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Re: Libri

Inviato: 19/08/2025, 16:17
da PLATOON
joesox ha scritto: 19/08/2025, 15:02
rodmanalbe82 ha scritto: 18/03/2025, 11:05 Consigli per un bel libro su Enzo Ferrari? Mi avevano consigliato quello di Turrini, ma preferisco chiedere a voi ESPERTI! 

Era un post di marzo... comunque.

Mi hanno regalato "Ferrari. L'uomo, l'auto, il mito" (2023).
Libro dal quale è stato tratto il recente film su Ferrari (che poi copre solo il 1957).

Il libro (l'originale era Enzo Ferrari: the man, the cars, the races, di Brock Yates, uscito nel 1991) parla di tutta la storia del Drake.
L'aggiunta finale, inclusa nel libro uscito nel 2023, copre la storia della Ferrari dal 1990 in poi ed è sicuramente troppo breve e sbrigativa. L'ha scritta la figlia di Yates, dopo la morte del padre. In effetti con la copertura giornalistica ricevuta dalla F1 dal 1990 in poi, l'ultima parte poteva essere, da sola, un altro libro. Meritava di essere un altro libro. 

Comunque a Yates certamente non stava troppo simpatico Enzo Ferrari. Sicuramente non lo esalta. Molte vittorie sembrano essere arrivate per caso, o perchè quel giorno non c'erano avversari (in F1 capita), la Ferrari è costantemente al limite della bancarotta (come molte scuderie dell'epoca). Tra parentesi la Ferrari è ancora viva, mentre molte sono scomparse. Yates descrive dettagliatamente riunioni, discussioni, litigi, progetti, motori. Non ho idea di come abbia tutte queste informazioni, immagino decine e decine di interviste a tutti i protagonisti di quell'epoca. Da un punto di vista dei fatti ha una grandissima conoscenza. Storicamente è accuratissimo. Ma poi, improvvisamente, scrive che Enzo non avrebbe mai potuto amare Piero come un vero padre.  

Enzo Ferrari aveva sicuramente un carattere complesso, era allo stesso tempo imprenditore, pilota, costruttore di macchine, marito, spesso infedele, padre di Piero ma prima padre di Dino, la cui morte gli ha procurato ovviamente un dolore infinito. Dimensioni personali e profonde non descrivibili.

Secondo Yates, Ferrari non amava la stampa, ma la sfruttava. Non amava i piloti, tranne pochissimi, ma li sfruttava. Ha assunto e cacciato ingegneri, progettisti, team manager (non avevano quel nome). Ma, indubbiamente, tutto questo ha creato il mito Ferrari. Chiunque vorrebbe guidare quelle macchine rosse. Per tutti sono il sogno. Il libro è bello per quello. Descrive contraddizioni più che trionfi. Ci si chiede infatti come abbiano potuto vincere così tante corse in mezzo a tutto quel casino che descrive lui. Un punto di vista molto interessante.

A casa ho un vecchissimo libro su Ferrari, un'intervista di Enzo Biagi. Domande secche, alla Biagi, risposte altrettanto secche, spesso scontrose, ma ogni tanto Ferrari elaborava un po' di più e si scopriva qualcosa dell'uomo. Personaggio affascinante, senza dubbio.

Se poi lo o li hai già letti, come ti sono sembrati? 
Io su Ferrari ho letto un libro "Ferrari Rex" che ripercorre tutta la sua vita, adolescenza, perdita del fratello, amore a prima vista con l'Alfa Romeo, ecc...fino alla fine.
Non sò chi abbia ragione. L'idea che mi sono fatto io è che Ferrari abbia avuto una vita davvero piena di eventi, non è che tutto può essere gestito in maniera razionale, capitano pure le botte di culo o sliding doors che ti cambiano il destino.
Sul fatto che sfruttava i piloti, sicuramente lo faceva. Come tutti, in tutti i settori. E credo si sia ben presto creato uno schermo per tenersi separato dalla sfera emotiva dato che, già da pilota e non da costruttore, aveva visto morire sulle piste amici di corse non avversari. 
Che avesse un sentimento distaccato nei loro confronti mi sembra più veritiero verso il finale della sua vita...nel pieno della maturità credo che nutrisse qualcosa in più di rispetto per un bel gruppo di piloti (partendo da Nuvolari, Collins, ecc....)

Re: Libri

Inviato: 20/08/2025, 17:07
da albizup
Letto un po' di libri d'estate (forse qualcuno prima), come di consueto: 

Digressione  di Griffi. 

Scritto astigiano, preso un po' a caso. Devo dire che il libro mi è piaciuto nel complesso: nel 2012 il protagonista è un ragazzo di 17 anni, se non ricordo male, che riceve da "amico" un libro sulla storia delle ferrovie del messisco / le armi dei Tartari, cioè un libro stampato male che ne contiene due. Questo libro è stato tramandato tra diverse persone, che hanno scritto note, fatto disegni, messo oggetti nel libro, ed è alla fine il vero protagonista del romanzo. La storia principale si sviluppa appunto nel 2012 ma con continui rimandi, digressioni appunto, agli altri possessori del libro in varie epoche e in vari continenti. Inoltre è una mezza ucronia(si dice cosi?) in cui Mussolini non è stato fucilato ma è stato mandato in esilio in varie isole del mondo, per finire poi i suoi giorni a Pantelleria. Nel complesso bel libro, però davvero tanto lungo (quasi 1000 pagine), consigliato a chi gli piace leggere cose un po' strane, senza una trama ben definita. 

Trilogia di Danny Ryan (Città in fiamme - città di sogni - città in rovina) di Don Winslow 
Scritto con il pilota automatico, letto praticamente al volo sotto l'ombrellone. Bello, non eccelso, c'è di meglio, ma se uno ama il genere crime perché non leggerlo. Ambientato, almeno inizialmente, nel Rhode Island, carino per conoscere un po di quei posti. 

54 di Wu Ming 
CLAMOROSO. Già mi piacevano i loro altri romanzi, questo secondo me è imperdibile. Stupendo. Rispetto agli altri oltretutto molto easy da leggere, cioè non richiede l'attenzione di un Q., forse anche perché ambientato in Italia in un periodo più vicino. 

L'armata dei sonnanbuli  di Wu Ming
Mi ha fatto venire una voglia incredibile di approfondire la storia della Rivoluzione Francese. 
 

Re: Libri

Inviato: 20/08/2025, 17:39
da Jack
Se hai un debole per il genere massimalista e le digressioni consiglio anche Formichità di Kaufman che, chi l'avrebbe mai detto, nello scrivere i suoi film evidentemente si dà una calmata ed è più centrato di quanto lo sarebbe di suo.

p.s. ma scusa Griffi si autocita quindi?

Re: Libri

Inviato: 20/08/2025, 23:09
da albizup
Jack ha scritto: 20/08/2025, 17:39 Se hai un debole per il genere massimalista e le digressioni consiglio anche Formichità di Kaufman che, chi l'avrebbe mai detto, nello scrivere i suoi film evidentemente si dà una calmata ed è più centrato di quanto lo sarebbe di suo.

p.s. ma scusa Griffi si autocita quindi?

Ho visto che il suo primo romanzo è Ferrovie del Messico, ma non so bene se sia lo stesso romanzo citato.