PWillis52 ha scritto: 19/10/2020, 13:37
Brian_di_Nazareth ha scritto: 19/10/2020, 13:18
Non del tutto. Sennò eravamo a sto punto un mese fa.
Ciò detto, lo ripeto: sì certo che si poteva fare meglio.
Ma non sono certo che un qualsiasi esponente politico italiano (di destra, sinistra centro, alto o basso) e forse mondiale, potesse fare tanto meglio, purtroppo.
Sono sulla tua.
Dei dpcm contesto più la pochissima chiarezza. E se nella prima fase un po ci stava, ora sei recidivo ed avresti rotto. Bisogna sempre attendere adattamenti e modifiche.
Nella sostanza impossibile misure restrittive non ricevano critiche, quindi tanto meglio era difficile fare.
Sul non aver sfruttato l'intervallo tra prima e seconda ondata mi pare sia palese. Questo si è grave.
Pur non essendo politicamente vicino a sto governo, ho l'onestà intellettuale di ammetere che sia la normale gestione politica italiana. Con gli altri sarebbe stato uguale (o peggio).
Come noi singoli cittadini hanno vissuto l'estate in modo troppo "normale", solo che io mica rivesto un ruolo pubblico con responsabilità verso milioni di persone, loro si
Non so, giudicare in corso d'opera è necessario ma necessariamente parziale.
La situazione è oggettivamente storica e non credo ci siano molti altri governi repubblicani del passato che hanno dovuto affrontare una emergenza di questo tipo...una roba sanitaria globale che incide pesantemente sull'economia locale e globale.
Questo è oggettivo.
Trovare la strada d'equilibrio che minimizza i danni (sanitari ed economici) non è semplice.
Io stesso mi chiedo cosa di diverso si poteva fare.
Chiudere la movida estiva? Forse, ma quale sarebbe stato l'impatto economico e sociale di quella chiusura?
Chiudere i confini? Vedi sopra.
Quello che mi sarei aspettato è che nei 3-4 mesi estivi (maggio-agosto, cmq un lasso temporale che non mi pare così elevato per far muovere la macchina burocratica di un paese se pur in emergenza) si fosse provveduto (dal punto di vista sanitario) a:
1. adeguate postazioni di TI, sul territorio nazionale prima ancora che su quello delle varie regioni, finanziandone la realizzazione
2. rinforzare per quanto possibile il tracciamento
3. triage separati agli ospedali
4. piano per allestire le sub-intensive velocemente e alla bisogna.
5. miglioramento dei protocolli sanitari alla luce dell'esperienza di marzo
6. numero adeguato di personale medico
7. piano di vaccinazione sia influenza e covid quando ci sarà, efficiente in termini di numero di dosi e di distribuzione.
8. prevedere percorsi che non penalizzassero le altre patologie che necessitano di assistenza
9. dispositivi di protezione personale (specie in sanità) abbondanti
Da quello economico non so, sono meno preparato:
1. regolamentazione dello SW
2. aiuti in emergenza di vario genere alle categorie più esposte (lascio ai tecnici le proposte più efficaci)
3. agevolazioni fiscali ad hoc
Il tutto solo per la fase emergenziale ovviamente. La fase strutturale è altra cosa.
La parte sanitaria se hai $ infiniti, TI infinite e medici infiniti, la puoi gestire anche senza chiudere nulla o poco. Ma se quelle risorse hanno un limite, l'unico modo per non esaurirle/saturarle prima "della cura" è intervenire sui nuovi contagi limitandoli.
E ormai abbiamo imparato cosa comporta tutto ciò.
Sulla base di quello che ho scritto sopra, qualcosa si poteva fare meglio, qualcosa peggio e qualcosa occorre aspettare per giudicare.