lebronpepps ha scritto: 16/06/2023, 11:12
Anche perché è cambiato il mezzo (i social) ma sti discorsi dei giovani vengono rifatti ciclicamente dalla notte dei tempi in pratica, quindi quando è il momento in cui è finita l'età dell'oro in cui si menavano le sberle in allegria e tutti crescevano educati?
Una volta erano i sassi dal cavalcavia, le bestie di Satana, prima ancora c'era Pietro Maso, ma anche ai tempi della Dolce Vita si parlava di costumi troppo libertini
Bisognerebbe tornare ai tempi delle caverne forse, lì i genitori menavano?
le botte rappresentano un modello educativo sbagliato, che ha prodotto una generazione tendenzialmente tollerante all'uso della violenza.
forme educative restrittive sono state fortunatamente annientate dal progresso e la conquista dei diritti basilari.
questo approccio era il problema che i nostri genitori han vissuto sulla proprio pelle e che purtroppo hanno riproposto a noi (anche se in maniera più moderata).
oggi il principale problema educativo della nuova generazione è rappresentato dai social.
non so chi ha familiarità con le scuole ma i dati nella fascia dai 10 ai 16 anni sono tremendamente preoccupanti.
chi è assorbito dai social vive un netto calo di tutte le capacità primarie: ha una perdita nelle proprietà lessicale, un netto peggioramento delle capacità di analisi logica e di calcolo. Tende mediamente più alla depressione.
E non ha senso glissare sul tutto dicendo: eh ma la depressione giovanile è sempre esistita, pure Leopardi ne soffriva.
non ha senso perchè oggi i social sono talmente invasivi che sono totalizzanti per un ragazzo.
non hanno proprio gli strumenti formativi e di conoscenza per comprendere ciò a cui stanno andando incontro.
non riescono più a scindere tra la realtà e la finzione.
ed è un problema enorme che una famiglia non riesce da sola a combattere, anche se si è animati dai migliori intenti.
anche se si è formati e profondi conoscitori dei rischi di tale fenomeno, una famiglia mono o bigenitoriale non riesce proprio a filtrare tutto il grosso numero di informazioni ai quali oggi i ragazzi sono sottoposti.
E nemmeno le tv commerciali anni 80'-90' sono un mezzo di paragone credibile, seppur han cambiato le nostre vite, lo han fatto in maniera meno invasiva e dominante rispetto ai social oggi.
pure prima i ricchi col suv mettevano sotto lo sfigato di turno, ok.
ma non facevano una diretta video diventando modello comportamentale per milioni di utenti.
siamo su due campi completamente diversi e ragionate troppo attraverso la vostra visione delle cose.
noi fortunamente abbiamo degli strumenti conoscitivi che ci permettono di capire determinate dinamiche, un adolescente di 10-12 anni no.