Djerry, apprezzo le cifre riportate e però faccio una serie di appunti qui e là:
1- se leggi indietro ho già scritto come il criterio di contrattazione collettiva sia astruso e da sostituire, peccato che sappiamo bene chi è ad opporvisi;
2- esiste un criterio standard per allocazione delle risorse? vogliamo fare il totale dei diritti TV diviso il numero di squadre? suvvia...
è ovvio che lo "share" di una determinata squadra influenzi necessariamente l'allocazione di risorse, è altrettanto ovvio che basta vedere i numeri dell'anno di B della Juve per vedere come ci fosse un grande livellamento fra i dati di ascolto della serie A rispetto alla B, risultato mai più ottenuto; il campionato italiano
è tale perchè ci sono la Juventus, il Milan e l'Inter, prova a vendere lo stesso senza le tre big e vedi in quanti lo comprano...
3- In Inghilterra puoi allocare diversamente le risorse ma non si tratta solo di allocarle secondo un sistema, devi vedere che servizio ci vai a comprare; ripeto, lì il norwich non ti offre lo spettacolo di un sant'elia che costava a cellino quanto l'affitto di una sala conferenze, il prodotto medio è anche dato dalle cornici e SE chi alza la voce quando vuole più soldi offre l'equivalente di uno spettacolo indecoroso non può gridare allo scandalo.
Il post di steve ad esempio l'ho apprezzato, ci tengo però a dire come la Juventus ci ha investito 15 anni per fare il proprio stadio, finanziato interamente dai proventi del bilancio e della proprietà, pur con tutto il ciclone derivante dallo scandalo del 2006 che ha dimezzato i ricavi per anni;
La Roma con la nuova proprietà ha presentato un piano in comune e siamo sulla buona strada per realizzarlo; a Roma, non in città sperdute in mezzo allo stivale dove se hai due soldi puoi fare qualunque cosa...
Io non credo che la competitività del campionato migliori solo ripartendo i proventi dei diritti TV, fra l'altro una maggioranza 15/20 considerando quante sono le piccole non sarebbe neppure utopistica se davvero fosse solo il problema del contratto collettivo, ma anche migliorando i prodotti che vengono offerti; gli inglesi hanno quegli stadi da un secolo, ben prima che arrivassero le TV a "comprare" il prodotto, noi abbiamo certe schifezze sparse qui e là da ben prima che si ponesse il problema della contrattazione collettiva.
In particolare, la discussione partiva dal concetto che la salita in A del Latina abbassava la competitività del campionato mentre invece il Cesena, quella che allestiva rose di questo tipo per rimanerci in A non più tardi di due anni fa (
http://it.wikipedia.org/wiki/Associazio ... _2011-2012" onclick="window.open(this.href);return false;), in cosa alzerebbe il livello? o il Livorno che fa una squadra coi prestiti della primavera dell'Inter? o il Novara che si presenta con ludi e lisuzzo? o il pescara dell'anno passato? il bari che oltre a vendersi qualunque partita potesse vendersi, era retrocesso a Gennaio? lì non c'era la levata di scudi come per il Latina..
il problema son le squadre materasso che ci sono e che vengono favorite dal numero elevato di partecipanti al campionato; una quota salvezza ridicola che è garanzia di perpetrare mediocrità, rimandare investimenti e ridurre il livello del campionato ; non sono i 4-5 milioni che sarebbero fagocitati dalle big a fare la differenza fra investire o non investire... alzare la competitività è possibile solo riorganizzando il torneo a partire dal numero di partecipanti e passando per l'aumento delle retrocessioni.