Gara sei di questa serie vale da sola la serie intera e molte altre partite di livello mediocre di questi playoff.
Vince con pieno merito San Antonio, però ... ci sono molti però a mio avviso.
Prima questione: per me è inacettabile che in sei partite di finale di conference si abbia la prima parità di tutti i quarti quarti a meno di un minuto dalla fine dall'ultimo.
Abbiamo avuto cinque non partite e una partita. C'è qualcosa che non va. Popovic ha vinto ed ha ragione, ma quando ha rinunciato agli ultimi cinque minuti di gara 3 e all'intero ultimo quarto di gara 4, più che una questione di tattica mi è sembrata una questione di politica, di dare un messaggio alla lega del tipo "Volete la serie lunga? Io vi dò una serie lunga ma mediocre"
Su Brooks delle prime partite, completamente incapace di concepire una situazione di gioco che provasse almeno a compensare l'assenza di Ibaka, affidandosi a Collison e Sefolosha che sono successivamente finiti nel congelatore, non val neanche la pena parlare.
La serie praticamente è iniziata a gara 5, una miniserie al meglio delle 3, e quando la palla ha cominciato a scottare San Antonio è scesa in campo tutta e sul serio.
Tanto di cappello a questi Spurs che, anello o meno, fanno la storia del gioco come la più bella squadra di sempre. Di solito mi piace isolare alcune azioni "clinic", ma nella sola gara sei ce ne sarebbero una decina: una capacità di girare la palla propria solo di una squadra e di giocatori di una intelligenza cestistica superiore. Da spellarsi le mani.
Al di là di quanto sopra, Popovic è riuscito nell'impresa di portare alle Finals una squadra che ha ruotato e quindi tenuto in tensione un numero altissimo di giocatori, ricavando miniere di punti da una panchina che è vero ha Ginobili e Diaw, ma non bisogna dimenticare che parliamo di giocatori anagraficamente da pensione. Il capolavoro, va da sé, è stata la gestione del secondo tempo senza Parker, con Joseph a riempire il buco per non variare la rotazione, per lasciare poi via via il pallino a Manuficent.
Su Okl-at-home

resto convinto che questa sia una squadra costruita male e guidata da un allenatore inadeguato.
Un appunto su tutti: com'è possibile che nei secondi decisivi di una stagione non si trovi altro tatticamente che lasciare Duncan in post basso contro Fisher o Jackson? E ripetutamente!
La gestione dei time out barbina, con Durant che si arrabbia e Jackson che se mangia uno, è solo un altro dei sintomi di una gestione cmq infelice.
Sono stato molto critico su Presti, adesso però vorrei trasformare la mia critica in una domanda aperta: questa squadra ha draftato nel tempo Durant, Westbrook, Ibaka, Jackson, Adams, un possibile quintetto base per la prossima stagione, ha scambiato per Perkins - che a suo tempo ha avuto un senso, oggi meno - ha lasciato andare Harden - questione opinabile ma a mio avviso mossa ragionevole - quindi non si può dire che la squadra sia costruita male, almeno apparentemente. Com'è possibile che una squadra non riesca a cavare un ragno da un buco dalla panchina, se non per mano dell'ormai venerato più che venerabile maestro?
Io non so se la bilancia delle responsabilità debba pendere più da una parte o più da un'altra tra GM e coach, anche perché il coach obbedisce al GM generalmente e qui sicuramente non va diversamente, però mi sembra chiaro che da anni questa squadra gioca a diamo la palla a Westbrook, diamo la palla a Durant, nella peggiore delle ipotesi diamola a Ibaka. E poi? Un gioco? Un'alternativa? Una gestione oculata dei momenti critici? Io vedo una squadra che è cresciuta perché sono cresciuti i singoli, ma che è stata giustamente spazzata via da La Squadra.