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Rajon9 ha scritto: 10/06/2022, 16:56 La.moglie di Draymond, Kerr e Klay si lamentano perché i tifosi di Boston cantano fuck Draymond.
La moglie dice che l'NBA dovrebbe intervenire, non si sa per far cosa, per vietare le parolacce magari. I Warriors ne stanno uscendo davvero male.

L'incredibile è che Green stia metodicamente provocando qualsiasi giocatore dei Celtics gli capiti a tiro, o in alternativa simuli falli.
Io spero continui, perché visto come sta giocando è un comportamento che danneggia di gran lunga più lui.

sì vabbè però evitare che l'atmosfera nelle arene americane diventa becera come in quelle europee non me pare sbagliato come principio.

poi non so se a SF i tifosi warriors cantano l'equivalente di "la mamma di tatum è una puttana" ma tantè

franzis ha scritto:sì vabbè però evitare che l'atmosfera nelle arene americane diventa becera come in quelle europee non me pare sbagliato come principio.

poi non so se a SF i tifosi warriors cantano l'equivalente di "la mamma di tatum è una puttana" ma tantè

Sai che palle tre ore di defense defense e con la squadra sotto di 5 punti scendo un silenzio assordante. E a volte vale anche per il Garden.
Questi crivellano la gente per le strade, nei cinema, nelle scuole e poi rompono le palle per un vaffanculo nel palazzetto? Però non puoi bere una birra fino a 70 anni. Dai su.
Poi il predicozzo arriva da gente che ha scientemente spaccato Leonard per vincere una serie e che provoca in campo a ogni pié sospinto.
Ma ben vengano arene con un po' più di chiasso, altrimenti si va al cinema. Nei limiti lo spettacolo sportivo è uno sfogo.
Una guerra che non fa male.

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In una Lega che ha esaltato un tizio che prendeva in giro Villaneuva sul cancro o Duncan sulla mamma morta il problema sono sicuramente i tifosi…

Dovrebbero star zitti, un po' mi stanno deludendo, le cose non stanno andando come si aspettavano e si attaccano ai fuck dei tifosi.
Fortunatamente Steph non mi pare si sia lamentato di niente, almeno lui rimane fuori da queste stupidaggini.

A parte che il fatto che zaza che spacca leonard c’entra zero, l’nba ha cambiato le regole per evitare che si ripetesse.

Così come non c’entra nulla il paragone con quello che dicono e fanno i giocatori visto che a) si possono beccare multe e tecnici da lega e arbitri b) si possono beccare la capocciata di risposta dal giocatore che insultano

E così come, indovinate cosa? Esatto non c’entra niente che in USA si sparano per strada, e il motivo manco lo scrivo che non c’è bisogno.

Che poi vorrei capire, secondo voi quale è il misterioso secondo fine di kerr, klay & co nel fare certe dichiarazioni? Far giocare la partite a BOS a porte chiuse?

Il punto continua ad essere un altro.
Tieni comportamenti vergognosi ed antisportivi in campo?
Ti meriti gli insulti di chi paga il biglietto ed è artefice della tua ricchezza.
Si lamentasse Thompson, che è un modello di compostezza, di un vaffanculo, ci sarebbe da riflettere.
Green no per favore...
E vale anche per un futuro Garnett.
Non sarà mai troppo tardi, quando la gente in primis si ribellerà a certe cose, invece di esaltarsi da deficiente perché è inquadrata da una telecamera, oppure azzuffarsi per una cazzo di maglietta sparata.
Certo la lega vorrebbe questo...
Vorrebbe degli spettatori da circo completamente ottusi, ma ci sarebbe anche un evento agonistico in ballo...

Il "problema" però è che Draymond Green "parla" anche col pubblico. Ripetutamente. Quindi a livello giuridico come fanno a stabilire chi ha la possibilità di dire e chi no? E come fanno a stabilire quale sia il limite delle cose che si possono dire?
Questo non è un caso tipo quando Lebron, senza aver fatto nulla, si è beccato un insulto razzista da un singolo tifoso, che è chiaramente di facile amministrazione.

Io credo che la soluzione migliore sarebbe che la Lega dicesse ai suoi arbitri che è ora di smetterla di trattarlo diversamente da tutti gli altri, così starebbe sicuramente meno sul cazzo a tutti.

franzis ha scritto:A parte che il fatto che zaza che spacca leonard c’entra zero, l’nba ha cambiato le regole per evitare che si ripetesse.

Così come non c’entra nulla il paragone con quello che dicono e fanno i giocatori visto che a) si possono beccare multe e tecnici da lega e arbitri b) si possono beccare la capocciata di risposta dal giocatore che insultano

E così come, indovinate cosa? Esatto non c’entra niente che in USA si sparano per strada, e il motivo manco lo scrivo che non c’è bisogno.

Che poi vorrei capire, secondo voi quale è il misterioso secondo fine di kerr, klay & co nel fare certe dichiarazioni? Far giocare la partite a BOS a porte chiuse?

C'entra invece. La cultura di un popolo si manifesta in tutte le situazioni.
Poi, parliamoci chiaro: nessuno finora si è lamentato del pubblico del Garden, solo il provocatore numero uno.
Ma meno male che ogni tanto le arene NBA non sono più asettiche di un asilo nido. Anzi all'asilo c'è più atmosfera.
Io sono stato due volte al TD Garden contro SAS e Denver.
Difficile trovare una roba più asettica.
Immagino cosa possano essere le altre arene.

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anto dopo anni a tifare Warriors alle Finals si è accorto proprio quest'anno di cosa fa Draymond Green

ma che la situazione nelle arene negli Usa da un pò sia fuori controllo è un fatto (ci sono stati diversi episodi in questo senso nel post Covid), appunto perchè succedono cose di questo tipo (a volte anche abbastanza pericolose), mettersi a disquisire sui Fuck e sulle parolacce pronunciate di fronte ai bambini mi pare proprio guardare la pagliuzza anzichè la trave, mi meraviglio che, parlando di Boston non sia ancora uscito il discorso razziale

però fanno bene, certe lamentele servono a spostare l'attenzione, e magari anche lucrare qualche trattamento di favore (i Celtics dopo gara2 hanno fatto lo stesso parlando della fisicità e degli atteggiamenti degli Warriors senza andare lontano), fa parte del gioco delle parti, anche perchè Kerr già dalla Regular Season ha assunto il ruolo di padre Kerr

quanto incidono ste robe in una serie? 0

però state sicuri che se gli Warriors la ribaltano ci sarà la narrativa che parla di Draymond Green entrato nella testa dei giocatori di Boston o di parole che hanno destabilizzato, perchè funziona così dalla notte dei tempi

 

datruth34 ha scritto: 10/06/2022, 18:45

franzis ha scritto: A parte che il fatto che zaza che spacca leonard c’entra zero, l’nba ha cambiato le regole per evitare che si ripetesse.

Così come non c’entra nulla il paragone con quello che dicono e fanno i giocatori visto che a) si possono beccare multe e tecnici da lega e arbitri b) si possono beccare la capocciata di risposta dal giocatore che insultano

E così come, indovinate cosa? Esatto non c’entra niente che in USA si sparano per strada, e il motivo manco lo scrivo che non c’è bisogno.

Che poi vorrei capire, secondo voi quale è il misterioso secondo fine di kerr, klay & co nel fare certe dichiarazioni? Far giocare la partite a BOS a porte chiuse?

Poi, parliamoci chiaro: nessuno finora si è lamentato del pubblico del Garden, solo il provocatore numero uno.

ma in realtà mica Green si è lamentato di nulla, sono stati Klay e Kerr

anzi Draymondo era pure divertito quando lo fischiavano a Memphis

Intanto oggi Tony Brothers non arbitrerà, già buono.

anto ha scritto: 10/06/2022, 18:20 Il punto continua ad essere un altro.
Tieni comportamenti vergognosi ed antisportivi in campo?
Ti meriti gli insulti di chi paga il biglietto ed è artefice della tua ricchezza.
Si lamentasse Thompson, che è un modello di compostezza, di un vaffanculo, ci sarebbe da riflettere.
Green no per favore...
E vale anche per un futuro Garnett.
Non sarà mai troppo tardi, quando la gente in primis si ribellerà a certe cose, invece di esaltarsi da deficiente perché è inquadrata da una telecamera, oppure azzuffarsi per una cazzo di maglietta sparata.
Certo la lega vorrebbe questo...
Vorrebbe degli spettatori da circo completamente ottusi, ma ci sarebbe anche un evento agonistico in ballo...

Vedi quale è il problema?
Quando il tifoso è legittimato a insultare perché c'è in ballo l'agonismo.
Che, bada bene, mi sta pure bene se già è insito nella cultura del tifo, come da noi, e anzi se sento parlare di campagne moralizzatrici negli stadi mi vie solo da ride.

Diverso è il discorso se lo si vorrebbe legittimato anche in altre culture sportive, tipo quelle US, imbarbarendole, perché di quello che si sta parlando.

Come diverso ancora è il discorso per gli atleti, che l'agonismo lo vivono in prima persona e il diritto ad insultarsi tra di loro è sacrosanto, anche se per me pure quello non dovrebbe superare certi limiti (cfr. es. Di madre di duncan citato prima)
 

franzis ha scritto: 10/06/2022, 19:32 Vedi quale è il problema?
Quando il tifoso è legittimato a insultare perché c'è in ballo l'agonismo.

Il tifoso non è legittimato ad insultare perché c'è in ballo l'agonismo.
E' legittimato ad insultare perché c'è in ballo la scorrettezza.
Sono due cose ben diverse.

Però si può estendere il ragionamento ad un vero fatto di cultura sportiva.
Se io sento o vedo un Garnett che fa porcate, anche se gioca nella mia squadra, lo disapprovo, e dirò che arriverei pure a fischiarlo.
Perché non deve essere una cosa unidirezionale, altrimenti diventa partigianeria e perde di senso, retrocendendo al grado di reazione stupida.
Nessuno deve essere autorizzato a comportarsi in certi modi.
Non mi importa in che squadra giochi.