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Non gioca in entrambe.

The Patient ha scritto:Non gioca in entrambe.

Ecco la foto in cui sfoggia la casacca azzurra dopo aver rubato il posto a Totti (o a Mordente) e mostra a Sacchi quanto ha torto:

Gerry Donato ha scritto:

The Patient ha scritto:Non gioca in entrambe.

Ecco la foto in cui sfoggia la casacca azzurra dopo aver rubato il posto a Totti (o a Mordente) e mostra a Sacchi quanto ha torto:

Il problema è che parla italiano meglio di Totti(o Mordente)

Alla gazzetta leggono playit

http://www.gazzetta.it/calcio/nuove-for ... 0910.shtml

Chiudere la discussione. Sacchi riesce a fare peggio del giorno prima.

"L’altra sera volevo inviare un allarme su acquisti troppo disinvolti che non aiutavano né gli stranieri nè gli italiani. Sono preoccupato per questi ragazzi che vengono da paesi poveri dell’Africa, del Sudamerica, dall’Est Europa. Arrivano trascinati da un sogno, ma purtroppo per molti di loro il futuro difficilmente sarà roseo. In questo caso quali contraccolpi psicologici subiranno? Prima la speranza, poi l’amarezza. Il mio voleva solo essere un allarme su un problema etico, non solo calcistico."

DROGBA86 ha scritto:Chiudere la discussione. Sacchi riesce a fare peggio del giorno prima.

"L’altra sera volevo inviare un allarme su acquisti troppo disinvolti che non aiutavano né gli stranieri nè gli italiani. Sono preoccupato per questi ragazzi che vengono da paesi poveri dell’Africa, del Sudamerica, dall’Est Europa. Arrivano trascinati da un sogno, ma purtroppo per molti di loro il futuro difficilmente sarà roseo. In questo caso quali contraccolpi psicologici subiranno? Prima la speranza, poi l’amarezza. Il mio voleva solo essere un allarme su un problema etico, non solo calcistico."

e l'orgoglio e l'identità nazionale?non era quello il problema? ora pare sia un altro...
arrigo taci dai, che fai più bella figura

E' passato da Salvini a Nelson Mandela in un giorno.

DROGBA86 ha scritto:Chiudere la discussione. Sacchi riesce a fare peggio del giorno prima.

"L’altra sera volevo inviare un allarme su acquisti troppo disinvolti che non aiutavano né gli stranieri nè gli italiani. Sono preoccupato per questi ragazzi che vengono da paesi poveri dell’Africa, del Sudamerica, dall’Est Europa. Arrivano trascinati da un sogno, ma purtroppo per molti di loro il futuro difficilmente sarà roseo. In questo caso quali contraccolpi psicologici subiranno? Prima la speranza, poi l’amarezza. Il mio voleva solo essere un allarme su un problema etico, non solo calcistico."

Immagine direttamente dall'album di matrimonio di Arrigo


Comunque bastano i numeri (cit.), quanti di questi stranieri(pochi o tanti che siano) sono arrivati in A negli ultimi anni?

Sacchi arrabatta una spiegazione ridicola, Gerry cambia argomento 3 volte a post. Ok, per me si può chiudere qui l'argomento, qualsiasi esso fosse, ormai.

Oh, ci sarebbe la Coppa d'Africa sub 17 in queste settimane.

Hobbit83 ha scritto:Sacchi arrabatta una spiegazione ridicola, Gerry cambia argomento 3 volte a post. Ok, per me si può chiudere qui l'argomento, qualsiasi esso fosse, ormai.

Sì, ma l'argomento non si può chiudere con la considerazione che Gerry straparla (di Sacchi me ne posso pure fregare).

I miei argomenti sono chiari fin dal primo post:

1: stranieri nelle giovanili che non possono avere e mai avranno il passaporto italiano.
Soluzione: modello cricket. Per le regole internazionali del cricket, invece, figlie del retaggio vittoriano di questo sport e ancora oggi stabilite e custodite dal Marylebone Cricket Club di Londra, per rappresentare una nazione sul campo basta esserci nato o risiedervi da alcuni anni. Per gli adulti sono richiesti 7 anni di residenza continuativa, con una deroga per due degli 11 giocatori in campo cui ne sono sufficienti 4; per le nazionali giovanili, bastano 4 anni di residenza.

2: stranieri che tolgono il posto agli italiani.
Soluzione: divieto di schierare stranieri nel settore giovanile tesserati oltre il 15° anno di età, con eventuale istituzione di squadre B da iscrivere nei campionati nazionali per dar loro spazio.

3: ricerca del risultato sportivo, con ricerca di calciatori con determinate caratteristiche, che possano imporre la loro forza fisica e atletica per aiutare il club a centrare gli obiettivi prefissati, trascurando la crescita del singolo e la creazione di giocatori.
Soluzione: nessun premio economico per le vittorie nei campionati giovanili, ma bonus (variabili) ai club di provenienza per ogni stagione tra professionisti o presenza in Nazionale di giocatori del proprio vivaio.

La 2 e la 3 però a livello dilettantistico sono inattuabili, andrebbero a far morire un numero imprecisato di società e settori giovanili.

Teo ha scritto:La 2 e la 3 però a livello dilettantistico sono inattuabili, andrebbero a far morire un numero imprecisato di società e settori giovanili.

Conoscendo un po' l'ambiente, penso che amplierebbero il mercato degli italiani nella scala gerarchica delle varie società dilettantistiche.

L'Albignasego seguirebbe con maggiore attenzione i giovanissimi italiani della Tagliolese, magari offrendo un piccolo compenso (simbolico ma comunque significativo per il livello) a quest'ultima per avere in squadra il suo talento. E la Tagliolese è contenta.

Se poi quel ragazzo finisce al Padova Calcio in Lega Pro, il gioco è fatto anche per l'Albignasego grazie ai bonus per le presenze tra i professionisti dell'ex Tagliolese.

Si potrebbe anche ideare un piccolo bonus in proporzione per la Lega Dilettanti, facendo della serie D un punto di arrivo: se un giocatore del tuo vivaio fa una stagione in serie D, bonus.

Ma soprattutto si darebbe un focus diverso a società ed allenatori: se tu, Mister Matteo Peruzzi, sai che creando un giocatore forte da serie D fai carriera e prendi più soldi rispetto al vincere il campionato allievi regionale, sicuramente lavori di più sulla cura del singolo (e sulla sua valorizzazione tramite il gioco di squadra) rispetto alla speculazione sul risultato sportivo.

P.S.: detto ovviamente che tu Teo già magari lavori in quel senso, non lo metto in dubbio. Ma sai bene che spesso attorno a te non è così, perché società e pressioni varie chiedono altro.

Non puoi lavorare mai solo in quel senso dalla categoria giovanissimi in poi, soprattutto per realtà che hanno squadre regionali, perchè le società impongono comunque dei risultati all'allenatore.
Io cerco di fare un mix, ma lavoro a livello dilettantistico provinciale/semi regionale, quest'anno sto facendo molto di più coi bimbi e in parte coi giovanissimi con cui collaboro, perchè l'allenatore viene dall'aver allenato in serie a di Calcio a 5 e quindi punta molto sul lavoro tecnico/coordinativo

Il problema sui tuoi punti è che nei dilettanti ci sono i paletti delle quote di fuoriquota giovani obbligatori per le prime squadre dalla 1° in alto, quindi tante squadre prendono dal settore giovanile proprio o di altri se non hanno materiale adatto e quel settore giovanile deve essere poi completato a cascata e se mancano i giocatori, devi portar dentro tutto quello che ti arriva, soprattutto in realtà meno "ricche".

E questo completamento, negli ultimi anni, spesso avviene con ragazzi stranieri, anche perchè ci sono molti ragazzi italiani che alle prime difficoltà o quando l'impegno calcistico si fa più tosto mollano, anche se hanno 14-15 anni.

quello dei dilettanti e dei fuoriquota è un problema, altrochè.
in serie d, la situazione quest'anno è questa:
A partire dal prossimo 1° luglio e fino al 30 giugno 2015, per quanto attiene al campionato di Serie D ed alla Coppa Italia organizzata dal Dipartimento Interregionale, le Società dovranno obbligatoriamente schierare un calciatore nato dall’1.1.1994, due nati dall’1.1.1995 e uno nato dall’1.1.1996, mentre per le altre competizioni ufficiali sopra citate, le Società di Eccellenza e Promozione avranno l’obbligo di schierare in campo un calciatore nato dall’1.1.1995 e un altro nato dall’1.1.1996. Tali disposizioni vanno rispettate sin dall’inizio e per l’intera durata delle partite e, quindi, anche nei casi di sostituzioni successive dei calciatori. Devono, ovviamente, eccettuarsi i casi di espulsione dal campo e, qualora siano già state effettuate tutte le sostituzioni consentite, anche i casi di infortuni dei suddetti calciatori.

il che implica che i pochi giovani buoni vengano presi subito, e giocano una marea di 95-96 che fanno veramente schifo, ma sei costretto a farli giocare, e magari c'è un 93-92 che deve stare in panca, magari molto più forte di un 95 che deve giocare.
noi infatti, aldilà dei problemi, abbiamo costruito male e tardi la squadra, ma qualche fuoriquota lo trovi, giocani 95-96 validi per la d manco mezzo, e tocca far giocare 1-2 seghe e magari tenere uno di 21 anni a marcire in panca, oppure senza contratto, assurda sta regola.