aeroplane_flies_high ha scritto:
poi c'è da dire che in Italia ci sono TRE gradi di giudizio, prima di arrivare a processo penale serve un pm che ti accusi (sempre giudice è), un gip che avalli l'inchiesta... poi la corte...
insomma la tua vita non è in mano ad una persona che la mattina si alza e a seconda dell'oroscopo si comporta...
Esperienza personale.
Senza stare a descrivere la vicenda, mio padre avanzava una grossa cifra da un tale con cui si erano denunciati reciprocamente.
Prima i PM hanno rifiutato di riunire i procedimenti, poi il procedimento verso mio padre è andato a processo, l'altro è restato fermi fino alla decorrenza dei tempi di prescrizione.
Verso la fine del giudizio di primo grado, maturano i termini della prescrizione anche per mio padre, io lo convinco a rinunciare perché una sentenza favorevole, ormai praticamente certa, ci avrebbe aiutato molto nel processo civile.
Sentenza di primo grado, mio padre è assolto con la più ampia delle formule ed i giudici bacchettano il PM per aver proceduto fino a quel punto. La procura si appella. Sentenza di appello, mio padre è ancora assolto ed ancora i PM sono bacchettati. La procura va in cassazione, nelle more del procedimento, circa un anno fa, mio padre muore.
Nel processo civile sia in primo grado che in appello i giudici civili dicono che, essendoci il procedimento penale in corso, è possibile che mio padre abbia provocato un aumento del danno e quindi non gli riconoscono alcun risarcimento, non essendo passata in giudicato l'assoluzione.
10.000 euro per il processo di appello, altrettanti per la cassazione, 20.000 euro totali, 10 anni in più sotto processo, dopo la maturazione dei termini di prescrizione, 20.000 euro e 10 anni di preoccupazione, secondo te cosa consiglierei ad un'altra persona che si trovasse nelle stesse condizioni?
Per altro specialmente in primo grado di arrosti se ne vedono tanti, sia nel civile che nel penale.
A quanto pare il giudizio non è solamente mio:
http://www.eunews.it/2014/03/17/giustiz ... enti/13462