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da joesox » 16/08/2014, 11:21
Il Grande Calcio Inglese ritorna oggi.
Bellissimo, ma anche nella terra degli Angli e dei Sassoni, dei Normanni e dei Giamaicani (non tutte le invasioni sono state violente, non tutta l’immigrazione è pericolosa, anzi W le ragazze cubane; e comunque da dove pensate che vengano i nonni di Daniel Sturridge? Da Canterbury? Dalla Camera dei Lord?) sta proseguendo la “demotivazione” del campionato più divertente del mondo.
Top Four, ma anche se fosse Top Six. Chelsea, Man City, Arsenal, Liverpool, Man Utd, forse Tottenham oppure Everton.
E le altre quattordici che cosa fanno? Le comparse? Aspettano l’anno storto per retrocedere?
Campioni d’Inghilterra dal 1957-58 al 1974-75:
1957–58
Wolverhampton Wanderers
1958–59
Wolverhampton Wanderers
1959–60
Burnley
1960–61
Tottenham Hotspur
1961–62
Ipswich Town
1962–63
Everton
1963–64
Liverpool
1964–65
Manchester United
1965–66
Liverpool
1966–67
Manchester United
1967–68
Manchester City
1968–69
Leeds United
1969–70
Everton
1970–71
Arsenal
1971–72
Derby County
1972–73
Liverpool
1973–74
Leeds United
1974–75
Derby County
Certo, è facile pescare a scelta. Ma questa è storia: 18 campionati e 11 campioni differenti. Nei successivi vent’anni il Liverpool vincerà dieci volte, nei successivi vent’anni il Manchester United tredici volte. Un po’ di Chelsea, un po’ d’Arsenal, ora il Man City, ma ci sarà deserto per tantissimi altri. Tutto è stato un po’ mascherato dalle grandi capacità di Paisley e Ferguson, ma la realtà è ben altra. Vince solo chi spende tantissimo più degli altri.
Il Southampton ha una delle accademie migliori d’Inghilterra. Negli anni recenti ha prodotto Gareth Bale, Alex Oxlade-Chamberlain, Theo Walcott. Dove sono adesso? Andati.
E adesso sono partiti anche Adam Lallana, Luke Shaw, Dejan Lovren, Calum Chambers, Dani Osvaldo e pure Rickie Lambert. Non è questione di bandiere, ma di denaro. È giusto che se ne vadano dove guadagnano di più. Anzi, diciamolo meglio, è giusto che ogni giocatore abbia la possibilità di guadagnare per quello che vale. Che poi i soldi vadano da Henry a Lambert oppure da Pulis a Lambert oppure da Wenger a Pulis e da Pulis a Lambert è importante?
Come sempre gli inglesi (primi con i tre punti a vittoria, primi con la goal line technology e primi con tante altre cose, inventare la Football Association ad esempio) devono prendersi su a quattro mani e dare l’esempio all’Europa, che tanto disprezzano.
La Premier League oggi è la cosa europea e calcistica più vicina alle leghe professionistiche sportive americane. Va pertanto riformata. Va portata a quel livello qualitativo e finanziario. Che non è la perfezione, ma permette ai Packers di stare nella stessa lega dei Cowboys. E soprattutto di vincere!
Tutte le entrate messe insieme e divise per venti. Non vi è altro modo.
NFL docet. Con buona pace degli sceicchi.
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