SafeBet ha scritto:non so.
secondo me il picco lo aveva per le ardenne. all'amstel è stato sfigato perché è caduto quando stava partendo per la volata che poteva anche vincere.
la freccia non l'ha fatta per venire a fare il trentino (decisione sbagliata, ma che non sicuro sia sua, visto che come si sta dicendo sul forum, alla lampre servono punti sicuri) e poi alla liegi era cotto dalle salite del trentino.
in generale vale sempre quello che si è detto in anni passati: per lui sarebbe meglio correre all'estero, in una squadra dove lo coccolino meno. ma non penso proprio la lampre lo lascerà mai partire. perché appunto è uno che ti dà punti uci sicuri, sempre.
che poi ce lo siamo bruciati, mah. questo è uno che ha vinto tre monumento. non ce ne sono tanti in giro che l'hanno fatto. secondo me noi italiani pensiamo un po' troppo ai grandi giri e un po' troppo poco alle altre cose.
una riflessione generale. per la prima volta dal 1995 rischiamo di non avere italiani sul podio del giro, mi sembra uno specchio abbastanza attendibile sul nostro movimento per quanto riguarda i gt.
basso è al capolinea, scarponi quasi, gli altri visti a questo giro non saranno mai da podio (a parte cunego, che comunque rimane un corridore di altro tipo). ci rimane nibali, che è un corridore spettacolare, ma che finora non ha dato garanzie assolute riguardo alla tenuta sulle tre settimane (malgrado abbia letto ovunque che avrebbe stravinto questo giro, io non ne sono tanto sicuro). e poi?
abbiamo qualche giovane interessante, ma mi sembrano più corridori per le corse di un giorno che per i gt. e comunque nessuno mi sembra realmente in grado di vincerne uno nel futuro. che ne pensate?
In realtà volevo risponderti su Purito, ma quoto questo perchè è un bel post e molto completo.
Su Purito, in breve, lo so che è un atleta che non ha nel fondo la sua qualità migliore, infatti non l'ho mai criticato per tutto il giro, in parte l'ho anche giustificato quando ha perso la maglia da Hesjedal. Nelle tappe precedenti la sua tattica è stata perfetta. Sullo Stelvio però si giocava il giro, Basso era in difficoltà e difficilmente da lui avrebbe perso tempo, il podio del giro era quasi in cassaforte, in compenso, dato che Hesjedal aveva lavorato tanto poteva esserci l'occasione di ottenere un vantaggio decisivo per vincere il giro. Un attacco a 4/5 km dalla conclusione avrebbe potuto costargli anche il secondo posto, se si fosse piantato ed avesse perso più terreno da De Gendt, ma avrebbe potuto portargli un vantaggio decisivo per oggi.
Per quanto riguarda Cunego ti do' ragione in pieno, ha pur sempre vinto un giro e tre gare giri di Lombardia. La delusione fra le attese, altissime, e la realtà, comunque buona, porta a sottovalutare in parte la sua carriera. Per me se errore vero c'è è che sono almeno due o tre anni che dovrebbe concentrarsi esclusivamente sulle gare di un giorno. Negli ultimi due anni però i miglioramenti nei grandi giri sono evidenti.
Sulla situazione del ciclismo italiano c'è poco da dire, siamo ad un ricambio generazionale e l'unica certezza (di rendimento, non di vittorie) è Nibali, purtroppo debbo concordare con te che per la concentrazione sui grandi giri stiamo sottovalutando le classiche, errore che abbiamo fatto spesso anche in passato. Per esempio il dirigente di Cunego, Saronni, avrebbe potuto fare grandi cose nelle gare di un giorno solo, ma si limitò a due sole vittorie importanti, anche se di grandissimo prestigio, come Mondiale e Sanremo, perchè si concentrò esclusivamente sul Giro.
Speriamo in gente come Caruso, che ha fatto vedere effettivamente ottime cose, molto migliore di Ulissi, che almeno tatticamente deve completamente cambiare strada. Certo, è giovanissimo (manco 23 anni), il talento c'è tutto, i titoli di campione del mondo lo provano, meglio avere questi difetti, che possono essere di gioventù che un talento limitato, ma di lavoro per Saronni e soci ce n'è proprio tanto.
Malori non so, da quel che si è visto quest'anno per me farebbe bene a concentrarsi sulle classiche, almeno per ora.
Brambilla in salita è andato bene, ma sulle più dure si è staccato ed era la "seconda punta" della squadra, difficile dire cosa possa fare in futuro. Dovrà crescere parecchio, speriamo lo faccia.
Anche se non è giovane come quelli citati (27 anni) c'è stato anche qualche miglioramento di Cataldo, pareva aver fatto la fine di gente come Di Grande e Sgambelluri, grandi fra i dilettanti e dilettanti fra i grandi, speriamo che finalmente possa rendere fra i grandi come nei giri dilettanti.
PS Pinotti aiutato dalle moto, ma pareva una moto pure luI!


