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Io trovo curioso che si critichi il modello per cui 3 giocatori FA decidono spontaneamente di giocare assieme prendendo uno stipendio minore, e si guardi con nostalgia al sistema degli anni 80, quelli dei duelli Magic-Bird, dei giocatori fedeli a chi li draftava, ma anche quelli in cui alcune squadre regalavano come cioccolatini scelte, anche altissime, a squadre già fortissime, forzando un sacrosanto cambio del regolamento. Un po' più facile costruire via draft così...
Ogni periodo ha le sue regole, che hanno dei lati positivi e negativi.
Alla fine l'unica costante è che non c'è UN metodo per vincere. Ce ne sono tanti, e nessuno è per forza meglio di altri.
Gli stessi Spurs, che sono sicuramente l'organizzazione migliore dell'NBA sotto quasi tutti gli aspetti (ma sono mooolto difficilmente replicabili), hanno fondato le proprie fortune, alla base, sulla combinazione tanking+sculata in lottery. Niente TD, niente dinasty, è inutile star lì a discutere. Nonostante l'organizzazione 5 stelle extralusso.
Non è per criticare SA, nè i Celtics di Bird o i Lakers di Magic. Ma semplicemente non esistono bianco e nero, bene e male. Sono tutte sfumature, difficilmente distinguibili.

DODO29186 ha scritto: Questo per me cambierebbe radicalmente i rapporti di forza tra i giocatori e le franchigie, stringendo molto di più il legame tra i giocatori e le singole squadre, premiando chi riesce a creare dei progetti vincenti grazie al duro lavoro del draft a garantendo il rispetto di quella regola non scritta che vuole la NBA come una lega ad alta competitività dove chiunque, purché lavori bene, abbia la possibilità di costruire una squadra vincente.

Scusa ma se tu vuoi che un giocatore finisca dove gli viene offerto di più, come puoi pensare che questo favorisca chi fa un duro lavoro al draft? Secondo me è il contrario, il fatto che giocatori come James, Wade e Bosh siano disposti a guadagnare poco pur di giocare in un buon contesto tecnico, dovrebbe far felici le squadre che lavorano bene al draft, anche se magari non hanno alti introiti economici.
Quante sono le squadre che possono al tempo stesso garantire un contratto da 30milioni e al tempo stesso costruire intorno a tale giocatore una squadra in grado di vincere qualcosa?

Secondo me si sta esagerando.
Non mi pare che Lebron, Wade e Bosh si siano ridotti lo stipendio a 5 milioni a testa per creare un super team.

Preferisco i giocatori forti che si riducono di 2 o 3 milioni per lasciare libertà d' azione alla squadra, che vedere presunte superstar intasare il salary prendendo 20 e passa milioni immeritati, e di esempi ce ne sono davvero tanti.

Il sistema NBA - e con questo intendo tutto ciò che ruota attorno al parquet - non è in alcun modo paragonabile a quello degli anni '80! Sono stati sviluppati degli anticorpi per le vecchie malattie e oggi nessun Owner gioca a perdere per succhiare soldi dalla propria franchigia. Sterling stesso aveva abbandonato questa politica, i Maloof sono stati cacciati ed erano l'ultimo baluardo rimasto. Oggi gli Owner si selezionano tra loro, chi scazza è fuori, un certo modo di gestire la franchigia non è più tollerato e in caso si forza la vendita. Tutti vogliono vincere e spendere porta a guadagnare di più! La NBA oggi è assolutamente matura per darsi delle nuove regole senza dover fare compromessi al ribasso.

La cosa che io contesto al modello Miami - ed è differente per gli Spurs - è che il progetto "big three" non ha richiesto alcuna abilità particolare e non va in alcun modo a premiare un qualche lavoro progettuale specifico della franchigia, perché allo stesso modo in cui hanno scelto di andare a Miami, i tre potevano andare a New York o Chicago o Los Angeles o San Francisco. Riley avrà anche fatto la sua parte, ma se a Miami c'era il clima del Minnesota o la fiscalità di NYC l'operazione non sarebbe mai andata in porto. L'unica condizione necessaria è il cap vuoto ed è una cosa che teoricamente chiunque può fare senza alcun merito particolare. Ma in realtà questo è un metodo che funziona solo per 5/6 franchigie e grazie soltanto alla loro locazione geografica, anche in questo caso di meriti specifici ce ne sono zero.

A me questo sistema non piace e la scusante che negli anni '80 andava peggio non regge, perché oggi ci sarebbero tutte le condizioni per creare un sistema migliore che sia contemporaneamente meritocratico, spettacolare ed estremamente redditizio di economicamente.

Rasheed ha scritto:ma poi continua a riportare un esempio scorrettissimo come quello di San Antonio...

visto che nel prime(dunque non oggi)Ginobili e Parker sono giocatori che avrebbero tranquillamente guadagnato di più altrove e invece sono rimasti a San Antonio con Duncan per vincere...

ma evidentemente queste cose tmac le ignora dunque ne spara di ogni come con gli arbitraggi ai Playoffs...

deve essere il jolly del forum,le spara grosse in momenti di calma piatta nei topic NBA

Però hanno iniziato la carriera a San Antonio il che cambia completamente le cose! Ho criticato Wade per caso, per trarre un esempio simile di un giocatore che ha iniziato la carriera e poi si è tagliato lo stipendio nella propria squadra per far crescere il team? NO

Che poi che a Ginobili e Parker siano stati offerti contratti dai 20M in su non ne ho mai sentito parlare peraltro. Siete voi a riportare l'esempio di San Antonio. Nessuno ha parlato di loro, è stato ilJasone a subentrare con tale esempio.

La questione arbitraggi nei Playoffs è stata tirata in ballo sul come OKC ha vinto la serie coi Clippers. Dalle Finali di Conference non ne ho più parlato infatti e tanto meno nessuno ha parlato di arbitri nelle Finali NBA (sebbene anche in gara 6 contro gli Spurs ad ogni entrata di Westbrook si fischiava fallo).

Scap ha scritto:Secondo me si sta esagerando.
Non mi pare che Lebron, Wade e Bosh si siano ridotti lo stipendio a 5 milioni a testa per creare un super team.

Preferisco i giocatori forti che si riducono di 2 o 3 milioni per lasciare libertà d' azione alla squadra, che vedere presunte superstar intasare il salary prendendo 20 e passa milioni immeritati, e di esempi ce ne sono davvero tanti.

Hai detto una cosa giusta! Ma il problema è che i BIG 3 di Miami si sono effettivamente ridotti lo stipendio di 5M a testa in questi 4 anni! Ora vedremo cosa succede..

Duncan e Nowitzki nel loro prime hanno preso 21-22-23 milioni e i loro team sono stati sempre ai massimi livelli per anni e anni.

Non ho tempo di stare qui a scrivere papiri su papiri per approfondire il discorso, ma sicuramente la spiegazione di DODO rispecchia la mia opinione grosso modo.

Paragonare gli anni '80 al 2014 suvvia, capisco che il mondo e l'economia globale stia regredendo e non evolvendosi, ma qui si pensa a come migliorare le cose e non ad un ritorno allo status quo di Bird-Magic

t mac#3 ha scritto:Non ho tempo di stare qui a scrivere papiri su papiri per approfondire il discorso

meno male

FrenkT ha scritto:

t mac#3 ha scritto:Non ho tempo di stare qui a scrivere papiri su papiri per approfondire il discorso

meno male

Ma teoricamente il massimo salariale per Lebron a quanto ammonta?

FrenkT ha scritto:

t mac#3 ha scritto:Non ho tempo di stare qui a scrivere papiri su papiri per approfondire il discorso

meno male

BRANDONE ha scritto:Ma teoricamente il massimo salariale per Lebron a quanto ammonta?

teoricamente sui 20.5 o poco poco più.

BRANDONE ha scritto:Ma teoricamente il massimo salariale per Lebron a quanto ammonta?

Se verrà confermato il salary cap a 63 milioni, il massimo salariale dovrebbe essere attorno ai 22 milioni di dollari e spiccioli per il primo anno, con aumenti del 7,5% all'anno.

dOkancesco ha scritto:

BRANDONE ha scritto:Ma teoricamente il massimo salariale per Lebron a quanto ammonta?

teoricamente sui 20.5 o poco poco più.

Grazie.Leggo che si parla di un contratto da 130x5 ma se parte da 20,5 anche con eventuali incrementi se non sbaglio dovrebbe arrivare più sui 120 che sui 130 .Dove sbaglio(visto che sbaglio sicuramente )?

EDIT:ok,ha risposto the Freak,ricordavo male gli incrementi

20,6, 120/5.

Chi vi ha raccontato dei 22 (tipo Woj e ESPN) ha fatto i conti senza sapere come si fanno