Toni Monroe ha scritto: 17/02/2019, 19:38I commenti sono sempre figli dei risultati. In questo momento la classifica è buona, al netto delle mancanze che ci sono, e ora è il momento della rivincita per tutti; per l'allenatore, per il turco, per il commentatore che non digeriva i commenti precedenti (a volte per via del chi li faceva o del modo in cui venivano fatti, più che per il merito del commento).
Anche oggi, con questa classifica, che speriamo possa anche migliorare, io non ritengo che Gattuso sia un buon allenatore o che possa diventarlo. Sarà, se va bene, qualcosa di analogo a quel che era da giocatore: un onesto gregario. La differenza sta nel fatto che in campo era più semplice per lui rincorrere l'avversario, portargli via la palla e passarla al compagno più dotato di talento per costruire qualcosa. Dalla panchina, dovendo inevitabilmente delegare ad altri (che sia lo staff tecnico che lo affianca o anche solo i giocatori che manda in campo) non è altrettanto semplice. Contento per il Milan, ad ogni modo, e umanamente anche per Gattuso. Quel che penso di lui come allenatore non mi porta certo a volergli male.
i commenti ok, in italia soprattutto variano tanto a seconda del risultato.
ma gli insulti sinceramente non li capisco.
e parlare di mediocrità di un allenatore che non ha nemmeno ha avuto la possibilità di dimostrare il suo valore (12 mesi scarsi di Serie A son pochini) è perlomeno prematuro.
A parte che è veramente fastidioso entrare qui e leggere sempre gli stessi insulti, indipendentemente dalla partita, dal tipo di gioco, dai risultati.
si leggono sempre le stesse cose, come un disco rotto.
è fastidioso per me che non tifo Milan, figuriamoci per chi vive il Milan in maniera più sana.
detto questo, gli onesti gregari in campo non è detto che non possano diventare grandi allenatori.
Anzi, direi che le qualità di un giocatore non sono in alcun modo legate a quelle dell'allenatore.
E ci sono tanti esempi nella storia del calcio.
Poi ognuno la può pensare come vuole, anche secondo me oggi Gattuso ha dei limiti tattici precisi.
E commette delle ingenuità a cui tuttora non sempre riesce a dare una risposta.
Ma rimane un allenatore molto giovane, con una squadra da 5-6 posto (sulla carta Juve-Napoli-Inter e Roma sono decisamente migliori) e i miracoli alla Conte, rimangono appunto miracoli. O comunque non il giusto punto di riferimento per tutti i neo allenatori in serie A.
Vediamo quest'anno ed eventualmente il prossimo per valutare il suo futuro da allenatore.