Brian_di_Nazareth ha scritto: 27/03/2021, 14:49
Sabato pomeriggio di noia.
L’unica cosa che insegna l’NBA da sempre e non solo negli ultimi anni, è che se in una stagione non hai almeno 2 dei migliori 5/6 giocatori NBA a roster, non vinci.
Questa è la MIA premessa, magari criticabile, ma quella da cui parto.
Forse ci si saranno state eccezioni, ma questa premessa mi pare più o meno sempre una costante.
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Ragionamento anche condivisibile, ma anche allargando i 5-6 top NBA a 15, se ne metti due per franchigia, come da strategia (non oso direi process

) che suggerisci, rimangono 22-23 franchigie a cui non resta che piangere.
Che fanno? tankano tutte? fanno come Presti che raccoglie una quarantina di scelte?
Io credo sia lecito pensare che ci possano essere approcci diversi e che non sempre è tutto pianificabile in un unico modo.
Quando i Jazz hanno iniziato a costruire la squadra su Malone e Stockton, avevano due dei migliori 15 della lega?
E quando i Pacers hanno fatto analogamente con Reggie Miller?
Parliamo dei Pistons di coach Brown?
chiaro che sto prendendo esempi di epoche diverse, ma se guardiamo ai Raptors che han vinto il titolo un paio di anni fa, non è che avessero a roster sti super campioni (sulla carta): è arrivata un'opportunità, l'hanno colta e sappiamo com'è finita.
Il tuo ragionamento non è sbagliato ma ritengo non sia l'unico modo per avere successo; premesso che quei Jazz e quei Pacers non sono convolati a giuste nozze, non credo che qualcuno possa pensare che le rispettive dirigenze abbiano operato male.
Ugualmente credo che questi Bulls possano provare a giocarsela... SE Pat Williams diventa il primo/secondo violino e Vucevic fa il terzo.