I politici hanno fallito, ma non quanto rowiz con phpbb - Il topic della politica

[mario61]

Certo, neanche Letta ci fa una gran figura facendo finta di niente e scaricando tutto sull'ormai ex alleato. E del resto cosa Letta se ne faccia di Fratoianni e Bonelli rimane un mistero... Sembra la classica presa di posizione identitaria sul fatto che certa sinistra avrà sempre il suo posto nel PD. Anche se putiniana, contraria a Draghi e incapace di fare una qualsiasi proposta che non sia criticare o dare del fascista a caso.

Una querelle evitabilissima, ma squisitamente italiana, che andrà ad ingrassare il primo partito nazionale: l'astensione.

Calenda, che ha gestito questa cosa come un tredicenne che ha la sua prima cotta, ha detto una sola cosa giusta: il PD decida cosa vuole fare da grande.
La Lega ha perso quasi metà degli elettori per aver fatto il pendolare tra No Vax e No Euro da un lato e il governo Draghi dall’altro, non andrà meglio al PD se un giorno sono draghiani e un giorno putiniani, un giorno per la transizione ecologica e un giorno contro i rigassificatori.

il problema del PD è che è un partito spaccato a metà, con Letta prevale la metà riformista, con Zingaretti aveva prevalso la metà più storicamente di sinistra.  Un buon equilibrio tra le parti era quello trovato da Maurizio Martina nel periodo di reggenza, ma poi hanno preferito Zingaretti.  Mi sembra difficile che quest'ambivalenza possa risolversi, ogni leader del PD deve essere un equilibrista, Letta non ha potuto fare un'alleanza "Draghi" (con Renzi e senza SI e Verdi) perchè se no sarebbe stato crocefisso e sarà crocefisso dopo le elezioni per non aver voluto includere i 5 stelle.  Secondo me Calenda ha avuto l'occasione di spostare un po' di più verso il centro l'asse del PD e l'ha sprecata (e doveva fregarsene di quello che diceva Fratoianni, quanto conta Fratoianni? l'accordo politico era con Calenda non con Fratoianni), bruciandosi politicamente.  Dopo le elezioni secondo me si va dall'altra parte, anche perchè il governo Meloni non lascerà spazio per i mediatori.



 

[Hotel Supramonte]

Calenda, che ha gestito questa cosa come un tredicenne che ha la sua prima cotta, ha detto una sola cosa giusta: il PD decida cosa vuole fare da grande.
La Lega ha perso quasi metà degli elettori per aver fatto il pendolare tra No Vax e No Euro da un lato e il governo Draghi dall’altro, non andrà meglio al PD se un giorno sono draghiani e un giorno putiniani, un giorno per la transizione ecologica e un giorno contro i rigassificatori.

il problema del PD è che è un partito spaccato a metà, con Letta prevale la metà riformista, con Zingaretti aveva prevalso la metà più storicamente di sinistra.  Un buon equilibrio tra le parti era quello trovato da Maurizio Martina nel periodo di reggenza, ma poi hanno preferito Zingaretti.  Mi sembra difficile che quest'ambivalenza possa risolversi, ogni leader del PD deve essere un equilibrista, Letta non ha potuto fare un'alleanza "Draghi" (con Renzi e senza SI e Verdi) perchè se no sarebbe stato crocefisso e sarà crocefisso dopo le elezioni per non aver voluto includere i 5 stelle.  Secondo me Calenda ha avuto l'occasione di spostare un po' di più verso il centro l'asse del PD e l'ha sprecata (e doveva fregarsene di quello che diceva Fratoianni, quanto conta Fratoianni? l'accordo politico era con Calenda non con Fratoianni), bruciandosi politicamente.  Dopo le elezioni secondo me si va dall'altra parte, anche perchè il governo Meloni non lascerà spazio per i mediatori.



 

Ma posizioni più o meno di sinistra possono convivere, si può avere anche chi è favorevole ad una patrimoniale e chi è contrario nello stesso partito, ma su questioni fondanti come ad esempio l’atlantismo non puoi avere “dissidenti”, nè puoi allearti con chi va contro questi principi fondanti (per 300 voti contati in più poi…)

[mario61]

il problema del PD è che è un partito spaccato a metà, con Letta prevale la metà riformista, con Zingaretti aveva prevalso la metà più storicamente di sinistra.  Un buon equilibrio tra le parti era quello trovato da Maurizio Martina nel periodo di reggenza, ma poi hanno preferito Zingaretti.  Mi sembra difficile che quest'ambivalenza possa risolversi, ogni leader del PD deve essere un equilibrista, Letta non ha potuto fare un'alleanza "Draghi" (con Renzi e senza SI e Verdi) perchè se no sarebbe stato crocefisso e sarà crocefisso dopo le elezioni per non aver voluto includere i 5 stelle.  Secondo me Calenda ha avuto l'occasione di spostare un po' di più verso il centro l'asse del PD e l'ha sprecata (e doveva fregarsene di quello che diceva Fratoianni, quanto conta Fratoianni? l'accordo politico era con Calenda non con Fratoianni), bruciandosi politicamente.  Dopo le elezioni secondo me si va dall'altra parte, anche perchè il governo Meloni non lascerà spazio per i mediatori.

Ma posizioni più o meno di sinistra possono convivere, si può avere anche chi è favorevole ad una patrimoniale e chi è contrario nello stesso partito, ma su questioni fondanti come ad esempio l’atlantismo non puoi avere “dissidenti”, nè puoi allearti con chi va contro questi principi fondanti (per 300 voti contati in più poi…)

e allora non ti allei, non è obbligatorio allearti con Fratoianni. Il problema è che lo sapevi anche prima che il PD era alleato con Fratoianni.  Il problema mi sembra comunque più ampio.

[acp]

renzi e calenda sono la sitcom che tutti noi meritiamo.

[DODO29186]

Se non altro assisteremo alla nascita di un vero terzo polo centrista composto da due partiti che la pensano praticamente allo stesso identico modo. E potrebbe calamitare non pochi interessi da parte di portatori di voti che in questo momento si sentono politicamente orfani.

Il mio terrore, già in parte iniziato, è che vi sia un’invasione di ex politici paraculi, provenienti sopratutto da Forza Italia, che - pur portando voti - ne azzererebbero subito la credibilità, che già non veleggia esattamente su vette eccelse...

La speranza invece è che questo centro funga da elemento catalizzatore per una formazione che sappia essere contemporaneamente liberale e progressista, capace di coalizzare altre forze e possa un giorno essere ago della bilancia in Parlamento. Almeno finché i due galli non inizieranno a menarsi per il pollaio.

[lele_warriors]

io in un terzo polo dignitoso ci spero da anni. se però il terzo polo è calenda/renzi, beh, continuerò ad aspettare...

[PLATOON]

Il terzo polo si creerà quando crepa Berlusconi che con il suo potere mediatico e il suo paraculante liberismo strozza tutti nella culla al centro....mia opinione personale
 

[torrisone]

Il terzo polo si creerà quando crepa Berlusconi che con il suo potere mediatico e il suo paraculante liberismo strozza tutti nella culla al centro....mia opinione personale
 

Temo che quel tipo di mostruosità di modello potrebbe ancora funzionare e si rinnoverà in versioni successive.

Un classico caso di "careful what you wish for"

Tipo il proprietario di una squadra di calcio torinese e di una emittente televisiva decide di raccogliere l'eredità del suo mentore.

(Se non siete abbastanza terrorizzati aggiungo anche dettagli della sua discesa in campo, tipo "me lo ha chiesto lui sul letto di morte")




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[Rasheed]

il Terzo Polo viene in maniera naturale attirato da altri se esiste una Legge Maggioritaria...

il Berlusconi meno sputtanato di sempre è quello del 1994...la Rivoluzione Liberale,ecc...

il centro di Segni fa il 14-15% nazionale ma perde nella stragrande maggioranza dei collegi uninominali...e infatti si sgretolerà facilmente partendo da un risultato buonissimo (Renzi e Calenda firmerebbero per il 15%) anche se Berlusconi cade dopo 8 mesi

unica chance per il centro...è il ritorno al proporzionale puro

[frog]

Purtroppo il più grande difetto dei partiti di nuova concezione, è dato dall'essere troppo legati a chi li guida e troppo poco all'ideologia che dovrebbero rappresentare.

La suggestione dell'uomo forte ha sempre avuto un certo fascino sugli italiani, fin dai tempi di Benito.

Chi vota sceglie sempre di più cercando di identificarsi nel leader piuttosto che nei programmi, generalmente fumosi e di difficile interpretazione.

Calenda cercando spasmodicamente di attaccarsi al briciolo di credibilità che Draghi aveva racimolato presso gli italiani, era partito con il piede giusto per cercare di dare un identità politica credibile alla sua compagine.

Purtroppo le ultime sue scelte, hanno dimostrato come, anche nel suo caso, la democrazia all'interno del partito non esista e se non ci sono regole chiare, non ci sarà nessun programma, per quanto bene possa essere scritto, che avrà un briciolo di credibilità, perchè alla fine prevarranno sempre le scelte del singolo che sta a capo, anche se queste dovessero andare contro a quanto previsto dal programma.
 

[torrisone]

Stravero.

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[Leviathan]

Sarà pure un vecchio rincoglionito col partito più morto che vivo... Ma quando si entra in campagna elettorale torna sempre il solito leone che ha fatto innamorare @BruceSmith nel lontano 1994

[BruceSmith]

Sarà pure un vecchio rincoglionito col partito più morto che vivo... Ma quando si entra in campagna elettorale torna sempre il solito leone che ha fatto innamorare @BruceSmith nel lontano 1994

ma la foto è attuale? sembra quasi che B. si sia messo a risparmiare sul marketing (e sul fotografo. ormai da qualche anno. )
 

[lelomb]

Sempre la stessa dal 98

[Leviathan]

Sarà pure un vecchio rincoglionito col partito più morto che vivo... Ma quando si entra in campagna elettorale torna sempre il solito leone che ha fatto innamorare @BruceSmith nel lontano 1994

ma la foto è attuale? sembra quasi che B. si sia messo a risparmiare sul marketing (e sul fotografo. ormai da qualche anno. )
 

A che serve la foto? Basta il nome come garanzia. Se dici "Ferrari", pensi a Isabella da giovane, è secondario se poi ti trovi Paola della DS.