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gasbarroni18 ha scritto: 29/01/2019, 9:12 Tankata spudorata stanotte...siamo riusciti a perdere dal piu' 25 di meta' terzo quarto.....che tristezza siamo diventati da 3 anni a questa parte...colpa della sfiga al 90 per 100 eh

Secondo me per parlare di tanking, viste le prospettive attuali e future delle vostre scelte, bisogna avere una buona dose di ottimismo.

Si ragazzi ok, parsons e' stato col senno di poi una scelta drammatica...pero' saperlo non era facile...nelle due stagioni precedenti aveva fatto 66 e 61 partite, aveva avuto gia' dei problemi alle ginocchia ma da qui a diventare un giocatore in meno ne passa

Gli anni di Memphis sono stati dal 2011 al 2015. Sinceramente io un anno ci avevo creduto sul serio che potessero vincere. 
Il dopo per me è stato "marginale", il treno era passato. Se Parsons fosse stato buono ti facevi un paio d'anni ai PO e uscivi al primo turno, nulla di più. Tra l'altro l'anno scorso Conley ha saltato tutto l'anno rimanevi fuori comunque. I veri rimpianti per me sono antecedenti a questo periodo. 

bè rimpianti fino a un certo punto, hanno sempre fatto il massimo rispetto alle loro possibilità e sono sempre andati fuori contro squadre più forti di loro (giusto la serie con i Clips hanno buttato), poi perso con San Antonio in missione e gli Warriors risultando quelli che li hanno messi più in difficoltà nella loro prima cavalcata (in quella gara 4 a Memphis sul 2-1 si sono giocati la loro grande chance)

Come rimpianti a memoria  ricordo....la gara 1 coi clippers con una rimonta surreale nel quarto periodo( serie persa poi alle settima in casa), e una gara 4 con OKC non ricordo di che anno persa negli ultimi minuti con un reggie jackson che fece numeri(stavano 2-1 e perdemmo la serie.
Dopo questi anni purtroppo e' cominciato una serie di stagioni tremende, e' vero che i big hanno cominciato ad avere una eta' ma la componente infortuni e' stata davvero importante....ricordo un 4-0 subito dagli spurs in cui arrivammo senza forse neanche un titolare

Detto questo....ma quanto erano belle le nostre partite di playoff

Tristezza infinita, continuerò a seguirti con grande affetto. Grazie di tutto, Mike

http://www.espn.com/nba/tradeMachine

sognando un futuro migliore...

PS. Se per caso Mike parte entro la deadline, preparatevi a un post strappalacrime. Period.

Vittoria con i t-wolves....marc gasol salutato dalla arena...sembra imminente un passaggio agli hornets...vediamo che ci danno in cambio

Mi sa che Marc e mike rimarranno fino al termine della stagione...

Partiti: Gasol, Green, Temple e Mack
e sono arrivati: Valanciunas, Wright, Miles, Bradley e Dorsey 

gasbarroni18 ha scritto: 07/02/2019, 9:20Mi sa che Marc e mike rimarranno fino al termine della stagione...

taaaaaac   niente male come ritorno per gasol. Domani scrivo un post, perchè ok tutto ma due parole per marc sono d'obbligo 

Un grande in bocca al lupo per Marc....vedere i grizzlies senza di lui sara' davvero strano....non riesco a capire il senso della trade con i clippers....

gasbarroni18 ha scritto: 07/02/2019, 22:26 Un grande in bocca al lupo per Marc....vedere i grizzlies senza di lui sara' davvero strano....non riesco a capire il senso della trade con i clippers....

Non lo capisco manco io. A meno che non siate proprio interessati a tenere Bradley sotto il suo contratto nella prox stagione. Che è unica cosa che mi viene in mente aver un contratto come trade chip e uno che magari un mezzo asset( 2 seconde) da qua al prossimo anno te lo porta se passi all'incasso

Ci siamo..un altro grande pezzo della nostra storia se ne va. Non uno qualunque, uno veramente da grizzlies. Uno che era partito dietro a tutti, sempre all'ombra di qualcun'altro più grande e più forte. Uno che si è fatto il mazzo e che è riuscito a diventare qualcuno nella Lega massimizzando i propri pregi e limando i difetti. Come i Memphis Grizzlies appunto. 

 

Marc è uno dei pochi lunghi rimasti nella lega ad aver incastrato in modo ottimale tutte le caratteristiche del centro bianco, senza evidenziarne le lacune. Si dice che migliore è un centro in attacco, peggiore sarà in difesa. Lui è riuscito a uscire da questo pregiudizio.
Ha difeso il nostro ferro con tutte le armi a sua disposizione, migliorando di anno in anno fino a raggiungere una maturità eccezionale a 30 anni. Equilibrio, anticipo, letture difensive, contatti, posizionamento. Tutto, quello che serve per riuscire a spiccare sopra a tutti in una Lega che va nella direzione concettualmente opposta. Chissà se jokic riuscirà a superarlo. 



In attacco poi è stato il nostro faro per otto lunghi anni. L'anno che abbiamo fatto per la prima volta i playoff ha tre firme, Battier come leader psicologico, Z-Bo come leader tecnico e Marc come leader tattico. I post alto- post basso con Raldoph erano eseguiti con precisione minuziosa e tempistiche perfette. Le letture offensive di alto livello, unite a uno skill-set offensivo di prim'ordine, gli hanno permesso di giostrarsi in tutte le zone del campo. 





Nel momento in cui Z-Bo se ne è andato, ha preso in mano la squadra offensivamente. Si è messo a tirare con costanza da tre e ha sposato a tutto tondo l'idea del point center. Assist e capacità di far girare la squadra, roba per pochi. Si è costantemente evoluto in base alle necessità della squadra.
(Non è un'azione così strabiliante ma mi ha sempre fatto impazzire la Conor McGregor Dance )



Ho parlato tanto delle cose positive ma una nota negativa per me è d'obbligo, il rapporto con Fizdale naufragato malamente non può non venire considerato quando si tirano le somme della carriera di Marc ai Grizzlies. Non so quanto fosse colpa di uno o dell'altro, probabilmente un 50 e 50. L'accaduto mi ha fatto vedere il catalano sotto un punto di vista più umano, meno eroico. Ma alla fine è giusto così.

Grazie di tutto Marc, grazie per l'upset agli Spurs, per il 4-3 con OKC, per il doloroso upset con i Clippers e per la vendetta, per la finale di conference, per il cagotto che abbiamo fatto venire agli warriors, per il buzzer beater in gara 4 con gli Spurs e per tutte le piccole per cui hai reso grande la nostra franchigia. Forse non nei risultati, ma sicuramente nelle emozioni.