Gerry Donato ha scritto:Tutto bello, ma occhio che la percentuale di casi vinti a "mezzo stampa" (questa è la dicitura ufficiale del report che riceviamo in Studio Legale) è dell'81%, fonte Direzione generale statistiche c/o Ministero della giustizia; quindi il M5S vincerà quasi tutte quelle cause.
E quindi c'è un problema serio anche nella magistratura in mano a gerarchie di incapaci?
Per quanto si possa pensare il peggio del M5S (e ci vuole poco), che tra Di Maio o il M5S e la stampa italiana (e ci faccio poco delle distinzioni in un panorama simile) ci si schiera dalla parte di quest'ultima e del loro sistema editoriale è un problema serissimo per lo stato di salute del paese.
Ma davvero qualcuno sano di mente può pensare che in materia di libertà di stampa siamo dietro Nicaragua, Armenia e Moldavia (a meno che non si parli di percezione, come per la corruzione, dove dovremmo essere i peggiori d'Europa ed invece per condanne siamo ai livelli della Finlandia)? Che il nostro giornalismo non sia di alto livello, che ci sia troppa commistione fra i gruppi editoriali ed i gruppi di potere, che i giornalisti siano troppo legati ai politici è purtroppo vero, ma a parte il fatto che i giornalisti sono legati a gruppi diversi (basta pensare a come Berlusconi ed il PD sono trattati dai giornali e in TV, esaltati da alcuni e demonizzati da altri e troppo spesso a prescindere), la linea editoriale di molti è andare sempre e comunque contro il governo, qualsiasi sia il governo. All'inizio può esserci una luna di miele, per esempio all'inizio Monti e Renzi sono stati quasi idealizzati (ben oltre i meriti), ma poi sono stati tutti ferocemente attaccati ben oltre i demeriti. E nessuno ha fatto la fine dei giornalisti scomodi in Russia. A parte le prese in giro del Foglio (che sono satira, non penso che qualcuno sano di mente possa considerare diversamente, per esempio, rubriche come i diari di Dibba) dire che i 5 stelle siano trattati peggio di membri del PD o dei Berlusconiani è fuorviante. Ma davvero vogliamo dire che la Raggi è trattata male mentre Marino o Alemanno erano trattati coi guanti? La panda rossa o la definizione Aledanno me le son sognate io? Per trovare un sindaco ben trattato occorre tornare a Veltroni, ma erano tempi diversi per tutti. Ma davvero vogliamo dire che Dibba sia trattato meglio di un Capezzone, di un Ferrara, di un Orfini, di una Moretti? Ma davvero Di Maio è trattato peggio di Renzi, Salvini o Berlusconi?
A meno che non si voglia dire che sono migliori e quindi andrebbero trattati meglio, ma quando mai in un paese in cui c'è libertà di stampa un politico può lamentarsi che i giornalisti non lo trattano meglio degli altri?
Ed in ogni caso, qualcuno può pensare che alla scarsa qualità del giornalismo italiano non contribuisca la presenza di un movimento politico che:
1) Divulga bufale (Si. Divulga bufale. Dalla Banca d'Italia privata, al signoraggio bancario, alla BCE in mano a Rotshild, ai vaccini che causano l'autismo, all'olio di palma che fa male, alla Xylella, al glifosato che causa la celiachia, e queste sono cose che fanno parte della narrazione comune, fino alla moon cup ed alla biowashball, vendute dal capo assoluto sul sacro blog, fino a cose dette da alcuni membri in vista, come le sirene, le scie chimiche, i chip sottopelle, l'uomo che non è mai stato sulla luna, fino ad arrivare a colpi bassi verso alcuni avversari politici, ad esempio ancora aspettiamo che arrivino gli avvisi di garanzia spediti a Lotti e Giachetti, ma sarà colpa delle poste lente, di sicuro)
2) Fa liste di proscrizione dei giornalisti. Immaginiamo cosa sarebbe avvenuto se cose del genere le avesse fatte Berlusconi. Dopo il presunto editto bulgaro ci furono manifestazioni in tutta Italia, e Luttazzi e Santoro avevano lavorato anche per Mediaset. Oggi arriviamo al "Chi ti paga?" istituzionalizzato
3) Su tutto, indistintamente, parte dal presupposto che "la realtà non è come ce la raccontano" per passare a "ora vi spiego io come funzionano le cose", ed il naturalmente vi spiego io come funzionano le cose è una storia a volte verisimile, altre meno, a volte credibile, altre meno ma, anche quando è vera, non ci sono mai i dati, i fatti, c'è solo la narrazione