invecchiamo. Forum generation.
The Patient. “Guarda che al piatto puoi muoverti. Almeno dacci un segno che sei vivo!” Altro rookie che avrà una lunga carriera.
Pelato. Ormai sono finiti gli aggettivi. Ben oltre i trenta inning in carriera. Numeri che nessuno raggiungerà mai.
È tarda notte, spero di non aver dimenticato nessuno.
Ci sarebbero da dire tante altre cose, ma credo che la cosa principale sia la passione che ci accomuna.
Un grazie a tutte e tutti.
joe
AL manager
The Patient ha scritto:Cacchio se Hobbit è determinato su un diamante...deciso e duro, come i veri leader![]()
Shilton era talmente sciallo che postava il play-by-play durante gli inning...arrogante
Sbaglio o il punto decisivo era andato in prima base e non nei pressi di Sberl (interbase NL)?
Comunque, tanti![]()
e un : "folk ti trai" (la sua lingua non si può tradurre
) a joesox
The Patient ha scritto:
Sbaglio o il punto decisivo era andato in prima base e non nei pressi di Sberl (interbase NL)?
shilton ha scritto:Phillies![]()