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Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Inviato: 12/08/2024, 21:21
da lele_warriors
The Patient ha scritto: 12/08/2024, 20:20
Si sta chiaramente bene senza di te. Con affetto.
ti rispondo dopo secoli (sarà di nuovo l'ultima volta) solo per farti capire che non eri te quello a cui mi riferivo, mi sembrava abbastanza evidente, visto il post sopra il tuo, ma visto che non ci arrivi te lo specifico. Bacini

Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Inviato: 12/08/2024, 21:46
da Gio
Luca79 ha scritto: 12/08/2024, 20:28 Ma voi pensate mai alla morte? ....

Si, ogni tanto ....

Luca79 ha scritto: 12/08/2024, 20:28 ..... Non vi spaventa l’idea che sia una cosa definitiva, per sempre?

No, non prorpio ..... sono morto, la mia coscienza non esiste piu, come non eisteva prima che nascessi - almeno non mi ricordo che esistesse. Se per qualche motivo la mia coscienza finira da qualche parte, qualsiasi posto, rimanendo intatta non lo sapro` finche non succedera` e a quel punto sara` troppo tardi per preoccuparsi adesso.

Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Inviato: 13/08/2024, 12:11
da Sigfrido Maniace
Ok nessun testicolo, quindi cambia tutto...!  :biggrin:
 :appl:



C'è chi la pensa diversamente da me e mi sta bene, e si sente in dovere di offendere chi non la pensa come lui, mi aspettavo anche questo. 
Forse il testicolo che mi manca gli deve essere cresciuto al posto del cervello
 :carezza:
 

Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Inviato: 17/08/2024, 20:46
da Goffredo Mamelucchi
Sigfrido Maniace ha scritto: 12/08/2024, 17:04 Sono passati dieci giorni e non mi va di perdere ancora troppo tempo a discutere di questo argomento. Comunque a mio modo di vedere una cerimonia sportiva dovrebbe essere super partes il più possibile e non ammiccare a posizioni socio-politiche di alcun tipo. In questa cerimonia ho assistito a una parodia di una importante raffigurazione cristiana, segno che per gli organizzatori andava bene reinterpretarla in senso "inclusivo" (ah la parolina magica di questi tempi... ricordate "resilienza"?) perché ciò che conta è l'esaltazione del nuovo pensiero dominante "woke" di area progressista a rimpiazzo dell'ideologia tradizionalista.
Ho anche visto ballerini maschi con la gonna, donne barbute, una ragazza oversize al posto del Cristo, attorniata da pagliacci e saltimbanchi uno dei quali con un testicolo di fuori... 
Se a te questo è piaciuto e non ci hai visto nulla di male, buon per te. Io ci ho visto un deliberato atto impositivo di nuovi valori.
E mi sono sentito offeso e disgustato.
"Atto impositivo" è un termine semplicemente sbagliato per l'accaduto: se basta un tasto del telecomando o voltarti altrove per uscire dall'imposizione, non ti è stato imposto un bel niente. Sarebbe come dire che mi viene imposto Temptation Island: è falso, non c'è nessuna imposizione, solo una rappresentazione che non ti piace; ahimè, nelle società libere, non confessionali e dove non vengono imposti un pensiero unico e una morale oggettiva, tutti i bimbi grandi si devono confrontare con questo dramma.
Per me, ad esempio, è brutto dover vedere persone che odiano altre persone raccogliere molti consensi e diffondere falsità in pubblico, ma fondamentalmente so che sono libere di pensarla come vogliono; vedo che per le persone religiose, invece, da sempre attente ai problemi che contano, vedere uomini con la gonna (in un periodo storico in cui gli uomini tradizionalmente non la portano) è fonte di grande irrequietezza e dispiacere... così come le donne obese o con la barba, non sia mai.

Tutti noi dobbiamo fare i conti con il diverso nella società. Sta a ognuno di noi decidere se odiare o se capire e accettare. Nel caso dei religiosi non ho molti dubbi su quale dei due atteggiamenti verrà scelto senza batter ciglio, così come storicamente è sempre successo.
Luca79 ha scritto: 12/08/2024, 20:28 Ma voi pensate mai alla morte? Non vi spaventa l’idea che sia una cosa definitiva, per sempre?
Sì, abbastanza spesso, e mi induce a ragionare molto. Non penso però che alcuna religione, tra le migliaia che uno potrebbe arbitrariamente scegliere (solitamente come effetto della socializzazione primaria e secondaria, più che per ragionamento), abbia mai proposto un'argomentazione convincente per rispondere alle varie domande intorno alla morte — per quanto si tratti di un tema centrale dell'esperienza religiosa così come della vita stessa.

Insomma, l'idea che la morte sia definitiva mi spaventa, ma purtroppo non riesco a inventarmi una risposta arbitraria per liquidare questa angoscia. La vita è dura, le scorciatoie sono belle in teoria, ma in pratica senza indottrinamento è difficile credere a certe cose dal momento che non ti viene fornito uno straccio di prova che non sia un solenne ipse dixit, quel tipo di non-ragionamento che ho superato intorno ai nove anni. Diciamo che un giorno, non so quando, tornerò da dove sono venuto, cioè - per quanto ne so coscientemente - il nulla.

Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Inviato: 18/08/2024, 17:47
da Bluto Blutarsky
Luca79 ha scritto: 12/08/2024, 20:28 Ma voi pensate mai alla morte? Non vi spaventa l’idea che sia una cosa definitiva, per sempre?

Credo che sia più o meno il motivo per cui, a dispetto di qualunque evidenza scientifica, esistono ed esisteranno sempre le religioni.

Ti dico la verità: a volte mi fa più paura il pensiero di esistere (in qualche forma) per l'eternità. L'eternità mi sembra sinceramente troppo per me. Invece la consapevolezza - oddio, "consapevolezza" forse è un po' arrogante, diciamo "fondato sospetto" - che un giorno smetterò di esistere, e che quindi non vivrò nessuno dei sentimenti negativi legati alla mia morte, mi dà abbastanza serenità.

Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Inviato: 19/08/2024, 18:31
da Mr. Sloan
Bluto Blutarsky ha scritto: 18/08/2024, 17:47
Luca79 ha scritto: 12/08/2024, 20:28 Ma voi pensate mai alla morte? Non vi spaventa l’idea che sia una cosa definitiva, per sempre?

Credo che sia più o meno il motivo per cui, a dispetto di qualunque evidenza scientifica, esistono ed esisteranno sempre le religioni.

Ti dico la verità: a volte mi fa più paura il pensiero di esistere (in qualche forma) per l'eternità. L'eternità mi sembra sinceramente troppo per me. Invece la consapevolezza - oddio, "consapevolezza" forse è un po' arrogante, diciamo "fondato sospetto" - che un giorno smetterò di esistere, e che quindi non vivrò nessuno dei sentimenti negativi legati alla mia morte, mi dà abbastanza serenità.
eternity my friend is a long fucking time (cit.)

Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Inviato: 19/08/2024, 20:09
da Gio
Mr. Sloan ha scritto: 19/08/2024, 18:31
"Bluto Blutarsky" ha scritto: 18/08/2024, 17:47

Credo che sia più o meno il motivo per cui, a dispetto di qualunque evidenza scientifica, esistono ed esisteranno sempre le religioni.

Ti dico la verità: a volte mi fa più paura il pensiero di esistere (in qualche forma) per l'eternità. L'eternità mi sembra sinceramente troppo per me. Invece la consapevolezza - oddio, "consapevolezza" forse è un po' arrogante, diciamo "fondato sospetto" - che un giorno smetterò di esistere, e che quindi non vivrò nessuno dei sentimenti negativi legati alla mia morte, mi dà abbastanza serenità.
eternity my friend is a long fucking time (cit.)

Quello, oppure bluto non ha mai giocato a risiko o D&D.

Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Inviato: 20/08/2024, 8:41
da frog
Luca79 ha scritto: 12/08/2024, 20:28 Ma voi pensate mai alla morte? Non vi spaventa l’idea che sia una cosa definitiva, per sempre?

Io non mi sono mai messo li a pensare: "Oddio, cosa accadrà quando muoio ?"

Credo di essere molto fatalista, da piccolo ho avuto almeno 3 situazioni in cui la morte l'ho vista molto da vicino e ripensandoci la stima è pure al ribasso, probabilmente questo mi ha portato a considerare l'eventualità sempre possibile in qualsiasi momento.

DI conseguenza vivo con molta serenità, senza affannarmi troppo per accumulare cose che potrei lasciare in pochi istanti, ma cerco di  assaporare i momenti belli, poaaibilmente condividendoli con chi amo.

La cosa che mi da fastidio è proprio il fatto che molti cosidetti credenti, che vanno a messa tutti i giorni o quasi, risultano a volte i più attaccati ai beni materiali, dando veramente l'impressione di non credere assolutamente ad un eventuale vita ultaterrena, eppure frequentando la chiesa e ascoltando spesso il Vangelo, dovrebbe essere chiaro ciò che veramente conta in questa vita, se si ha fede.

Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Inviato: 02/09/2024, 0:14
da The Patient
Luca79 ha scritto: 12/08/2024, 20:28 Ma voi pensate mai alla morte?
Da qualche giorno sì
https://www.ilpost.it/2024/08/25/morte-agenzie-funebri/
soprattutto questo
cioè donare il proprio corpo alla ricerca scientifica, una possibilità che esiste solo dal 2020. In questo caso il corpo donato sarà comunque restituito alla famiglia entro un anno (in condizioni dignitose) e tutti gli adempimenti sono a carico del centro di ricerca, che si occuperà quindi del trasporto della salma, delle spese per la sepoltura al cimitero o della cremazione: in sostanza di tutti gli adempimenti minimi di legge.
La decisione di donare il corpo alla ricerca non spetta ai familiari della persona morta, ma deve essere stata presa quando questa era in vita. Secondo la legge deve essere espressamente prevista all’interno delle disposizioni anticipate di trattamento, più note come testamento biologico

Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Inviato: 19/10/2024, 16:57
da nkola
Gio ha scritto: 12/08/2024, 21:46
Luca79 ha scritto: 12/08/2024, 20:28 Ma voi pensate mai alla morte? ....

Si, ogni tanto ....

Luca79 ha scritto: 12/08/2024, 20:28 ..... Non vi spaventa l’idea che sia una cosa definitiva, per sempre?

No, non prorpio ..... sono morto, la mia coscienza non esiste piu, come non eisteva prima che nascessi - almeno non mi ricordo che esistesse. Se per qualche motivo la mia coscienza finira da qualche parte, qualsiasi posto, rimanendo intatta non lo sapro` finche non succedera` e a quel punto sara` troppo tardi per preoccuparsi adesso.

Più o meno penso uguale.
Passati i 40 , come Dante mi sento a metà del cammino. Mi restano gli altri 40 , ora un po d meno, sperando bene ovviamente, perché statistica e genetica non son propriamente dalla mia parte...
Sulla morte mi ha sempre affascinato il libro di Freud ( al di là del principio del bene) specialmente sulle pulsioni di vita e le pulsioni di morte.... e soprattutto il fatto che la pulsione di morte possa essere una pulsione superiore a quella della vita.
Insomma siam qua senza che l abbiamo voluto noi, viviamo in una vita dove il sole ci acceca, il rumore ci assorda, i sensi ci bombardano...e allora mi affascina che sotto sotto i possa essere una pulsione di morte che lavora per farci ritornare al pre vita, alla pace del nulla, il nirvana..


La filosofia, se ci son professori bravi, è una cosa bellissima alla scuola..