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Windy Topic - Chicago Bears Clubhouse

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Re: Windy Topic - Chicago Bears Clubhouse

Messaggio da chinasky » 30/11/2023, 15:54

Wolviesix ha scritto: 30/11/2023, 15:35 Io nel topic dei playoff vi ho dato 2-3 in quelle 5 partite dicendo che non mi stupirei di un 3-2, quindi direi che concordiamo in linea di massima.

Seguendo il trend direi di sì poi, a prescindere da tutto, non mi dispiacerebbe riassaporare le due vittorie di fila... così, per capire che effetto fa

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Re: Windy Topic - Chicago Bears Clubhouse

Messaggio da azazel » 01/12/2023, 14:01

Pensavo: siamo d'accordo sul fatto che Fields comunque l'anno prossimo sarà un QB titolare in NFL?

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Re: Windy Topic - Chicago Bears Clubhouse

Messaggio da apuano86 » 01/12/2023, 19:14

azazel ha scritto: 01/12/2023, 14:01 Pensavo: siamo d'accordo sul fatto che Fields comunque l'anno prossimo sarà un QB titolare in NFL?

Urca ma solo io non lo vedo così male?
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Re: Windy Topic - Chicago Bears Clubhouse

Messaggio da Wolviesix » 01/12/2023, 21:10

apuano86 ha scritto: 01/12/2023, 19:14
azazel ha scritto: 01/12/2023, 14:01 Pensavo: siamo d'accordo sul fatto che Fields comunque l'anno prossimo sarà un QB titolare in NFL?

Urca ma solo io non lo vedo così male?
Credo che aza intendesse che se anche dovesse cambiare casacca farà il titolare.

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Re: Windy Topic - Chicago Bears Clubhouse

Messaggio da apuano86 » 01/12/2023, 22:30

Ah ok ok.
Comunque i Patriots per la franchigia che sono, la città che rappresentano, l'allenatore e la proprietà che hanno ecc...non possono permettersi anni di limbo/vomito...li vedo disposti a vendere il culo per salire (ammesso e non concesso ce ne sia bisogno) a predersi Williams...in qual caso tenersi Field potrebbe essere una possibilità.
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Re: Windy Topic - Chicago Bears Clubhouse

Messaggio da lelomb » 01/12/2023, 23:02

apuano86 ha scritto: 01/12/2023, 19:14
azazel ha scritto: 01/12/2023, 14:01 Pensavo: siamo d'accordo sul fatto che Fields comunque l'anno prossimo sarà un QB titolare in NFL?

Urca ma solo io non lo vedo così male?

Credo di si ormai. Pure qua la barca viaggia piuttosto vuota. Giustamente.

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Re: Windy Topic - Chicago Bears Clubhouse

Messaggio da apuano86 » 01/12/2023, 23:24

Io la sparo grossa. Avesse il supporting cast di Hurts, giocherebbe poco peggio di Hurts.
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Re: Windy Topic - Chicago Bears Clubhouse

Messaggio da Wolviesix » 01/12/2023, 23:45

apuano86 ha scritto: 01/12/2023, 22:30 Comunque i Patriots per la franchigia che sono, la città che rappresentano, l'allenatore e la proprietà che hanno ecc...non possono permettersi anni di limbo/vomito...
Tipo quelli tra il 1970 e il 2000?

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Re: Windy Topic - Chicago Bears Clubhouse

Messaggio da apuano86 » 02/12/2023, 9:26

Io ho cominciato a vedere il football da quando Arian Foster mi ha fatto innamorare, prima non so nulla :biggrin:
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Re: Windy Topic - Chicago Bears Clubhouse

Messaggio da pippo77 » 04/12/2023, 9:16

Wolviesix ha scritto: 01/12/2023, 23:45
apuano86 ha scritto: 01/12/2023, 22:30 Comunque i Patriots per la franchigia che sono, la città che rappresentano, l'allenatore e la proprietà che hanno ecc...non possono permettersi anni di limbo/vomito...
Tipo quelli tra il 1970 e il 2000?

Però la proprietà è quella dal '94,la "franchigia che sono" per quello che può valere lo sono dal 2000 ecc....
Poi che salgano mi pare strano.....li vedo più a prendersi una decina di terzi giri.....

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Re: Windy Topic - Chicago Bears Clubhouse

Messaggio da chinasky » 04/12/2023, 9:40

azazel ha scritto: 01/12/2023, 14:01 Pensavo: siamo d'accordo sul fatto che Fields comunque l'anno prossimo sarà un QB titolare in NFL?

Credo sia altamente probabile

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Re: Windy Topic - Chicago Bears Clubhouse

Messaggio da the_fab » 10/12/2023, 14:42

...Ora che è praticamente matematicamente certo che avremo la 1ª assoluta, bisognerà cominciare a decidere che farne...

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Re: Windy Topic - Chicago Bears Clubhouse

Messaggio da Peppolone » 11/12/2023, 1:03

A suo punto io farei una trade similare allo scorso anno. E intanto mi prenderei un top WR ed un altro top OL

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Re: Windy Topic - Chicago Bears Clubhouse

Messaggio da LucaP » 11/12/2023, 9:51

Seconda vittoria consecutiva, sono commosso.

Incredibile pensare che senza suicidarci con Broncos e Lions potremmo essere 7-6.

Non ero particolarmente a favore della trade per Sweat ma la linea mi sembra effettivamente migliorata.

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Re: Windy Topic - Chicago Bears Clubhouse

Messaggio da chinasky » 11/12/2023, 17:57

Bella vittoria, viene da dire “in scioltezza” con una squadra che sta al primo posto in Division e ha ottime possibilità di fare una scampagnata in post-season. Ottimi gli aggiustamenti dopo l’intervallo, un Fields che nel secondo tempo ha fatto di tutto per dimostrare quello che dicevamo dopo l’ultima partita, cioè convincere tutti che la prima scelta dei Bears al prossimo draft non dovrà essere un QB. Ne saremmo lieti, ci permetterebbe di fare con maggior tranquillità una trade come quella dello scorso anno, portare a casa scelte e avere altri due giri nel 2025. Però siamo davanti ad un fenomeno generazionale, che si fa? Si tira dritto.
 
Tempo della “China’s 10 small things on the Chicago Bears”
 
1) Celebriamo una prima volta: Eberflus vince due partita di fila, non gli era mai accaduto come head coach. L’ultima volta per i Bears era successo nel 2021 in ben due occasioni: week 4 e 5 (Detroit e @LV e week 16 e 17 @Seattle e NYG). Per trovare 3 W di fila, nel caso qualcuno di voi si stesse facendo la bocca buona, bisogna andare al 2020 quando i Bears partirono 3-0 (arrivando fino a 5-1) e chiusero la stagione ai playoff persi contro i Saints dopo aver infilato un’altra striscia da 3 tra week 14 e 16. La prossima si va a Cleveland, da sfavoriti come ieri e come in tante altre occasioni quest’anno, quindi fate il vostro gioco. A questo punto dipende anche dalla versione di squadra che di volta in volta decidiamo di mostrare. Ma Cleveland è un passaggio importante, una gara da playoff perché, se la vinci, sei potenzialmente ancora in corsa per tutto (frase che nessuno pensava di poter scrivere un mese fa). E’ un po’ quel “non succede ma se succede” che mi sta tanto sulle balle, ma domenica c’è qualcosa di estremamente interessante da vedere, un grande esame di maturità.
 
2) In Division i Bears sono ora 2-3 e se non fosse che manca la partita di Green Bay sarei qua a chiedervi perché non sperare direttamente in un 3-3. Ad ogni modo è un bel salto rispetto allo 0-6 dello scorso anno, anche in considerazione del fatto che due delle tre sconfitte (le gare di andata con Minnie e Detroit) non sono state per nulla scontate, con la prima condizionata dall’uscita di Fields e la seconda dai regali di natale in anticipo. Visto che il primo riferimento per raggiungere i playoff è guardare la propria divisione (“alla fine basta vincere quella”) facciamo un piccolo tagliando alle nostre rivali. Detroit è in testa ma ha un calendario rischioso: due volte Minnesota, la rediviva Denver e Dallas. Due scontri diretti, una partita durissima e una dai connotati che ricordano molto da vicino l’impossibile. Non so come finirà, oggi non faccio pronostici, ma una Minnesota al completo attualmente rimane per me più avanti delle altre avversarie dirette.
 
Detroit, al netto di highlights e Redzone, l’ho vista per intero 4 volte: all’esordio, al Thanksgiving e contro i Bears. Tolto il grande upset iniziale non mi ha mai sconvolto. Difensivamente è una squadra capace di mettere grande pressione sulla linea e nella tasca ma con grandi blackout soprattutto tra le secondarie. In attacco è forte (ha pescato pure un buon TE imho) ma Goff ha sempre il solito problema che per me rimane un grande “mah” (o “boh” se preferite). Sa giocare a football ma non è costante, non è un top QB, ed è incline alla cazzata, anche quella grossa. Detroit è partita forte macinando molti punti che le hanno permesso di stare a galla con una difesa che ne concedeva troppi, ma mi sembra stia arrivando un po’ col fiato corto alla meta. Ieri, nella classica situazione in cui di solito Chicago affonda (nel secondo tempo con un primo tutto sommato in equilibrio), Detroit è riuscita a farsi sorprendere dal cambio di gioco offensivo e a diventare nulla in attacco, con un fumble di Goff che ha sancito il break decisivo. Certo, hanno dei meriti anche i Bears, ci mancherebbe, ma è il solito giochino delle opinioni e dei buchi del c*lo.
 
Forse i Vikings non sono la squadra da 13-4 che pensavamo, ma credo che con la loro miglior arma offensiva a posto non sarebbero dietro ai Lions. Per la prima volta dopo lustri ho seguito meno Green Bay, squadra più avanti di Chicago ma più vicina ad essa come ranking. Anche loro sono in una fase di ricostruzione, l’impressione è che stavolta non abbiano il QB da Hall of fame ma nemmeno (ahimè) uno scappato di casa; vediamo cosa esce dal cilindro ma a oggi siamo più o meno alla pari, a prescindere da ciò che diranno gli scontri diretti. Detroit e Minnesota non sono sembrate così irraggiungibili ma, pur coi loro problemi, sono un gradino più avanti. Ma è uno scalino appunto, massimo due, non una scalinata intera.
 
3) Se un giorno qualcuno mi chiederà di spiegare la differenza tra lo stare sul divano e sulla sideline gli racconterò di questa stagione di Chicago. Voglio farlo adesso, che mancano 4 partite, che potrebbero voler dire anche 9-8 per quel che mi riguarda, ma non mi interessa. Se c’è un momento a Chicago che ha stabilito la differenza tra scrivere sui siti, fare podcast. segarsi sui social, copiare rubriche del Tribune sui forum piuttosto che saper fare il mestiere dell’allenatore credo che questa stagione stia mettendo a posto tutti. Nessuno capirà, ovviamente, perché ognuno di noi continuerà a nascondersi dietro la propria conoscenza e la propria esperienza (pari a zero). Si andrà avanti sulle simpatie e sulle idee di gioco, magari elaborate con Madden. Perché diciamocelo: tutti noi vorremmo un delinquente con la felpa brutta come Bill Belichick in panca, tifare una squadra odiata da tutti ma capace di mettere in fila 20 stagioni di football da portare a scuola generazioni di appassionati, analisti e osservatori. E poi lo sappiamo, nessuno di noi vorrà più bene ad un allenatore come ne abbiamo voluto a Da Coach e a Lovie, ma dobbiamo andare oltre gli inutili sentimenti che ci hanno regalato un titolo in 40 anni.
 
Oggi abbiamo quello che abbiamo ed ognuno di noi è il Maurizio Mosca della situazione. Eberflus non mi piace, non gioca il football che vorrei vedere, è testardo (come tutti gli allenatori a quel livello), è spesso poco aggressivo, non segue il game plan che io (dal divano) vorrei vedere. Però dopo uno 0-3 iniziale che aveva portato i Bears ad essere la barzelletta della Nfl a seguito di una stagione a dir poco deprimente, la squadra oggi gioca a football, vince, ed è migliorata in tutti i settori.
 
Ci metto dentro anche week 4, quella della rimonta dei Broncos, in quel momento cadaverici quanto Chicago, perché per 3 quarti di quella partita la squadra aveva giocato a football. E poi non si è (quasi) più fermata. Poteva fare meglio, certo, ma poteva anche crollare. Ha avuto alti e bassi, ma senza i suicidi con Denver e Detroit parleremmo di un parziale di 7-3, 7-6 come record totale: vorrebbe dire piena corsa ai playoff. Lo stesso uomo che non piace a nessuno è ancora al comando e ha fatto 5-5 da quella week 3 in avanti, subito 20 punti o meno 6 volte su 10, costruito una delle migliori difese della lega ed un attacco che via via migliora le sue prestazioni e cementifica un gioco in grado di darsi regolarità e di adeguare le situazione alle difficoltà all’interno della stessa partita. Ieri un Fields per 30 minuti da osservazione e corsa e uno, negli ultimi 30, da QB tuttofare con grande attenzione per il lancio. Eberflus non mi piace, ma lui allena in Nfl, io scrivo sui forum e sui social. E non mi legge nessuno. A parte voi, grazie, e ricambio perché con alcuni di voi sto bene. Ma non contiamo molto. Facciamocene una ragione.
 
4) Dentro al ragionamento di cui al punto 3 ci finisce anche Poles. Perché questa squadra la sta cementando lui. Perché qualche errore non nasconde il fatto che, se va male, in una stagione hai già doppiato le vittorie della precedente (ok erano pochine) e, probabilmente, andrà anche meglio. Poi anche io al 4° giro avrei voluto il bidello di Iowa State perché avevo notato un primo passo, ovviamente accompagnato da braccia lunghissime, durante un clinic estivo fatto in Ohio del quale ho pescato un video nel deep web.
 
Ecco, Poles non ha fatto solo cose che mi hanno trovato d’accordo. Ma mentre mi scaccolavo sul divano, l’altra sera, ho pensato che per ora il suo voto non può essere insufficiente. E ho pensato anche che, per fortuna, il 98% delle persone che leggo in giro, non sono al suo posto: mi toccherebbe vedere un nuovo QB ogni due week (a volte anche ogni due quarti). Invece sto vedendo tante scommesse sulle quali si passa via via all’incasso come se fosse normale, mentre rileggendo le cose che si dicevano due mesi fa ecco... Poi la Nfl è un mondo strano, è un attimo che cambia il vento e ti trasformi da castello a baraccone. La bravura di Poles sarà quella di ragionare meglio (e oltre) una proprietà estremamente scadente da circa 40 anni. Per ora però è maltrattato spesso ingiustamente.
 
5) Partita di ieri difensivamente davvero ottima. Al contrario dell’andata non si è andati solo di big play che generavano un turnover dopo l’altro, ma la costanza è stata la vera forza. L’intensità non è mai calata e anche se qualche dettaglio va ancora aggiustato e ad un certo punto qualche tackle di troppo è scivolato via male, nell’insieme il reparto funziona che è una meraviglia. L’arrivo di Sweat è stato oro colato, se non entra lui è perché lo raddoppiano ed aprono la porta ad altri, la pressione è quintuplicata, i LB hanno più spazi per coprire meglio le zone del campo o possono, in alternativa, blitzare anche loro con più rapidità, con delle secondarie che a livello di reattività stanno arrivando su ottimi standard. Ieri ho visto delle difese man to man quasi da commuovermi. Quando è servito creare il break decisivo, spostare l’inerzia, la difesa ha fatto un lavoro enorme, come l’attacco. Vuol dire essere squadra. I punti concessi sono spesso molto pochi e, in ogni caso, dopo il primo mese, a 30 gli avversari sono arrivati solo due volte. Ieri per i Lions 4 punt, due palle perse, un TOD e 4 sack. Hanno corso meglio del previsto ma hanno alternato bene i due RB sui quali si è faticato pur senza mollare.
 
6) Ieri ha traballato l’idea della grande difesa su corsa? Per me no. Le vie aeree erano quasi totalmente chiuse, questo ha portato via impegno, e Detroit ha provato più volte a martellare, cosa che, ad esempio a Montgomery, riesce molto bene come sappiamo. A parte due snap, uno davvero letale di Gibbs che sposta tanto la media, la partita alla lunga l’ha vinta la difesa perché nel complesso ha contenuto ben oltre i numeri che leggiamo e chiuso il rubinetto del cielo. Ha praticamente azzerato una delle due parti del gioco e sofferto la seconda ma limitando i danni, considerando comunque che Detroit ha dovuto alternare tanto il possesso tra i suoi per tenere in lucidità. E’ una prestazione molto positiva che ha esaltato Justin Jones su tutti, rimarcato il valore di Montez Sweat e del pacchetto LB. Notare che al primo schieramento si giocava con 5 DB e 2 LB e il mix è stato utilizzato altre volte mandando in pressione più spesso i LB e a tratti qualche DB. Il risultato è stato ottimo. Siamo a posto così? No. Siamo sulla buona strada? Ditemelo voi.
 
7) Ancora Sweat, per dire che ieri ha toccato 4 volte il QB avversario portando a casa un sack. Jones ha colpito 2 volte (1.5 sack). Il livello che sta alzando questa difesa è interessantissimo perché per mesi siamo andati avanti pensando che le priorità da sistemare fossero qua e, benché rimanga una reparto sul quale investire, ad oggi sembra che i lavori siano molto più avanti del previsto ed è bastato inserire un uomo (cacciare un DC – ma chi era? Williams? Boh, io manco lo ricordo son sincero - e fare esperienza, non banalizziamo). JJ sta facendo di tutto per farsi rifirmare ma è una testa pericolosa, non vorrei vedere la carriola di soldi buttata su uno che poi si prende tre anni di ferie. Ngakoue “dall’altra parte” ha trovato il suo habitat e sta andando molto bene dando spessore e puntellando la linea senza l’ansia di essere il primo rusher da coprire. C’è da inserire profondità ed un altro edge di livello. Se Fields rimanesse il numero 1 allora una trade al primo giro per portare a casa un grande difensore ed un grande attaccante al round 1 sarebbe davvero tantissima roba.
 
8) OL. Per me anche quando non va malissimo è il reparto che fa più paura. Mi sembra sempre impiccato e, quando non spende qualche fallo di troppo, concede un sack in più delle attese (o due). Sta crescendo ma temo che Patrick sia l’anello più debole del fronte e non puoi non avere un centro che si rispetti in una linea di peso. Una scelta in off season l’abbiamo ed abbiamo anche del cap. Per questo allontanarsi da due scelte entrambe troppo alte è utile non solo ai fini del mercato ma anche di quelli finanziari.
 
9) DJ Moore potrebbe essere il primo WR che non se ne andrà in giro a dire che Chicago è il cimitero dei ricevitori. Giocatore di una classe straordinaria, potente e preciso, due mani morbide e resistenti. Non avevamo dubbi sul valore ma vederlo rendere così a Chicago ci regala due aspetti molto positivi: sapere che lui è contento e non si romperà il cazzo e sapere che noi siamo contenti e non andremo a scrivere nei cessi del Secchia Ovest che è meglio se va a godere dove sanno apprezzarlo perché noi non ce lo meritiamo. I numeri: con ieri siamo a 1071 yard, pari al Marty Booker del 2001 e davanti all’ottimo Mooney di due stagioni fa. Può concludere con la miglior stagione in carriera (1193) quando con 7 mete ha già pareggiato quella di ricezioni TD dello scorso anno e può, ovviamente, migliorarla. Con Fields costituisce la quinta miglior “connessione QB-WR per rating” della lega (146.0) ed è tra i migliori per YAC (non ricordo la posizione). E’ costato pochissimo, considerando che hai scelto al primo giro un anno fa e sceglierai ancora per primo quest’anno. La maledizione dei ricevitori forse è finita. Mooney è un ottimo partner, Kmet un TE finalmente di livello. In più, DJ, ha segnato un TD su corsa che secondo me solo la difesa dei Lions non aveva letto, ma è stato bellissimo. In tutto questo c’entra anche il QB ovviamente. Inevitabile decima piccola cosa di oggi.
 
10) Dopo le “chiacchiere” post Vikings e la partita di ieri ho avuto conferma sul fatto che Fields non sarà mai soltanto il QB più divisivo che questa franchigia abbia mai avuto, ma anche quello che, se non hai meno di 25 anni, ti farà cambiare idea ogni settimana, passando dall’odio estremo all’esaltazione divina senza soluzione di continuità. Qua non si tratta del giuramento di fedeltà a Grossman (“perché deve andare bene per forza dopo tanti anni”), a Orton* (“pescheremo pure noi un QB hall of famer al 4° giro prima o poi”), a Cutler (“ha i numeri, ha la testa, dobbiamo solo aspettare… aspettare… aspettare”), a Trubisky (vabbè, se avete creduto in Trubisky buonanotte). Qua siamo davanti ad un giocatore che avrà tutto il 2024 per dirci se va o se resta. Prendere o lasciare. Ieri ha fatto quello che ti aspetti da un grande QB; è partito innamorato delle sue gambe come al solito, ha buttato via grandi occasioni tenendo palla per ore come al solito, ha rischiato di perdere il possesso come al solito, ha segnato nel primo drive come fosse il QB numero 1 della lega: con scioltezza, intelligenza ed un po’ di eleganza.
 
Nel secondo tempo insieme al coaching staff ha rivisto il modo di stare in campo, si è preso i suoi rischi ma ha anche fatto le giocate che doveva. La più esplosiva ha un che di paradossale: vieni da due 3 & out bollati in difesa e 3 punti messi a referto, recuperi palla su un fumble assurdo di Goff e ti giochi un 4° e 13 dalle 38. La chiamata è eccentrica e al tempo stesso logica; guarda con fiducia ad una difesa che ha iniziato il secondo tempo sulle barricate e non si accontenta di 3 punti che, sulla segnatura avversaria, potrebbero essere praticamente superflui. Punti a chiuderla, a portare un break decisivo in una situazione dove l’inerzia ti sta venendo incontro. Succede di tutto: la difesa di Detroit va in offside (su un 4° lungo...), le secondarie sono scoperte, Fields lancia la palla perfetta, Moore segna come fanno quelli bravi, senza sbavature. E’ stato un bel momento. Ma non è stato solo quella giocata da rilancio sui social, nel secondo tempo Fields ha fatto il QB, ha pensato meno a come uscire dalle situazioni con le gambe e più a come trovare il target. Coi suoi limiti e i suoi difetti (qualche lancio bruttino davvero), ma deve convincerci anche così. Anche con la mimica di ieri, diversa dal solito. Più positiva. Più convinta. Ne parleremo all'infinito. Ne parleremo finché sarà il nostro quarterback.
 
Alla prossima.
 
*E’ vero, il giuramento su Orton lo abbiamo fatto io e pochi altri, ma era per capirsi.
Ultima modifica di chinasky il 12/12/2023, 10:46, modificato 2 volte in totale.

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