Mike ha scritto:
da un certo punto di vista hai ragione, brus. a livello caratteriale non è così messo male come appare dalle mie parole ma evidenti limiti ci sono lo stesso a mio avviso. e fanno tutta la differenza tra una leggenda e un grande calciatore, secondo me. l'hai confrontato con Franco e io ti faccio alcuni esempi per dimostrarti che la differenza di attitudine c'è. a parità di situazione, infortunio durante una kermesse mondiale, Baresi ha fatto di tutto per recuperare e giocare la finale, anche da menomato, e disputare una prestazione maiuscola. Alessandro se n'è tirato fuori, manco c'ha pensato probabilmente al recupero. ed erano tutti e due alle loro ultime caps in azzurro. altra cosa, rimanendo in tema, l'addio prematuro alla nazionale, a mio parere gravissimo, perché ancora lontano da un eventuale "giunto limite di età". il non essersi legato a vita con una maglia io non lo commento perché sono di parte e i tempi che passano e passavano sono quelli lì. è verissimo che accanto a lui dei comuni terrestri diventino difensori da champions (vedi negro, kaladze e tanti altri) e che alcune figure barbine siano perdonabili a chiunque ma questo credo sia valso per molti suoi predecessori illustri o sbaglio? e come hai detto tu prima, anch'io apprezzo il fatto che non vada esultando platealmente sotto la curva e non si esagiti in altre maniere. ti dirò di più, per le potenzialità ha reso, per quanto sia ancora in attività, meno di quanto poteva/potrebbe.
Ferma tutto. Baresi ebbe un problema al menisco, piccolo intervento in artroscopia ed in 20 giorni era disponibile. Nesta uno stiramento all'adduttore.. il solito adduttore stirato nella semifinale di CL con il Barca. Quando uscì con la Repubblica Ceca aveva le lacrime agli occhi non per il dolore ma per il fatto che s'era reso che il suo Mondiale era probabilmente finito. Nel solito modo in cui finì Francia '98. In barella. (parole sue in una delle pochissime interviste rilasciate in questi anni)
Sul recupero: a cavallo dei quarti con l'Ucraina andai su ad Amburgo il venerdì per partita, poi mi fermai il sabato e la domenica ospite a Casa Azzurri a Duisburg. Chiesi ad un amico che lavora nello staff notizie su di lui (sui giornali italiani era apparsa qualche flebile speranza addirittura per la semi con Germania) e mi disse "
Castellacci sta provando a rimetterlo in piedi, l'ammazza di fisioterapia ma c'ha un problema abbastanza serio. Lui vuole provarci ma è quasi impossibile che torni a disposizione...".
Anche la scelta di mollare la nazionale deriva da questo: erano 3 anni che finiva le stagioni infortunato perchè il suo fisico non reggeva più oltre 50 partite l'anno. 35/40 dilazionate può ancora farle, oltre rischia la rottura. Si può condividere o meno ma la sua scelta deriva da questo.