John Doe ha scritto: 09/09/2023, 21:53
Gio ha scritto: 09/09/2023, 21:39
Purtroppo, per ora, e` entrambe le cose. I danni cha ha, sta e fara sono enormi, ma e` anche vero che le polpette di granchio (blu) decisamente buone. Alla lunga e difficile predire le conseguenze, ma difficilmente le polpette potranno ilanciare i danni ecologici fatti.
Piu o meno come l'invasione del pesce scorpione (
Pteois volitans) nei caraibi.
ma solo a me, da totale ignorante in ambito di biologia marina (o l'ambito che è, il che chiarisce quanto ne sia esperto

), tutta questa spinta a "mangiamone il più possibile per eradicarli" pare una follia?
perchè se vai a creare un mercato economico, la vedo onestamente dura che uno o più avidi capitalisti smettano di commercializzare il prodotto perchè siamo riusciti ad eradicarlo. spingerne le vendite mi sembra esattamente il contrario, ovvero aumentarne la domanda e quindi la necessità di aumentarne la diffusione
Non e` propio il ragionamento corretto, o perlomeno non e` cosi lineare. Inanzi tutto la pesca anche libera e` piu che altro un metodo per "controllare" la popolazione, non per eradicarlo, il grancio ormai e qui e qui resta , pensare di eradicare il problema mangiandolo a questo punto mi are un po improbabile, qullo lo si doveva fare anni fa, appena scoperti i primi esemplari, e anche in quel caso forse era gia troppo tardi. La commercializzazione permette anche di rientrare, un po, delle spese per il controllo. Se vuoi controllarne l`espansione devi investire dei fondi, permettere ai pescatori di venderlo non solo incentiva la cattura ma permette anche di limitare l'investimento. Pescarlo non e` difficile e/o dispendioso, trappole e frattagli/colli di galline di piu non serve, lasciarlo libero invece e` un modo sicuro per rovinare la pesca commerciale locale, e non quella delle "flotte pelagiche", ma quella dei "piccoli" pescatori locali, che poi in qualche modo devi rimborsare.