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Re: La cultura degli alibi

Inviato: 30/04/2012, 18:23
da Leviathan
steve ha scritto:in germania fanno 2 mesi di pausa in inverno

Non più, ora la Bundes finisce prima di natale e riparte a metà/seconda metà di gennaio, a voler essere larghi ora fanno 1 mese di pausa in inverno, 2 assolutamente non più.

Re: La cultura degli alibi

Inviato: 30/04/2012, 19:16
da Pablets
hasek ha scritto:http://youtu.be/vk5Jg-mAeVY

Partendo da questo discorso di Velasco.

Non è troppo diffusa nel calcio?

'è colpa dell'arbitro'.
'è colpa del campo'.
'gli altri hanno avuto fortuna'.
'siamo stati sfortunati'.
'avevamo tanti infortunati'.

Allenatori, dirigenti, giocatori, sempre una giustificazione.

Credo sia normale, comprensibile.
Chiunque abbia praticato sport a qualsiasi livello sa quanto sia frustrante perdere. E allora arriva la giustificazione puntuale.
Una di quelle sopra a scelta.

Superare questo ostacolo secondo me è la chiave:

- Per migliorarsi come giocatori
- Per vivere lo sport con meno polemiche.
Migliorarsi come cultura. Cosa, ahimè, impossibile. Per cui temo il discorso sia già chiuso..

Comunque ottimo post, davvero. Se ne leggessero di più di discussioni come questa in questa sezione invece delle solite cazzate...

Re: La cultura degli alibi

Inviato: 30/04/2012, 19:31
da jay jay okocha
Sul paragone stanchezza calciatori-giocatori NHL non ho molto da aggiungere, per ignoranza, ma riguardo l'NBA credo di poter dire la mia,come molti altri qua dentro.

Al di là dell'ovvia differenza delle dimensioni del campo, del fatto che non tutti i giocatori NBA corrano come razzi, e che in generale la durata delle accellerazioni è molto breve ( al massimo sono 28 metri, di solito molto meno: quanto ci mette uno di 2 metri a fare un coast-to-coast, e quanti se ne vedono in una partita?), il punto fondamentale è che nel basket, soprattutto quello oltreoceano, il gioco è continuamente frammentato da pause, per i falli, i tiri liberi, i time-out, gli intervalli fra i quarti, etc. Un cestista non corre ininterrottamente per venti minuti, come può capitare invece ad un centrocampista.

Poi è vero che in NBA giocano tante partite, ma proprio quest'anno si vede l'effeto dei backtobacktoback, delle trasferte impazzite e del calendario serratissimo: sicuramente i tempi di recupero fra atleti cambiano a seconda degli sport, ma aggiungo che, se nel breve periodo tutti possono resistere, a lungo andare gli infortuni arrivano in tutte le discipline, con l'aggravante che nel calcio i contatti duri sono di più, e più pericolosi.

Re: La cultura degli alibi

Inviato: 30/04/2012, 19:59
da Toni Monroe
Aggiungiamo che in questi sport si può entrare e uscire dal campo (salvo infortuni o espulsioni definitive) mentre nel calcio, di norma- giochi tutti i 90 minuti (più eventuale recupero). Oltre all'incognita condizioni del terreno di gioco, che per NHL e NBA invece sono fisse.

Re: La cultura degli alibi

Inviato: 30/04/2012, 20:10
da hasek
Non ho mai giocato a hockey, ma credo che l'intensità con cui giocano sia diversa da quella con cui si gioca a calcio.
E lo sforzo benchè diverso sia altrettanto provante.

Poi un altro discorso per quanto riguarda i portieri (e qui parlo con cognizione): un portiere di hockey a livello psicologico, ma anche fisico è chiamato ad uno sforzo molto maggiore rispetto al collega calciatore.
Eppure loro giocano 70 partita + playoff a stagione.

Diciamo che paragono molto il ruolo del portiere di hockey a quello del portiere di cacio a 5 / futsal.
Costantemente sotto pressione.
Ed infatti mantenere un rendimento costante ed elevato è molto difficile.

Re: La cultura degli alibi

Inviato: 30/04/2012, 20:14
da shilton
Non per portare l'acqua al mio mulino ma fare anche il portiere di calcio porta ad enormi dosi di fatica.
Ovviamente mentale perchè non puoi staccare un secondo, ma anche dal punto di vista fisico in modo decisamente diverso dai giocatori di movimento.
Vi assicuro che a fine gara sei sfinito, anche in caso di ordinaria amministrazione.

Vi parlo della mia esperienza personale, magari mi sbaglio.

Re: La cultura degli alibi

Inviato: 30/04/2012, 20:16
da lele_warriors
mi sbaglio o chi ha aperto il thread voleva parlare di altro?
non penso sia il thread per paragonare le stanchezze fra i vari sport,ma si parlava di calcio.
shilton dovrebbe essersene accorto dell'off topic :icon_paper:

Re: La cultura degli alibi

Inviato: 30/04/2012, 20:17
da shilton
lele_warriors ha scritto:mi sbaglio o chi ha aperto il thread voleva parlare di altro?
non penso sia il thread per paragonare le stanchezze fra i vari sport,ma si parlava di calcio.
shilton dovrebbe essersene accorto dell'off topic :icon_paper:

Ovviamente, siamo completamente fuori tema.
Ma fa niente......
meglio discutere così ed essere costruttivi che scrivere minchiate in tema.

A proposito, di cosa si parlava? :thumbup:

Re: La cultura degli alibi

Inviato: 30/04/2012, 20:18
da Fantaman
hasek ha scritto:
rene144 ha scritto:Alter Mazzarri ci è riuscito, lui non trova mai scuse :notworthy:

Lui? https://twitter.com/#!/AlterMazzarri
:notworthy:

Re: La cultura degli alibi

Inviato: 30/04/2012, 20:35
da hasek
shilton ha scritto:Non per portare l'acqua al mio mulino ma fare anche il portiere di calcio porta ad enormi dosi di fatica.
Ovviamente mentale perchè non puoi staccare un secondo, ma anche dal punto di vista fisico in modo decisamente diverso dai giocatori di movimento.
Vi assicuro che a fine gara sei sfinito, anche in caso di ordinaria amministrazione.

Vi parlo della mia esperienza personale, magari mi sbaglio.

Se leggi bene sono anch'io nella GK Union dalla nascita. :biggrin:

Ho giocato sia a 11 che a 5.

A 5 sei PERENNEMENTE sotto pressione, fisica e mentale. E ogni partita sei sfinito alla fine.

A undici la tensione, ma lì è un fattore personale, è pazzesca perchè hai più incognite: l'uscita alta, l'uscita bassa, un'area più ampia da coprire.
A livello pratico però ci sono partite in cui devi fare uno/due interventi.

Ma se mi chiedessero, è più stancante giocare 3 partite in una settimana a 11 o a 5 (intendo in porta), fisicamente credo risponderei a 5.
Psicologicamente forse a 11.

Questo per dire che secondo me se un portiere di hockey regge tre partite alla settimana, forse anche un portiere di calcio può farcela.

Per quanto riguarda gli altri ruoli lascio parola a chi ha esperienza.


lele_warriors ha scritto:mi sbaglio o chi ha aperto il thread voleva parlare di altro?
non penso sia il thread per paragonare le stanchezze fra i vari sport,ma si parlava di calcio.
shilton dovrebbe essersene accorto dell'off topic :icon_paper:

Sono quei topic che, se ci fosse, andrebbero dritti nella sezione 'Sport generale', nel senso che valgono per tutti gli sport.
L'ho aperto qui perchè da noi in Italia questo fenomeno è principalmente diffuso nello sport nazionale, ovvero il calcio.

Re: La cultura degli alibi

Inviato: 30/04/2012, 20:44
da Sberl
hasek ha scritto:
shilton ha scritto:Non per portare l'acqua al mio mulino ma fare anche il portiere di calcio porta ad enormi dosi di fatica.
Ovviamente mentale perchè non puoi staccare un secondo, ma anche dal punto di vista fisico in modo decisamente diverso dai giocatori di movimento.
Vi assicuro che a fine gara sei sfinito, anche in caso di ordinaria amministrazione.

Vi parlo della mia esperienza personale, magari mi sbaglio.

Se leggi bene sono anch'io nella GK Union dalla nascita. :biggrin:

Ho giocato sia a 11 che a 5.

A 5 sei PERENNEMENTE sotto pressione, fisica e mentale. E ogni partita sei sfinito alla fine.

A undici la tensione, ma lì è un fattore personale, è pazzesca perchè hai più incognite: l'uscita alta, l'uscita bassa, un'area più ampia da coprire.
A livello pratico però ci sono partite in cui devi fare uno/due interventi.

Ma se mi chiedessero, è più stancante giocare 3 partite in una settimana a 11 o a 5 (intendo in porta), fisicamente credo risponderei a 5.
Psicologicamente forse a 11.

Questo per dire che secondo me se un portiere di hockey regge tre partite alla settimana, forse anche un portiere di calcio può farcela.

Per quanto riguarda gli altri ruoli lascio parola a chi ha esperienza.

Facendo parte pure io della GK union, posso confermarti che dopo ogni partita a 11 il mal di testa post-partita da tensione era una costante a qualsiasi livello io abbia giocato, dall'eccellenza alla terza categoria. Il massimo che mi è capitato è un domenica-mercoledì-domenica in quanto a partite, rette tutte abbastanza bene fisicamente, meno mentalmente. Ma rispetto ai piani di sopra c'è un grossissimo però: gli altri giorni o si lavorava o si studiava e c'era anche quella stanchezza mentale. E conta, conta tantissimo. Nel professionismo hanno solo ed esclusivamente quello e credo che a livello mentale tre partite a settimana siano abbastanza facili da reggere proprio perchè nei giorni post-partita il cervello lo puoi totalmente staccare.

Re: La cultura degli alibi

Inviato: 30/04/2012, 20:49
da Toni Monroe
lele_warriors ha scritto:mi sbaglio o chi ha aperto il thread voleva parlare di altro?
non penso sia il thread per paragonare le stanchezze fra i vari sport,ma si parlava di calcio.
shilton dovrebbe essersene accorto dell'off topic :icon_paper:


Chi ha aperto il thread ha postato poco prima di te, senza lamentarsi degli sconfinamenti in altri argomenti. :icon_paper:


Comunque grandissimo Velasco, se riuscisse ad entrare nella testa dei giocatori, spingendoli a dare il massimo, sarebbe una gran cosa. Il problema è che oltre ad entrare nella testa dei giocatori bisogna convincere anche Allenatori, dirigenti e media. Vogliamo parlare di certe risse tra giornalisti? Gente che per mestiere e formazione dovrebbe avere una cultura sportiva diversa (da quella che hanno in realtà, rendendoli dei tifosi con licenza di far casino in tv o sui giornali) e maggior distacco. Poi anche i tifosi. Ma anche io sto utilizzanto la cultura dell'alibi. Diciamo che noi, nel nostro forum (e nel nostro piccolo) ci stiamo provando a cambiare la cultura generale di chi ci frequenta, contestando chi vuole attribuire importanza solo agli errori a sfavore, tanto per cominciare. Purtroppo si sta dimostrando un compito arduo, ma andremo avanti a provarci. :metal:

Re: La cultura degli alibi

Inviato: 30/04/2012, 20:51
da hasek
Sberl ha scritto: Facendo parte pure io della GK union, posso confermarti che dopo ogni partita a 11 il mal di testa post-partita da tensione era una costante a qualsiasi livello io abbia giocato, dall'eccellenza alla terza categoria. Il massimo che mi è capitato è un domenica-mercoledì-domenica in quanto a partite, rette tutte abbastanza bene fisicamente, meno mentalmente. Ma rispetto ai piani di sopra c'è un grossissimo però: gli altri giorni o si lavorava o si studiava e c'era anche quella stanchezza mentale. E conta, conta tantissimo. Nel professionismo hanno solo ed esclusivamente quello e credo che a livello mentale tre partite a settimana siano abbastanza facili da reggere proprio perchè nei giorni post-partita il cervello lo puoi totalmente staccare.

Ti dico la mia (e qui si va totalmente off topic): secondo me la tensione per un portiere non è altro che frutto del fatto che sei consapevole di avere alcune situazioni che non puoi gestire.

Il maledetto lato debole, le uscite alte ecc..
Insomma tu sei consapevole che ci sono delle situazioni che potranno penalizzare te e, cosa ben più grave, la tua squadra.

Da professionista tu lo sai, ma ci può anche lavorare su ogni giorno con il meglio dei preparatori che esistano.
Quindi quando vai (vanno) in campo hai (hanno) sempre quel margine di tensione sapendo che la 'papera' può sempre capitare, ma la attenui con la consapevolezza di essere comunque preparato.

Questa è l'unica spiegazione che mi sono dato di fronte alla tranquillità che vedo nei grandi (ma anche meno) del ruolo.

Re: La cultura degli alibi

Inviato: 30/04/2012, 20:55
da shilton
Comunque da un forum di ricchioni siamo diventati un forum di portieri,

Scusate l'offtopic.

Re: La cultura degli alibi

Inviato: 30/04/2012, 20:59
da Toni Monroe
shilton ha scritto:Comunque da un forum di ricchioni siamo diventati un forum di portieri,

Scusate l'offtopic.


Il forum dei portieri ricchioni? :penso: