Emmanuelle ha scritto:
Andre, direi che la tua eleganza di espressione non ti impone certo di doverti limitare. Per quanto tu possa scendere nei dettagli, so che il tuo buon gusto ti saprà fermare al momento più opportuno.
Allora procedo, e ringrazio per l'eleganza ed il buon gusto!
Personalmente porterei avanti due casi: la mia ex, e la ormai storica (per me) Danese. Diciamo lo stesso tipo di ragazze, esteticamente. Nordiche. Quindi non c'è una situazione tipo "quella ragazza sembra un angelo, mi viene da essere dolce, quell'altra mi fa essere animale". Sono entrambe sullo stesso tipo. Veniamo al dunque.
Con la mia ex, il sesso era molto romantico ed intenso ma ... poco coinvolgente sotto un punto di vista istintivo. C'erano molti preliminari, a volte troppi direi, e la fase successiva a volte mancava di passione. C'era molta "tecnica", ma poco cuore. E con una persona che amavo, non è strano?
La Danese invece ... Laura. Un angelo, una principessina elfica, un sogno divenuto realtà. Perfetta, e non solo: per i miei gusti, IDEALE. Bionda, nasino all'insù, carnagione candida, labbra rosate che lasciano intravedere una fila di denti bianchi. Fisico magro e ben proporzionato. Un angelo. Ma quella notte ebbe poco di angelico ed innocente. Arrivati in camera sua, perdemmo totalmente il controllo, ci fu un turbinio di passione. Neanche ricordo quanti preliminari ci furono, o cosa facevo, cosa pensavo, ero totalmente stordito, ci ritrovammo abbracciati, uniti l'uno all'altra, e lo restammo per tutta la notte - salvo quel paio di posizioni che non lo consentono. Ho avuto la sensazione di essere tutt'uno con lei. Nel fare sesso con lei, seguii l'istinto, e lo stesso fece lei. Nulla tipo "Sesso orale; segue questa posizione, adesso quest'altra; facciamo questo ora; orgasmo, oh yeah; passo e chiudo.". Questo perché lei non solo era una bellissima ragazza: significava la personificazione di un ideale per me, un sogno divenuto realtà, e nella gioia mi lasciai andare. E da quello che mi disse, lei provava le stesse emozioni, ed era evidente. Non so dire quanto tempo passò, ma il momento più bello fu quando tutto era finito. Restammo abbracciati fino alla mattina, parlando e coccolandoci. Le raccontai tutto della mia vita, e così fece lei, e l'avrei potuta ascoltare per ore ed ore. Ricordo che si addormentò con la sua fronte sulla mia, mentre mi dava dei bacetti. Non potrò mai dimenticare quelle emozioni, penso siano state le ore più felici della mia vita. Una notte di intensa passione, seguita da gioia, intensa comunicazione e forti sentimenti. Come dice quel verso di Save a Prayer dei Duran Duran: "Some people call it a one night stand, but we can call it paradise".
Penso che la mia esperienza sia molto singolare. Con la ragazza che amavo, era tutto un tecnicismo spassionato: penso non ci siamo fatti mancare nulla, ma il cuore non c'era. Con una ragazza conosciuta quella sera, ho vissuto le mie più belle ore di gioia in terra. Strano eh?