Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming on demand

[matt2354]

 

Non la vedo come un andare sul sicuro, quanto sull’andare verso le masse.
Libri ormai, purtroppo, non ne compra più nessuno, tantomeno i giovani. Che peró Netflix lo hanno.
Se noi 30-40enni abbiamo tutti i libri di Zero e ormai conosciamo la sua vita come la nostra, così non è per il grande pubblico… Anche io speravo magari in qualcosa di nuovo, ma sono contento che ora lo conoscano in molti di più.

Immagino che sia molto saggiamente una combo delle due cose.

Io non lo conosco, ne ho sentito parlare associato a Propaganda che però non seguo e così probabilmente mi sono fatto una idea sbagliata (semplificando che facesse satira politica), ho provato a guardarlo ma non sono riuscito a finire la prima puntata, quindi in questo caso sono la massa ma comunque non fa per me.

[esba]

Immagino che sia molto saggiamente una combo delle due cose.

Io non lo conosco, ne ho sentito parlare associato a Propaganda che però non seguo e così probabilmente mi sono fatto una idea sbagliata (semplificando che facesse satira politica), ho provato a guardarlo ma non sono riuscito a finire la prima puntata, quindi in questo caso sono la massa ma comunque non fa per me.

È semplicemente il suo stile narrativo e non.
Erede dell’armadillo, altra sua opera geniale.

Io di ruffiano ci vedo poco o nulla.
Solo puro e sano talento.

[nonsense]

"Erede", è praticamente la stessa storia...

[Bluto Blutarsky]

Boh, io l'operazione Zerocalcare non l'ho proprio capita.

Probabilmente ha ragione chi ci ha visto niente più che un modo per portarlo a un pubblico ancora più ampio. In pratica è un bignamino di molte cose che ha già fatto in passato (non solo la storia, ma anche le soluzioni narrative, i temi, alcune gag). Semplificando brutalmente, è un "Zerocalcare spiegato a mia figlia che non legge manco con una pistola alla tempia ma toglietele tutto ma non il suo Netflix".

E questa ipotesi paradossalmente mi tranquillizza.
L'alternativa è molto peggio, perché vorrebbe dire che ha già cominciato a fare il verso a se stesso.

In più ho un paio di obiezioni del tutto personali che non pretendo siano condivise da nessuno. Tipo che sentirlo lamentare di non aver combinato niente nella vita mi risultava credibile quando era 25enne semi-sconosciuto, molto meno ora che è uno degli artisti più di successo d'Italia. E anche il tema di entrare nell'età adulta, adorabile quando era ventenne, ora che è un quarantenne comincia a essere vagamente inquietante.

Gli porterà successo, non ci piove, ma personalmente non capisco come possa essere considerato un passo in avanti nel suo percorso artistico (e non, piuttosto, un "non passo").

[esba]

Boh, io l'operazione Zerocalcare non l'ho proprio capita.

Probabilmente ha ragione chi ci ha visto niente più che un modo per portarlo a un pubblico ancora più ampio. In pratica è un bignamino di molte cose che ha già fatto in passato (non solo la storia, ma anche le soluzioni narrative, i temi, alcune gag). Semplificando brutalmente, è un "Zerocalcare spiegato a mia figlia che non legge manco con una pistola alla tempia ma toglietele tutto ma non il suo Netflix".

E questa ipotesi paradossalmente mi tranquillizza.
L'alternativa è molto peggio, perché vorrebbe dire che ha già cominciato a fare il verso a se stesso.

In più ho un paio di obiezioni del tutto personali che non pretendo siano condivise da nessuno. Tipo che sentirlo lamentare di non aver combinato niente nella vita mi risultava credibile quando era 25enne semi-sconosciuto, molto meno ora che è uno degli artisti più di successo d'Italia. E anche il tema di entrare nell'età adulta, adorabile quando era ventenne, ora che è un quarantenne comincia a essere vagamente inquietante.

Gli porterà successo, non ci piove, ma personalmente non capisco come possa essere considerato un passo in avanti nel suo percorso artistico (e non, piuttosto, un "non passo").

Pero' Bluto...
cio' che scrivi (sempre in maniera corretta e condivisibile) puo' valere per chi come te, conosce il personaggio Zerocalcare.
Ci sta il discorso lo portiamo ad un pubblico piu' ampio e lo facciamo girare su netflix, ma questo non significa che siccome vai su netflix ti puoi permette un prodotto di qualita' inferiore.

Sono sincero, ho scoperto Zerocalcare durante il primo lockdown con la rubrica Rebbibia Quarantine e mi e' piaciuto molto, a qual punto ho visto l'armadillo, e posso dirti che aggiunge sempre un qualcosa in piu nei suoi racconti.
Ovvio l'aver inventato il parallelismo tra un armadillo e la coscienza di un uomo se lo portera' dietro a vita, e se per te in una scena ci rivedi qualcosa di gia' utilizzata ci puo' stare e lo capisco, ma la genialata resta intonsa, eterea ed indiscutibile.
Se mi permetti e' un po' l'attore feticcio che i nostri amati registi usano in ogni propria produzione.

E poi che ben venga che ci sia qualcuno che riesca a staccare i giovani dai loro Tik Tok, dai filtri i Instagram.
Le mie figlie hanno applaudito, e lo hanno fatto con fervido piacere, anche quella non nerd che solitamente dura 20 minuti ad ogni proiezione familiare congiunta, ha bevuto le due ore della mini serie senza patemi.

Sul tema eta' adulta, permettimi di dire, che forse, e' proprio li dentro la sua forza, all'interno di quell'appartamento, di quel quartiere, di quella citta', di quella matita che usa con bravura e sagacia.

Tanto ti dovevo, sempre con immutata stima.
 

[Bluto Blutarsky]

Pero' Bluto...
cio' che scrivi (sempre in maniera corretta e condivisibile) puo' valere per chi come te, conosce il personaggio Zerocalcare.
Ci sta il discorso lo portiamo ad un pubblico piu' ampio e lo facciamo girare su netflix, ma questo non significa che siccome vai su netflix ti puoi permette un prodotto di qualita' inferiore.

Sono sincero, ho scoperto Zerocalcare durante il primo lockdown con la rubrica Rebbibia Quarantine e mi e' piaciuto molto, a qual punto ho visto l'armadillo, e posso dirti che aggiunge sempre un qualcosa in piu nei suoi racconti.
Ovvio l'aver inventato il parallelismo tra un armadillo e la coscienza di un uomo se lo portera' dietro a vita, e se per te in una scena ci rivedi qualcosa di gia' utilizzata ci puo' stare e lo capisco, ma la genialata resta intonsa, eterea ed indiscutibile.
Se mi permetti e' un po' l'attore feticcio che i nostri amati registi usano in ogni propria produzione.

E poi che ben venga che ci sia qualcuno che riesca a staccare i giovani dai loro Tik Tok, dai filtri i Instagram.
Le mie figlie hanno applaudito, e lo hanno fatto con fervido piacere, anche quella non nerd che solitamente dura 20 minuti ad ogni proiezione familiare congiunta, ha bevuto le due ore della mini serie senza patemi.

Sul tema eta' adulta, permettimi di dire, che forse, e' proprio li dentro la sua forza, all'interno di quell'appartamento, di quel quartiere, di quella citta', di quella matita che usa con bravura e sagacia.

Tanto ti dovevo, sempre con immutata stima.
 

Sì sì ma infatti io non discuto che sia venuto fuori un prodotto di valore (in confronto alla produzione media di Netflix sembra Blade Runner).

Era più un ragionamento sul suo percorso artistico, ma mi rendo conto che è un tema sentito forse solo da chi lo segue da tempo, e che queste stesse storie e queste stesse conclusioni se le sta sentendo raccontare ormai da parecchi anni.

Boh, stiamo a vedere come evolverà la sua carriera. Se quando avrà 50 o 60 anni sarà ancora qui a raccontarci di quanto gli pesano le responsabilità e di quanto preferisca stare sul divano a guardare serie tv e di che fatica sia diventare grandi fino a quando la morte di qualcuno a lui caro gli farà capire che siamo tutti sulla stessa barca, sapremo che le nostre erano preoccupazioni fondate.

[DrGonz0]

Io sono contento soprattutto per la qualità tecnica e per essere rimasto fedele ai suoi contenuti. Probabilmente fin troppo fedele, è esattamente la profezia dell'armadillo, per storia e struttura.
In ogni caso dopo la serie animata di ratman ho sempre il terrore del risultato finale e stavolta c'è da essere soddisfatti.
Lo aspettiamo per un'eventuale nuova serie.

[Fdb]

Boh non saprei che giudizi dare, nel senso che lo seguo dal Canemucco la rivista con Makkox, dove da fumettista da centro sociale ci stava parecchio con le tematiche, poi ha iniziato il suo percorso artistico dove ripropone le stesse situazioni, così reiterate alla fine strappano (a me) un mezzo sorriso e non mi lascia quasi nulla. Quindi non vedo una crescita dell'autore e personaggio, ma piuttosto una riproposizione sempre più commerciale.

Il prodotto finale, quindi questa serie, per me è di qualità ma il percorso che fa nel raccontare la storia mi sa di parecchio già visto avrei piuttosto inventato una nuova storia e non riproponendo spezzoni. La cosa che mi lascia un po' MEH, è che l'autore parte come combattente della globalizzazione e finisce per fare una serie su Netflix dove gli impongono peraltro una serie di revisioni per non urtare la suscettibilità di alcune categorie (mi rifaccio alla sua intervista con Cattelan andata in onda su radio Deejay).

 

[Bluto Blutarsky]

Il prodotto finale, quindi questa serie, per me è di qualità ma il percorso che fa nel raccontare la storia mi sa di parecchio già visto avrei piuttosto inventato una nuova storia e non riproponendo spezzoni. La cosa che mi lascia un po' MEH, è che l'autore parte come combattente della globalizzazione e finisce per fare una serie su Netflix dove gli impongono peraltro una serie di revisioni per non urtare la suscettibilità di alcune categorie (mi rifaccio alla sua intervista con Cattelan andata in onda su radio Deejay).

Non ho sentito l'intervista che citi, ma il non urtare la suscettibilità di alcune categorie (e sottolineo alcune), leggendo quello che ha scritto e detto di recente, penso possa anche essere una scelta che condivide. In questo sicuramente la vede in maniera molto diversa da Makkox (e del resto, Makkox fa satira, Zerocalcare no).

[Angyair]

Però da Cattelan non ha parlato di imposizione ma di confronto, e l'ha definito anche migliorativo anche della storia: in particolare si riferiva al discorso dei bagni maschili a cui hanno proposto di aggiungere un confronto con quello femminile, lui ha aggiunto quella parte parlando con sue amiche e ha detto che è stato meglio perché lui, da uomo, non aveva mai visto quella situazione da un altro punto di vista e quella parte gli anche piaciuta molto.
Poi questo è stato il suo primo animato serio (rivedere adesso Rebibbia quarantine sembra fare un salto indietro di 10 anni) e ci sta che volesse andare più sul sicuro, ma non mi sembra che nei suoi fumetti abbia trattato sempre le stesse tematiche.

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[FedeBoddah]

Sicuramente la serie di Zerocalcare è un bignami della sua produzione, però non mi sento di biasimarlo, ha avuto la possibilità di una vita e non l'ha mandata in vacca come Ortolani (tra l'altro correndo il rischio di doppiare i personaggi, scelta non banale e piuttosto rischiosa).

Direi che il risultato si vede anche commercialmente con i suoi albi presenti in massa tra i best sellers di Amazon.
(ho molti amici che i fumetti non li considerano minimamente, sono tra gli aquirenti).

Certo, per chi lo conosce dagli esordi c'è poco di nuovo, però qualcosa c'è, la colonna sonora, ad esempio, è un super plus e si possono cogliere un sacco di citazioni.

Tutto sommato decisamente meglio lui che quella vaccata immonda di Squid Games o la Casa de papel.

[....]

Tutto sommato decisamente meglio lui che quella vaccata immonda di Squid Games o la Casa de papel.

Concordo...tra l'altro Squid Games uno degli show più diseducativi di sempre...roba da indifferenziata (IMHO).

[rowiz]

Come vi ponete voi sulla diatriba che spopola sul webb in merito all'utilizzo del romano come "lingua"? Vi infastidisce? Avete dovuto usare i sottotitoli? Vi ha fatto cagare? Annamo a pià un gelato?

[BruceSmith]

 Annamo a pià un gelato?

tu come ti poni rispetto a quella u. la pronunci?
tipo piàngelato?


 

[Jack]

Come vi ponete voi sulla diatriba che spopola sul webb in merito all'utilizzo del romano come "lingua"? Vi infastidisce? Avete dovuto usare i sottotitoli? Vi ha fatto cagare? Annamo a pià un gelato?

In generale sembra l'ennesima cosa su cui non varrebbe la pena spendere neanche 5 minuti perchè non capisco nè il senso di tirarla fuori nè iniziare il solito teatrino in cui uno si offende a nome di tutti, si incazza e tra due giorni nessuno si ricorderà più nulla.

In ogni caso mai vissuto a Roma ma onestamente non ho avuto nessun problema, ho letto parecchi fumetti di zerocalcare, quasi tutti, ma non credo valga come corso di dialetto romano.