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Repubblica:”Cairo l’ispiratore della volontà di non giocare più”

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Repubblica definisce Cairo l’ispiratore della volontà di non giocare più. Cinque club non hanno votato per cominciare il 13 e c’è anche il Napoli.

L’Udinese non vuole giocare. La giornata calcistica è stata segnata dalla lettera che il presidente dell’Udinese Giampaolo Pozzo ha scritto al ministro Spadafora. “Se si torna a giocare, ci autosospendiamo”. La lettera è stata inviata a tutto il mondo dello sport, scrive Repubblica. Il presidente della Lega Serie A Dal Pino non l’ha presa e nell’assemblea di ieri ha sfiduciato il dirigente dell’Udinese Stefano Campoccia invitandolo alle dimissioni dal Consiglio di Lega.

​​​​​​​Nonostante quella lettera, i club di Serie A hanno votato in quindici per la ripresa della Serie A il 13 giugno. Altri cinque club avrebbero preferito il 20 e tra questi cinque c’è anche il Napoli di Aurelio De Laurentiis. Poi l’Udinese, il Sassuolo, la Sampdoria e il Torino di Cairo che viene definito da Repubblica ispiratore della volontà di non giocare più.

esba ha scritto:

Dietto ha scritto:
Le certezze intendi tipo che un'azienda che fallisce se chiude due mesi è gestita male?

Onesto.
Un’azienda di qualsiasi dimensione che fallisce per due mesi di blocco, non è gestita male.
Non è proprio gestita.
A me sta cosa degli imprenditori in crisi per 60 giorni di lockdown non la bevo.
Lavoro con centinaia di aziende, ad oggi chiuse 0.
Forse più avanti possibile per alcune.
Ma dopo 2 mesi non può esistere.
Vuol dire che erano già marce e morenti prima.

Esba, tu lavori nel pubblico vero?
Perché nell'azienda in cui lavoro, dove sia il fatturato sia l'utile era in crescita da 5 anni tanto che abbiamo assunto regolarmente, ora stiamo iniziando a fare cassa integrazione a rotazione perché finiti lo storico degli ordini ora hai due mesi in cui i tuoi clienti sono stati fermi e devono ripartire, si spera, a fare nuovi ordini.
E noi siamo fra i privilegiati che hanno lavorato nei mesi di blocco.

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Jakala ha scritto:

esba ha scritto: Onesto.
Un’azienda di qualsiasi dimensione che fallisce per due mesi di blocco, non è gestita male.
Non è proprio gestita.
A me sta cosa degli imprenditori in crisi per 60 giorni di lockdown non la bevo.
Lavoro con centinaia di aziende, ad oggi chiuse 0.
Forse più avanti possibile per alcune.
Ma dopo 2 mesi non può esistere.
Vuol dire che erano già marce e morenti prima.

Esba, tu lavori nel pubblico vero?
Perché nell'azienda in cui lavoro, dove sia il fatturato sia l'utile era in crescita da 5 anni tanto che abbiamo assunto regolarmente, ora stiamo iniziando a fare cassa integrazione a rotazione perché finiti lo storico degli ordini ora hai due mesi in cui i tuoi clienti sono stati fermi e devono ripartire, si spera, a fare nuovi ordini.
E noi siamo fra i privilegiati che hanno lavorato nei mesi di blocco.

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Io lavoro nel privato non pubblico.
E certamente le aziende avranno una restrizione sui margini notevoli.
La mia azienda ha già comunicato che dovrà rivedere il piano industriale emanato a Gennaio, e ci mancherebbe pure, perché le stime previste non potranno essere raggiunte.
Ma questo credo sia lapalissiano come ragionamento.

Giovanni Malagò annuncia la ripartenza del calcio in una intervista a 'Radio 2'. Il presidente del CONI s'è così espresso sulla ripartenza della Serie A: "Al 99% la Serie A ripartirà il 13 giugno. Mi sembra che si stia facendo di tutto per ricominciare e per mettere in condizione il sistema di ripartire. Poi sulla possibilità che finisca bisogna avere la palla di vetro e questa è la mia opinione. E' un vero rischio, ma per la Serie A l'obiettivo primario e unico è quello di ricominciare. Questa è una mentalità che io non ho, forse è un fatto culturale. Però io penso che nella vita, anche se uno è convinto e determinato, deve sempre avere un'alternativa, altrimenti si rischia di compromettere una situazione già molto complessa".

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Ma non erano (all'unisono o all'unieuro) tutti fedeli e allineati?



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andreaR ha scritto: 14/05/2020, 10:20Io spero che almeno vincano sto scudetto così ci leviamo il dente

Il triplo carpiato sarebbe prime tre partite tre sconfitte e Immobile o Luis Alberto positivi

Sìsì, poi se succede voglio vedere. Ma magari guarda, ancora godo ogni volta che si parla di questo:


e di come il campo pesante sfavoriva la Juve.

Ancora mi fa godere dopo 20 anni.
a proposito, auguri a tutti!

shaquille ha scritto: 14/05/2020, 14:26Ma non erano (all'unisono o all'unieuro) tutti fedeli e allineati?



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Nel giocare sì, nel protocollo iniziale sì, in quello rivisto di ieri non credo di aver letto che fossero tutti d'accordo.
Nessuno sano di mente potrebbe essere d'accordo alla quarantena di squadra

shaquille ha scritto: 14/05/2020, 14:26Ma non erano (all'unisono o all'unieuro) tutti fedeli e allineati?



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Infatti è per far modificare il protocollo per la ripartenza del campionato, come peraltro ha detto lo stesso Malagò.

Dietto ha scritto: 14/05/2020, 14:31

shaquille ha scritto: 14/05/2020, 14:26Ma non erano (all'unisono o all'unieuro) tutti fedeli e allineati?



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Nessuno sano di mente potrebbe essere d'accordo alla quarantena di squadra

Parliamone. Se si vuole fare un protocollo sicuro la quarantena di squadra sarebbe un cosa giustissima, per lo stesso principio che esiste l'isolamento per i famigliari dei positivi. Anche questa è una cosa da insani di mente?

Visto che è uno sport di contatto è abbastanza probabile che un positivo in squadra ne possa contagiare altri, così come quelli delle altre squadre.

albizup ha scritto: 14/05/2020, 15:58

Dietto ha scritto: 14/05/2020, 14:31

Nessuno sano di mente potrebbe essere d'accordo alla quarantena di squadra

Parliamone. Se si vuole fare un protocollo sicuro la quarantena di squadra sarebbe un cosa giustissima, per lo stesso principio che esiste l'isolamento per i famigliari dei positivi. Anche questa è una cosa da insani di mente?

Visto che è uno sport di contatto è abbastanza probabile che un positivo in squadra ne possa contagiare altri, così come quelli delle altre squadre.

Se lavori in un supermercato e un tuo collega/cliente è positivo va in quarantena tutto lo staff del supermercato?
Se lavori in una qualsiasi azienda produttiva come ad esempio della filiera dell'acciaio e uno è positivo va in quarantena tutta l'azienda?
Se fai le consegne e sei positivo vanno in quarantena tutti quelli a cui hai consegnato?

Oltretutto, a parte tutti i discorsi, se vengono fatti tamponi a tutti non capisco il senso di isolare quelli coi tamponi negativi.

L'esempio della famiglia che fai non è calzante, vengono messi in quarantena i famigliari perché non si fanno tamponi a loro se non hanno sintomi. In questo caso i tamponi vengono fatti a prescindere

Dietto sei ancora fermo con il lavoro vero ?

Mai stato

Dietto ha scritto: 14/05/2020, 16:05

albizup ha scritto: 14/05/2020, 15:58 Parliamone. Se si vuole fare un protocollo sicuro la quarantena di squadra sarebbe un cosa giustissima, per lo stesso principio che esiste l'isolamento per i famigliari dei positivi. Anche questa è una cosa da insani di mente?

Visto che è uno sport di contatto è abbastanza probabile che un positivo in squadra ne possa contagiare altri, così come quelli delle altre squadre.

Se lavori in un supermercato e un tuo collega/cliente è positivo va in quarantena tutto lo staff del supermercato?
Se lavori in una qualsiasi azienda produttiva come ad esempio della filiera dell'acciaio e uno è positivo va in quarantena tutta l'azienda?
Se fai le consegne e sei positivo vanno in quarantena tutti quelli a cui hai consegnato?

Oltretutto, a parte tutti i discorsi, se vengono fatti tamponi a tutti non capisco il senso di isolare quelli coi tamponi negativi.

L'esempio della famiglia che fai non è calzante, vengono messi in quarantena i famigliari perché non si fanno tamponi a loro se non hanno sintomi. In questo caso i tamponi vengono fatti a prescindere  

Gli esempi che fai tu non sono pertinenti perché all'interno dei luoghi di lavoro va mantenuto il protocollo di sicurezza che prevede il distanziamento e tutte le altre misure, misure che non possono essere richieste tra compagni di squadra e avversari per la natura dello sport. Viceversa, se si potessero garantire queste misure di sicurezza, non ci sarebbe necessità di un protocollo differente. Sono certo che tu sia abbastanza intelligente da capire perché gli esempi che proponi non c'entrino nulla con il calcio. 

Sul secondo punto, ti ripeto la domanda fatta qualche giorno/settimana fa: ogni quanto sono previsti i tamponi? Se sono previsti tutti i giorni allora è un discorso, e posso capire che non sia necessario l'isolamento preventivo. Se siamo già 1  tampone ogni 3/4 giorni, visto il periodo di incubazione, l'isolamento sarebbe una misura corretta, altro che fuori di testa. 
 

Potete evitare di dargli corda? Abbiamo capito la sua posizione, lasciatelo nelle sue convinzioni e godere di eventi di 20 anni fa.
Male non fa a nessuno, forse solo ai nostri occhi leggendo gli assoluti che scrive da inizio pandemia. Il nuovo tuttologo...
 

La tipologia di contatto tra un commesso o un qualsiasi collega credo sia ben diversa da uno sport di contatto come il calcio, poi se per ricominciare usiamo le regole del subbuteo,giocando a calcio credo sia inevitabile il contatto e se per esempio immobile esce positivo 3giorni dopo una partita di campionato dove è stato a contatto con difensori avversari che si fa?