Jack ha scritto: 14/02/2023, 14:21
Lebron l'anno scorso è stato terzo mi pare per minuti giocati di media e quest'anno non ricordo se è sesto, settimo ma di nuovo ce ne sono solo due, tre solamente che giocano 1 min più di lui. A quell'età e con quel chilometraggio e aggiungo ok che non difende ma il pace è alto il risultato è che salta tante partite. Non lo so se giocando meno e con una gestione diversa andrebbe meglio ma nel dubbio neanche ci prova.
Sì, per ora è settimo. Posso anche essere d'accordo, ma quindi il problema potrebbe essere che gioca troppo e poi salta le partite, giusto? Quindi dovrebbe - immagino - provare a giocare meno senza saltare tutte queste partite. È un'ipotesi ragionevole, ma non ho le competenze per dire quanto corrisponda a realtà.
È anche possibile, per esempio, che il problema dell'età di James non riguardi tanto la prestazione in sé, che con la sua condizione fisica è ancora in grado di portare più o meno a casa, ma più che altro il bisogno di recuperare sempre di più e sempre più spesso. Non so se qualche minuto in meno a partita cambierebbe qualcosa in questo senso — mentre cambierebbe sicuramente l'assetto della squadra sui singoli gameplan. Per non parlare degli infortuni, che nel suo caso hanno a che vedere con coincidenze o, di nuovo, con mancato recupero.
Jack ha scritto: 14/02/2023, 14:21
Davis invece semplicemente non ha il carattere per trascinare una squadra. Non ricordo se qualche pagina fa qualcuno ne parlava su questo topic ma anche quando non è al 100% come fa a non essere il miglior roller della lega per le caratteristiche ha?
D'accordissimo. Visto quanto pesa a cap ed essendo nel suo prime non basta proprio dire "eh ma non ci riesce", dal momento che con l'altro (38enne) c'è chi dice "giocatore del cazzo" se salta due partite. Per avere un giudizio proporzionale bisognerebbe voler Davis via da LA a calci, altroché.
Jack ha scritto: 14/02/2023, 14:21
Su Lebron gm le colpe ci sono ma non ricadano tutte su du lui. Certo vuoi Westbrook, non fai niente per far funzionare una cosa che magari non avrebbe funzionato comunque ma sarebbe stato il minimo, consideri tutti scambiabili e te ne esci lamentantodi talmente spesso e a caso che quando conta, parlo di Irving, neanche ti ascoltano perchè ci può stare visto che continua a rinnovare al massimo con le solite player option; a quest'età sarebbe normale ma è tutta la carriera che tra un anno Lebron volendo è free agent e può andare via.
Ci saranno anche le colpe da GM (prove zero), ma se ci sono, allora bisognerebbe dargli merito anche delle mosse buone. Come funziona altrimenti? Chi decide chi ha fatto quale mossa di mercato? A meno che i forumisti italiani di PlayIt, oltre a essere medici sportivi, lavorino in prima persona anche nel mercato NBA e sappiano sempre come vanno le cose dietro le quinte.
Sulle player option, boh, non me la sento di giudicare, come non me la sono sentita per tanti altri giocatori di livello più o meno comparabile. Sono scelte loro, e ci mancherebbe che non utilizzassero il loro potere contrattuale nei confronti della società per cui giocano. L'hanno fatto tanti giocatori anche in passato, chi con le leve contrattuali (oggigiorno più sviluppate) chi in altri modi meno strutturati. Chi vede nel basket qualcosa di più romantico confonde la realtà con i film, secondo me, oppure ha la passione per i proprietari d'azienda, cosa che rispetto ma non mi rispecchia neanche un po'.
Jack ha scritto: 14/02/2023, 14:21
Io sono da sempre critico con la dirigenza post 2021 ma Lebron ha tante colpe e un atteggiamento non da uomo squadra nè da leader.
Su questo sono d'accordo, il suo atteggiamento non è dei migliori. Nulla di incredibile (non è un Durant), ma non ideale. Da compagno di squadra, non dev'essere il massimo sapere che lui vuole vincere a tutti i costi e che quindi, se non giochi bene, sarà ben felice di vederti andar via. Mi ricorda qualche altra superstar del presente e del passato, tra l'altro.
In ogni caso, anche quest'ultima valutazione è in contrasto con il fatto che James quest'anno abbia giocato prevalentemente per il record. Se ciò fosse vero, come fa a essere vero anche che è talmente assatanato da avere sempre il desiderio di migliorare il roster della propria squadra? Che lo migliora a fare, se gioca per i record? A meno che non si creda che lui vuole migliorarlo non per vincere, ma per una sorta di sindrome ossessivo-compulsiva scollegata da tutto il resto. Come si dice: delle due l'una.
Noodles ha scritto: 14/02/2023, 14:48
l'abbiamo irriso in qualsiasi modo eh, forse non ci hai seguito prima di riscriverti.
al di là di tutto, mi dovresti però spiegare come si possa (anche questa volta) passare sopra ad un atteggiamento del genere.
nelle ultime settimane ha giocato a marce altissime, saltando solo 4 partite nelle ultime 35.
appena raggiunto il record smette di giocare e salta 3 gare consecutive.
la tempistica non è sospetta, peggio.
cioè non si può non pensare che lui abbia giocato prettamente per centrare il record in questi ultimi due mesi.
e l'ha fatto oltremodo sforzandosi di arrivarci il prima possibile.
tutto questo ha un peso, anche sull'andamento della nostra stagione.
negarlo significa appunto vedere il tutto in base alle proprie simpatie (cit.)
l'unica cosa che dovremmo fare secondo te...
è fidarsi della sua ragionevole competenza... (dal Lebrongelo secondo Apostolo Goffredo )
Ammetto di non aver seguito molto ultimamente, cioè prima di riscrivermi, quindi mi scuso per la svista.
Visto che Davis non sta brillando rispetto a ciò che
dovrebbe fare, mi ha un po' fatto storcere il naso che ci si fosse preoccupati innanzitutto di sua Santità LeBron invece che di Frida.
Il punto è che non mi piace riempire i buchi narrativi con le mie fantasie, se non quando leggo o guardo un film. Il sospetto di cui parli è legittimo, per carità. Ma due cose non sono soggette a interpretazioni:
1) avere Davis in squadra, al momento e da un paio di anni, ti rende una squadra radicalmente altalenante, nella quale è impossibile costruire un sistema preciso (sia in attacco sia in difesa) visto che lui non solo manca spesso, ma quando c'è è costantemente a rischio anche all'interno delle singole partite, perché ha tutti quegli stressanti episodi di botte e cadute rocambolesche;
2) il punto 1 di nuovo, perché davvero non se ne può più, pur dispiacendomi umanamente per lui perché sarebbe un giocatore eccezionale;
3) bene o male che si sia comportato rispetto al record (di cui mi interessa poco dal punto di vista del basket), è James che ha tenuto insieme la baracca anche quest'anno, pur con tutti i suoi evidenti difetti specialmente in difesa oltre che di gestione "buco nero" della palla — in particolare quest'ultimo aspetto, che ho sempre detestato.
Per questo mi sembra ingeneroso essere sempre pronti a saltare alla giugulare, manco fosse il giocatore di un'altra squadra: è un po' questo il punto. Sono sicuro che se il record l'avesse infranto un altro giocatore sempre in maglia gialloviola, qui dentro si sarebbe gioito, invece la sensazione è sempre quella del "corpo estraneo" (EDIT: ché poi se vi fate un giro in molte discussioni americane, quindi con tanti losangelini, loro hanno gioito eccome).
Non mi aspetto certo che sia visto come uno che ha giocato sempre in gialloviola, però cerchiamo anche di utilizzare un minimo di principio di carità.
