Play.it Usa Forum

Bomberone Hitz

http://ourmatch.net/videos/21-02-2015-a ... everkusen/

Quest'anno gira molto male per il St.Pauli, due sconfitte consecutive in altrettanti scontri diretti salvezza e ultimo posto solitario a 4 punti dalla zona salvezza (3 dal posto spareggio) dopo la buona scorsa stagione speravo in una conferma con magari un assalto alla bundesliga e invece non ci si riesce a rialzare dal fondo.

Hansa Rostock arriviamo, sempre che non retrocedono pure loro

andreaR ha scritto:Quest'anno gira molto male per il St.Pauli, due sconfitte consecutive in altrettanti scontri diretti salvezza e ultimo posto solitario a 4 punti dalla zona salvezza (3 dal posto spareggio) dopo la buona scorsa stagione speravo in una conferma con magari un assalto alla bundesliga e invece non ci si riesce a rialzare dal fondo.

Hansa Rostock arriviamo, sempre che non retrocedono pure loro

Non che ci siano lontani, in realtà. E ci si spera. C'è qualcun altro che segue la squadra'?

L'agente è simpatizzante, ma che guarda le partite credo di essere solo io

Un paio le ho viste anche io quest'anno, il 2-2 contro il Nuernberg e un'altra che non ricordo. Chiaramente la partita con l'Aue di domenica è una chiamata importante

se non è l'ultima chiamata manca poco, una vittoria sarebbe importante, magari fa scoccare la scintilla, per me non siamo da retrocessione, non ci sono più il capitano Boll (ritirato) Bartels e Mohr, tre in meno non da poco sostituiti con gente che ha reso meno, ma cmq si vede che manca tranquillità e che non si aspettavano di trovarsi li.

Ma perchè il Borussia in Champions usa la maglia tutta gialla?

Perché il Borussia in Champions non usa la maglia nera?

Direi che Pogba in versione macellaio è stato chirurgico nell'infortunare il polacco permettendo così l'ingresso di quella sega di Ginter.

A proposito di seghe, nemmeno Kirch scherza.

Volevo solo far notare a chi è interessato, che ieri Guardiola ha sviluppato la fase offensiva con il WW del Metodo, con Rafinha e Alaba che andavano a fare le mezzali a fianco di Schweinsteiger, mentre Gotze e Muller andavano ad appoggiare, quasi ad affiancarsi, a Lewandowski.

Da lì poi partiva un movimento stile calcio totale in cui ognuno poteva finire in zone diverse dalla propria di partenze, e soprattutto ogni volta arrivavano con 4-5 uomini dentro l'area di rigore.

Poi è chiaro che devi avere anche il miglior portiere del mondo, che sul 2-1 ti fa due parate pazzesche per salvare il pari e lanciare il 4-1 finale.

Non ho visto la partita, ma questa modifica (se ho capito bene) l'aveva provata già ad inizio anno da quello che leggevo sul web.

Era partita con la difesa a 3, infatti a Roma nel 7-1 aveva proposto piu' una rivisitazione del 2-3-5, con Alaba che partendo nei 3 si alzava a fare la mezzala in impostazione a fianco di Xabi Alonso e Lahm e gli altri che andavano a formare una linea a 5 sui 20 metri.

Poi è passato a 4, ma Alaba lo faceva partire direttamente in mezzala, invece in questo caso la partenza è bassa da laterale.

Il dubbio è sempre la tenuta difensiva contro i Real,Chelsea o squadre di alto livello che in contropiede possono farti malissimo se concedi troppo spazio e se il pressing non è perfettamente sincronizzato.

La sfida di Guardiola, difendere con un solo giocatore

La Montevideo del 1930. Le visioni di un folle argentino figlio di un giudice o di un vulcanico imperatore ottomano. Solo un lucido sognatore come Pep Guardiola poteva unire i fili di tre storie così diverse ma che abbracciano il pianeta del football. La creatività è fare qualcosa di diverso da tutti gli altri e Guardiola, che a Barcellona indicò la frontiera del tikitaka, sta lavorando a un nuovo formidabile progetto tattico: giocare con un solo difensore, massimo due, e poi solo centrocampisti e attaccanti, invertendo la piramide per tornare al modulo 2-3-5 di un secolo fa in cui i giocatori erano schierati a formare una piramide e la cui base era l’attacco. Da quando è approdato al Bayern Monaco, Guardiola sta lavorando a quell’idea ultraoffensiva che il pubblico scoprì allo stadio Centenario di Montevideo nel 1930, per Uruguay-Argentina, considerata la più bella finale della storia dei Mondiali. Ma nel calcio moderno è davvero possibile giocare con soli due difensori o, addirittura, uno?

Già nel 2001 l’idea venne messa in pratica da Marcelo Bielsa, il visionario figlio di un giudice, che in una gara delle qualificazioni ai Mondiali di Corea e Giappone, schierò l’Argentina con soli due difensori e otto tra centrocampisti e attaccanti: il Venezuela venne travolto 5-0. Bielsa è il riferimento culturale di Guardiola, come lo è Cruyff, ma questa del calcio estremo è una Chiesa con molti fedeli sparsi nel mondo, l’ultimo dei quali è stato il ct del Cile, Sampaoli, considerato il Guardiola del Sudamerica. Non risultano, invece, legami d’amicizia tra il tecnico catalano e il turco Fatih Terim, detto l’Imperatore, eppure nell’estate del suo arrivo a Firenze Terim disegnò sul taccuino di un cronista l’idea che voleva proporre in Italia: tracciò con la penna un campo di calcio, poi mise un cerchietto nella propria metà campo e nove nell’altra. Troppo per noi. Terim non durò, ma Guardiola può contare su un gruppo più solido: Dante e Benatia sono in grado di reggere l’uno contro uno, mentre i due esterni, Lahm e Alaba, spesso salgono per fare gli interni di centrocampo. I documenti Uefa sui movimenti delle squadre in campo confermano come il Bayern abbia giocato con un solo difensore. Dietro c’è anche l’istinto di sopravvivenza: conoscendo tutti il sistema Barcellona, serviva qualcosa di diverso per stregare un nuovo pubblico e sorprendere gli avversari in Bundesliga. Come? Togliendo due difensori dalla propria metà campo e facendo partecipare al gioco, nell’altra metà, due palleggiatori per creare una continua superiorità. L’arrivo di Xabi Alonso è stato l’ultimo tassello.

I rischi restano enormi: un’uscita lenta del difensore o la perdita del pallone a metà campo possono far sbriciolare il sistema, fino a umiliarlo, come ha dimostrato il Real di Ancelotti nella passata Champions, ma Guardiola ha continuato a lavorare anche in questa stagione, nelle partite contro Colonia e Borussia Dortmund e, in Europa, con Cska e Manchester City, costruendo la nuova piramide. A fine gennaio, con il ritorno della Bundesliga, potremo verificare a che punto è il progetto. Considerato che i veri sognatori sono ostinati, Guardiola non si arrenderà neanche di fronte a nuovi piccoli fallimenti. Non è la conquista di una nuova Champions che potrà dare un senso alla carriera di un tecnico vincente, ma l’indicare una nuova strada, come fu con il Barcellona nel 2008. L’idea di far trionfare il calcio totale all’olandese’ proprio in casa di Beckenbauer, quarantuno anni dopo la finale mondiale di Monaco, è solo un’altra suggestione in un disegno molto più grande.

Gran partita del Dortmund nel derby della Ruhr ma più per merito dello Schalke.

Tra i simpatizzanti dell'Hansa Rostock e altre squadre della Germania Est ci sono solo io?