Maxy_690 ha scritto:Renè, ho letto che stavi parlando della possibilità di una ipotetica SuperLeague, e se non sbaglio in passato avevo anche sentito nominare un'idea simile. Visto che sicuramente sei più informato di me, mi sapresti dire alcune delle forme più "plausibili"? Sarebbe per certi versi comparabile a una lega USA tipo l'MLB o l'NFL?
La forma più plausibile sarebbe senz'altro una stile formato americano. Ovvero chiusa, con:
- Sbarramenti basati sugli introiti e/o sul bacino dei tifosi
- Gestione professionistica degli arbitri (da non condividere con FIFA ed UEFA), magari con introduzione di misure tecnologiche
- Accorgimenti rigidi per quanto riguarda il prestito di giocatori alle nazionali (punto molto spinoso), esattamente come accade per le leghe pro americane
- La lega che si autogestisce e piazza magari cap e floor. Questo non è assolutamente necessario, come dimostrato dall'MLB, quando si affrontano squadre con possibilità simili, ma potrebbero farlo per aumentare i guadagni (il salary cap trasferisce soldi dalle tasche dei lavoratori a quelle dei proprietari e da' un'illusione di maggiore competitività ai tifosi)
- Sacralità contrattuale, al contrario di oggi
Possibile un sistema di playoff per combinare la Regular Season al fascino dell'eliminazione diretta. Possibile anche un sistema di draft, coi giocatori che firmano un contratto con la lega anziché con le singole squadre direttamente. Voi chiederete "perché"? Beh...
Le squadre sarebbero pur sempre aziende e non credo che l'UE sia disposta a concedere quello che il governo americano concede per esempio all'MLB (che è coperta da assurde ed antidiluviane leggi antitrust). Un giocatore del Barcellona potrebbe sempre svincolarsi con le leggi europee sul lavoro ad esempio, per passare al Real Madrid o al Milan o al Chelsea. Ma se fosse legato alla lega (ed "assegnato" al Barcellona) anziché direttamente al club, questo renderebbe inutile l'eventuale tentativo di svincolo, a meno che non voglia "scendere" in una lega nazionale (ed andare a giocare nel Racing Santander o nel Genoa o nel QPR), perché non potrebbe passare da una squadra della superlega ad un'altra. Questo blinderebbe i giocatori, de facto, alle squadre a cui vengono assegnati. Non solo: in questo modo, esattamente come accade per la relocation dei lavoratori comuni, i giocatori potrebbero essere scambiati senza che blocchino il passaggio da una squadra all'altra chiedendo adeguamenti contrattuali. Questo perché basterebbe semplicemente che la lega li assegni ad un'altra squadra. I giocatori potrebbero pur sempre minacciare di non partire, ma in quel caso la lega potrebbe sospendere il pagamento dello stipendio. Piccoli accorgimenti.
Ci sono tante idee in ballo in realtà. Un'altra è quella di una superlega sovranazionale con promozioni e retrocessioni dalle leghe nazionali. E' un piano pessimo secondo me, che ha parecchie falle in materia economica ed organizzativa, anche se fornirebbe un apparente sistema transitivo accettabile e non creerebbe ira nei tifosi delle squadre inizialmente escluse. Ma il concetto della superlega potrebbe funzionare solo se "chiuso", quindi o lo usano come specchietto per le allodole o sbagliano.
Il problema principale è che lo sport USA sia stato concepito direttamente in quel modo. In Europa invece promozioni e retrocessioni, e "possibilità a tutti" sono visti come concetti cardine dello sport, quindi la transizione è molto complicata, delicata e rischia di far incazzare troppa gente.
Ci sarebbe molto altro da dire, ma credo fondamentalmente che il più grande spettacolo tecnico, i più grandi introiti economici, la più grande possibilità di vedere competitività fra squadre di pari livello e possibilità (o quasi), passino da una gestione professionistica e non amatoriale di una superlega, per evitare queste leghe nazionali stile-fantoccio dove si corre a diverse velocità (il campionato spagnolo è diventato come quello scozzese ormai). Permetterebbe anche una gestione dei contratti come Dio vuole anziché le buffonate gestite dai procuratori, e permetterebbe anche di svincolarsi da quei *bip* di Blatter e Platini introducendo regole (tipo la moviola) solo per la superlega stessa, visto che l'interesse principale non sarebbe quello di avere il campionato maltese uguale (come regole) alla superlega.
Ripeto, ci sarebbe ancora molto da dire, ma il programma ristagna, perché la transizione è complessa e mette paura a tutti quelli che devono dire "Il Chievo non è degno di giocare con noi". De Laurentiis l'ha fatto, per inciso, ma non tutti sono pronti a scindersi e creare un cataclisma che rischierebbe di annientare il calcio a livello nazionale, mangiandosi tutto il mangiabile.
ghista ha scritto:Sinceramente il criterio è sbagliato. Per i posti in Champions dovrebbero guardare i punti che fanno i nostri team in Champions. Per l'Europa League lo stesso. Le nostre in Europa League fanno cagare? bene ci date due posti cagati ma per la Champions vedendo che comunque raramente non abbiamo almeno 3 squadre negli ottavi, 4 posti mi sembrano il minimo. Le squadre tedesche quante Champions hanno vinto ultimamente?
Non funziona così. Il criterio è sbagliato solo per noi, per come le nostre affrontano l'EL, ma altrimenti è giustissimo. Se bisogna decidere chi meriti una quarta squadra, non possiamo farlo decretare, di fatto, alle prime 3, ma al "tier" successivo. Merita di più la quarta tedesca o la quarta italiana? Che importanza ha se l'Italia ha 3 squadre agli ottavi, quando la quarta neanche è arrivata ai gironi, per esempio? Magari vuol dire che l'Italia meriti appunto solo 3 squadre. Le squadre tedesche dal terzo al quinto posto in questi anni hanno fatto meglio di quelle italiane, e si sono prese il posto. Lasciare che Barcellona e Real Madrid decretino se il Valencia sia più forte dell'Udinese è insensato. Devono essere proprio Valencia (e Villarreal, ed Atletico Madrid, e le altre candidate al quarto posto) ed Udinese (e Lazio, e Napoli, e Roma, ecc) a misurarsi fra loro. E purtroppo quella battaglia viene combattuta a cavallo dei margini della Champions e dell'Europa League. E le nostre hanno fallito. Per noncuranza o per incapacità? Irrilevante: hanno fallito e basta, e ne pagano le conseguenze. Dovevano pensarci prima.