Toni Monroe ha scritto:
Vado a integrare: se Sacchi fosse stato esonerato dopo l'eliminazione contro L'Espanol, probabilmente, avrebbe avuto tutt'altra carriera. Invece il presidente lo difende e crede talmente tanto in lui che successivamente prenderà un altro olandese invece di un argentino che gli piaceva come forse solo Dinho in seguito. Maifredi alla juve non trova la stessa fiducia e viene giubilato. Peccato. Il comun denominatore è il tempo. Zeman ne ha avuto tanto in piazze dove storicamente si compete ma non si riesce -quasi- mai a vincere, quindi considerare quelle non-vittorie una sua macchia è antistorico.
io però non ho mai contestato a Zeman le non vittorie. ho contestato a Zeman il fatto di non ottenere risultati superiori alle aspettative.
portare il Pescara a dominare il campionato di B è un risultato superiore alle aspettative. arrivare nei primi 5 con quella Roma e quella Lazio non è un risultato superiore alle aspettative, perché quelle erano squadre con cui era lecito chiedere quei piazzamenti.
quindi non ha senso dire "Zeman merda perché con la Roma è arrivato addirittura terzo" ma non ha altrettanto senso dire "Zeman genio perché con la Roma è arrivato addirittura terzo".
poteva ottenere quei risultati, lo ha fatto. così come col Lecce, dopo un decimo posto e una salvezza tranquilla, ha ottenuto un undicesimo posto e una salvezza un po' meno tranquilla. bene, per carità, ma non è niente da sbandierare, non è una medaglia da appuntarsi.
il foggia si. il pescara pure. ma due stagioni straordinarie in 20-30 anni di carriera sono pochine.
senza contare che tu giustamente sottolinei chi ha avuto pazienza e chi non l'ha avuta, chi ha avuto occasioni e non le ha avute.
il buon Galeone, già che lo abbiamo menzionato più volte, l'occasione di dimostrare il suo valore in squadre come Roma e Lazio non l'ha mai avuta.
Però sì, ha delle colpe, è vero che è stato troppo innamorato del suo tipo di gioco e dei suoi metodi. Probabile che sia il suo limite più grande. Zaccheroni s'è venduto al nemico, cambiando modo di giocare e inserendo il trequartista dietro le punte, vincendo uno scudetto che non gli ha cambiato la carriera perché evidentemente non è di quella pasta e chissà se è davvero soddisfatto di come l'ha vinto (intendo contravvenendo al suo credo tattico). Non dico che non lo è affatto ma magari non lo è al 100%
Il Boemo è probabile che non lo prenda neanche in considerazione di concedere qualcosa al nemico. Contento al 100% di averci provato come dice lui. Il Tin Cup del calcio. Lo amo.

ma guarda Toni, la realtà è che anche a me tatticamente piace un casino il boemo, vorrei mille volte allenatori come lui piuttosto che "giovani talenti" come Allegri (che, detto per inciso, si permette pure di menzionare Galeone e di ritenersi un suo erede, quanto tatticamente è lontano anni luce) o Giampaolo.
però mi han detto che qui c'era da trollare, e io veni, vidi, trollai.
