ride_the_lightning ha scritto: 26/04/2025, 14:40
Però mi fate arrabbiare così. Il giocatore non è Russell che tra l’altro era solo braccio cannone e zero precisione. Shedeur è l’opposto. Non lo è minimamente. Ha le sue flaw nel gioco, ma il suo profilo è più vicino agli istinti chirurgici di un Tua, sul medio e la precisione. Soprattutto con il ritmo. Magari non un gran braccione. Ha faticato nella tasca, a gestire la pressione e teneva troppo il pallone, ma come dire: pregi e difetti normali.
Non è questa sega a pedali. E badate bene non ne faccio un discorso di prima, seconda assoluta. Day One, Day Two grade, per me tutto possibile, ma quando a livello di gioco incominci a veder scelta certa gente che è più che un progetto, un long shot, etc - cazzo ma guardatevi il film di Shough, di Milroe o di Gabriel (!) in ottica NFL e tutto assume i connotati ridicoli.
Ho citato io Russell quindi penso caro Ride che ti rivolgi a me...
Preciso allora: non faccio un confronto tecnico tra i due perché non ho visto Sanders giocare come non avevo mai visto Russell all'epoca.
Ne faccio un confronto come attitudine: Russell uscì dall'università con una spocchia spaventosa, arrogante e presuntuoso e si è visto cosa ha fatto. Zero voglia di imparare, studiare (leggendario l'aneddoto che gli diedero un cd, vuoto, dicendogli di studiare gli schemi e lui lo ritornò dicendo categorico che aveva studiato tutto). Sanders più o meno a livello di presunzione ed arroganza sembra sia li. Finito paragone.
In più Sanders si porta dietro un circo mediatico clamoroso che Russell si sognava. Il padre, che è stato un grandissimo giocatore, era anche un rompipalle clamoroso. E nulla vieta che tutto questo circo si rivolti contro colui, allenatore o GM, si permetta di non farlo giocare oppure ne discuta abilità.
E dato che non parliamo di un predestinato ma un giocatore tutto da scoprire, io penso facciano benissimo a scansarlo tutti. Poi da un certo punto in poi potrà pure valere il rischio.....
Dato che ha giocato avendo come allenatore il padre poi, nulla vieta di pensare che abbia giocato in un sistema fatto su misura da papà per risaltarne le qualità.
Io la penso così anche su un altro aspetto: l'altra considerazione nei mock draft e dei media era dovuta anche alle ottime relazioni della famiglia e del padre nell'ambiente visto che è stato analista.
Ma parlare di razzismo nei suoi confronti o nuovo caso Kapernick è una cazzata.