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Rangers con Cribari capitano se non sbaglio!

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Anderlecht campione del Belgio

Bonaz ha scritto:Anderlecht campione del Belgio

Arrivato terzo nel campionato normale poi ha vinto con la formula assurda che usano in Belgio

L'Amburgo si è salvato

Non mi dispiacerebbe nemmeno in Italia un sistema simile a quello tedesco per la salvezza/promozione delle squadre. Ne manderei giù 3 direttamente mentre la quart'ultima la farei giocare contro la vincente dei PO di B
E la vincente di Coppa Italia la farei giocare contro la terza classificata della A per l'ingresso in Champions League

Bonaz ha scritto:Non mi dispiacerebbe nemmeno in Italia un sistema simile a quello tedesco per la salvezza/promozione delle squadre. Ne manderei giù 3 direttamente mentre la quart'ultima la farei giocare contro la vincente dei PO di B
E la vincente di Coppa Italia la farei giocare contro la terza classificata della A per l'ingresso in Champions League

E poi la vincente dello spareggio per la Champions la farei giocare contro la seconda in campionato. E poi la vincente della vincente dello spareggio tra vincente della coppa italia e terza in classifica e seconda in classifica la farei giocare contro la prima in classifica per la finale scudetto. E poi la finalista perdente della coppa Italia la farei giocare contro la perdente della vincente dello spareggio tra vincente della coppa italia e terza in classifica e seconda in classifica per vedere chi è miglior secondo.

Già abbiamo un campionato di merda, se poi aggiungiamo altre partite tra 3 anni finiamo con l'avere meno squadre in Champions del Lussemburgo

Non voglio dire baggianate ma mi pare che per qualche anno ci sia stato un sistema del genere, tra prima delle salve della A e prima delle non promosse della B.

A me, basta solo che si torni alle 18 squadre e alle 4 retrocessioni.
Ma sarà impossibile. La lega preme per avere un campionato a 38 giornate e le piccole non voterebbero mai per una retrocessione in più e per la riduzione del numero di squadre in A.
E' in questi casi che rimpiango un sistema di gestione della lega più verticistico.

Si é fatto solo in un occasione, per far salire la Fiorentina

Scherzi a parte fu Fiorentina-Perugia la sfida, poi non credo ci siano stati altri spareggi tra squadre di A e squadre di B

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tzara ha scritto:Non voglio dire baggianate ma mi pare che per qualche anno ci sia stato un sistema del genere, tra prima delle salve della A e prima delle non promosse della B.

A me, basta solo che si torni alle 18 squadre e alle 4 retrocessioni.
Ma sarà impossibile. La lega preme per avere un campionato a 38 giornate e le piccole non voterebbero mai per una retrocessione in più e per la riduzione del numero di squadre in A.
E' in questi casi che rimpiango un sistema di gestione della lega più verticistico.

Magari con una gestione migliore dei soldi che provengono dai diritti tv anche le piccole potrebbero fare qualcosa in più.E anche io vorrei 18 squadre

4 retrocesse a che pro? Inghilterra Francia Spagna 20 squadre 3 retrocesse Germania 18 squadre 2 + 1

Alex Cordaz (che dovrebbe scontare una pena di quattro anni per omicidio colposo) ha vinto la Coppa di Slovenia con il ND Gorica battendo in finale il Maribor.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=3e7bXuTLog8[/youtube]
Chissà se lui ricorda ancora gli scherzetti che facevamo alle ragazzine nel pulmino delle medie del mio paese.

Gorica che è affiliato con il Parma.In finale doppietta di Finocchio

Cordaz è di proprietà del Parma, appunto.

Pezzi di un risiko internazionale molto più ampio. Di un calcio globalizzato, che non conosce più frontiere. "La famiglia Pozzo sta per comprare il Rapid Bucarest": è l'indiscrezione che arriva dalla stampa romena, e che sta raccogliendo delle conferme anche in Italia. Dopo l'Udinese, il Granada e il Watford, il Rapid potrebbe essere il quarto club di proprietà dei Pozzo.
DEBITI E RISANAMENTO — Negli ultimi giorni Giampaolo Pozzo è stato avvistato dai cronisti romeni a Bucarest, e le indiscrezioni impazzano sulla stampa nazionale. La famiglia sarebbe a un passo dall'acquistare il club e - ultimo retroscena - ci sarebbe anche una bozza di accordo (una sorta di precontratto) a garanzia della buona riuscita dell'operazione. Il club necessita di un profondo risanamento: l'esposizione debitoria è molto alta (si parla di centinaia di milioni di euro), e da oltre dieci mesi i dipendenti non ricevono lo stipendio.
CRISTIANO BERGODI — Non solo. La stampa romena si spinge oltre, e ipotizza che se la società dovesse finire nelle mani dei Pozzo sarebbe già stato scelto il nuovo allenatore, individuato in Cristiano Bergodi. Lunedì scorso, il Rapid ha vinto il ricorso davanti al Tas - dopo una storia di licenziamenti di propri tesserati -, difendendo così il diritto di giocare nella prossima stagione nella Prima divisione romena.

Cesare Prandelli ha detto sì. E' fatta. Ha raggiunto l'accordo col Galatasaray e domenica sarà a Istanbul, per sbrigare tutte le pratiche e cominciare, lunedì 7 luglio, il lavoro con la squadra che si raduna, appunto, all'inizio della prossima settimana. Dieci giorni dopo il flop mondiale, ha già trovato una panchina. Facendo una sorta di staffetta, per ora solo turca, con Roberto Mancini, che è uno dei candidati alla poltrona di ct della Nazionale.
Il contratto di Prandelli col Gala prevede una quota fissa vicina a 2 milioni a stagione. Più i bonus legati alle singole partite (vittorie) e ai traguardi raggiunti. Contratto di tre stagioni, fino al 2017.


Trattativa lampo. Emersa mercoledì, con immediata conferma, arrivata da un comunicato ufficiale apparso sul sito del Galatasaray. E' Prandelli l'uomo giusto per tentare di migliorare il secondo posto dell'ultimo campionato ripartendo tra pochi giorni, lunedi prossimo 7 luglio, in Austria, dove la squadra inizierà il ritiro in vista della prossima stagione.
Prandelli riparte subito, per cancellare la delusione del Mondiale, per ritrovare nella Turk Telecom Arena, sempre ribollente di tifo, gli stimoli perduti nel ritiro brasiliano di Mangaratiba. Riparte guidando una squadra ambiziosa che gli offre la possibilità di ritornare in Champions League dove il Galatasaray nella passata stagione aveva saputo imporre un brutto stop all'ambiziosa Juventus.
Una squadra ricca di passione e di talento, da Sneijder all'ex bianconero Felipe Melo, da Yilmaz a Fernando Muslera, tanto per non dimenticare l’Uruguay. Si era prefisso l'ex ct un periodo di riposo, per ripensare al Mondiale, forse per dimenticarlo, per liberare la mente. Ma ci ha ripensato: una nuova avventura in una città bellissima è la miglior medicina per guarire le cicatrici del Mondiale dei Mondiali.