Da Meazza a Pellè. Il più grande di tutti - TERZA FASE
- frog
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Re: Da Meazza a Pellè - Il più grande di tutti
Palmares di un giocatore che non ha mai indossato la maglia di una strisciata e ha vinto, da protagonista, con squadre diverse, ovviamente qui non supererà nemmeno il primo turno e ancora qualcuno dice che la cosa non incide ?
Coppa Italia: 6
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Re: Da Meazza a Pellè - Il più grande di tutti
frog ha scritto:Palmares di un giocatore che non ha mai indossato la maglia di una strisciata e ha vinto, da protagonista, con squadre diverse, ovviamente qui non supererà nemmeno il primo turno e ancora qualcuno dice che la cosa non incide ?
Coppa Italia: 6
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Ne parlavo prima, evidentemente ha giocato in non strisciate meno sexy, avesse legato il suo nome all'altra parte del Tevere godrebbe di ben altra considerazione
E a me Mancini sta sulle palle come pochi, così come sta sulle palle a molti, anche questo lo penalizza a livello di considerazione
Io lo metto sotto Totti per dire, però é vero che Totti non ha mai giocato per le strisciate, ma ha anche avuto la fortuna di giocare nel periodo più longevo della Roma ad alto livello, c'é gente a cui é andata molto peggio (Antognoni per fare un nome a te caro)
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- theanswer74
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Re: Da Meazza a Pellè - Il più grande di tutti
Per me, uno scudo a Firenze, o Cagliari, o Roma vale dieci tra gli strisciati.
Per questo Baggio è il top tra quelli che ho visto, e Riva è il top tra gli attaccanti.
Poi vabbè, il secondo ha ficcato una banda di scappati di casa (erano in B) e una Terra che veniva utilizzata come monito per i disobbedienti ("se fai così, ti mando in Sardegna") in un attico vista Arco di Trionfo. E mica l'ha fatto in 15 anni, no, lo ha fatto in tre. Si è preso qualcosa che aveva sempre vissuto ai margini e l'ha accompagnato a cena a Buckingham Palace.
Ha vinto uno scudo, e un altro ne avrebbe vinto se non si fosse fracassato il ginocchio (causa quel killer austriaco). A Cagliari eh, a Cagliari.
Non esistono paragoni. Questo era avanti di 30 anni, per fisico, per prepotenza. Sfascerebbe culi pure adesso.
Ho visto alcune partite in vhs. Condite da tanti, troppi (per non essere veri) racconti. Questo qui se ne portava a spasso due o tre. Sopra le spalle. Poi se li scrollava e faceva un po' come cazzo voleva lui. E quel sinistro era al fulmicotone: ci si sbroda per quello di Gabbiadini, giustamente. Ecco, giggirriva, le stesse cose, le faceva con palloni che rispetto ai "nostri" sembravano sfere di pietra.
ps. Baggio, Totti, Mancini, Del Piero. Io li metto in quest'ordine.
Per questo Baggio è il top tra quelli che ho visto, e Riva è il top tra gli attaccanti.
Poi vabbè, il secondo ha ficcato una banda di scappati di casa (erano in B) e una Terra che veniva utilizzata come monito per i disobbedienti ("se fai così, ti mando in Sardegna") in un attico vista Arco di Trionfo. E mica l'ha fatto in 15 anni, no, lo ha fatto in tre. Si è preso qualcosa che aveva sempre vissuto ai margini e l'ha accompagnato a cena a Buckingham Palace.
Ha vinto uno scudo, e un altro ne avrebbe vinto se non si fosse fracassato il ginocchio (causa quel killer austriaco). A Cagliari eh, a Cagliari.
Non esistono paragoni. Questo era avanti di 30 anni, per fisico, per prepotenza. Sfascerebbe culi pure adesso.
Ho visto alcune partite in vhs. Condite da tanti, troppi (per non essere veri) racconti. Questo qui se ne portava a spasso due o tre. Sopra le spalle. Poi se li scrollava e faceva un po' come cazzo voleva lui. E quel sinistro era al fulmicotone: ci si sbroda per quello di Gabbiadini, giustamente. Ecco, giggirriva, le stesse cose, le faceva con palloni che rispetto ai "nostri" sembravano sfere di pietra.
ps. Baggio, Totti, Mancini, Del Piero. Io li metto in quest'ordine.
Ultima modifica di theanswer74 il 17/10/2014, 9:58, modificato 1 volta in totale.
Oh sei limitato si era capito da parecchio, non affossarti ogni messaggio per pietà (nosintassi) 

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Re: Da Meazza a Pellè - Il più grande di tutti
Parlando di attaccanti, e più precisamente del paragone Riva-Bettega, io metterei sul banco subito il fatto che il primo ha 35 goal in 42 partite nell'Italia. E' tutt'ora il leading scorer ogni epoca della Nazionale.
E comunque Bettega nella mia classifica sicuramente arriva 6° o 7°.
Il problema non è Bettega, sono i vari Iuliano, A. Bianchi, Favalli, Torricelli ecc.
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Re: Da Meazza a Pellè - Il più grande di tutti
Facciamo che a Roma vale cinque strisciati va visto che siamo in tema di conti tanto al chilo
Per me il voler mettere la Roma al pari di squadre come Fiorentina, Cagliari, Sampdoria, ma anche Lazio o Napoli non ha senso, aldilà della narrativa che vi vuole piccoli e bistrattati (che poi rispetto a Juve, Milan e Inter posso pure accettarlo)
Qui parliamo di una squadra che negli ultimi quindici anni se l'é giocata per lo scudo almeno sei volte, abbastanza stabilmente in Champions, senza contare i magici anni 80, tutte cose che da quelle parti passano come la cometa di Halley
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Per me il voler mettere la Roma al pari di squadre come Fiorentina, Cagliari, Sampdoria, ma anche Lazio o Napoli non ha senso, aldilà della narrativa che vi vuole piccoli e bistrattati (che poi rispetto a Juve, Milan e Inter posso pure accettarlo)
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Re: Da Meazza a Pellè - Il più grande di tutti
vanecka ha scritto: però permettetemi di dire che Bettega è ne più ne meno un fuoriclasse che vive in Italia l'ostracismo dovuto alla maglia che ha portato e con cui ha vinto tantissimo giocando e decidendo finali e partite che molti dei giocatori con cui lo si paragona o che vengono identificati mantra assoluti non hanno visto neppure in televisione.
Quali sarebbero queste partite ? Le finali di coppa uefa del '76 -77 ?
Io Roberto Bettega, come calciatore lo ritengo un grandissimo, uno dei migliori in Italia, proprio dal punto di vista tecnico, ma come palmares al di fuori dell'Italia, direi che la generazione che ha giocato tra gli anni ottanta e novanta, gli piscia in testa come ridere e non certo per colpa sua, ma in quegli anni l'Italia era al livello attuale fuori dagli italici confini.
Pure Totti, vanterebbe una finale agli europei e un mondiale vinto, cosa che Bettega non ha mai visto nemmeno in televisione

- theanswer74
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Re: Da Meazza a Pellè - Il più grande di tutti
lebronpepps ha scritto:Facciamo che a Roma vale cinque strisciati va visto che siamo in tema di conti tanto al chilo
Per me il voler mettere la Roma al pari di squadre come Fiorentina, Cagliari, Sampdoria, ma anche Lazio o Napoli non ha senso, aldilà della narrativa che vi vuole piccoli e bistrattati (che poi rispetto a Juve, Milan e Inter posso pure accettarlo)
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Sostanzialmente, potrei anche darti ragione.
Certo, però è anche vero che salvo tre volte (lo scudo, l'anno dopo lo scudo, l'anno dell'ultimo Capello), mai una volta che siamo partiti favoriti.
Cmq, vincere a Cagliari, ovviamente, vale dieci scudi a Roma. E' tutto un gioco di proporzioni, Lebron.

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Re: Da Meazza a Pellè - Il più grande di tutti
frog ha scritto:Palmares di un giocatore che non ha mai indossato la maglia di una strisciata e ha vinto, da protagonista, con squadre diverse, ovviamente qui non supererà nemmeno il primo turno e ancora qualcuno dice che la cosa non incide ?
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non entro nella discussione sul giocatore che mi è sempre stato sui coglioni in maniera monumentale.
mi limito a far notare che va bene la leggenda della strisciate, ma lui ha vinto molto con la lazio di cragnotti che spendeva quanto tutte le strisciate messe assieme.
poi protagonista nel 2000 non saprei... 0 gol in 20 partite. e a memoria giocava con Nesta, Marchegiani, Simeone, Salas, Boksic e tanti altri.
ps. adesso non facciamo passare ogni scudetto vinto da squadre non strisciate per la moltiplicazione dei pani e dei pesci.

Ultima modifica di BruceSmith il 17/10/2014, 10:10, modificato 2 volte in totale.
- theanswer74
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Re: Da Meazza a Pellè - Il più grande di tutti
Teo ha scritto:Parlando di attaccanti, e più precisamente del paragone Riva-Bettega, io metterei sul banco subito il fatto che il primo ha 35 goal in 42 partite nell'Italia. E' tutt'ora il leading scorer ogni epoca della Nazionale.
E, giusto per ricordarlo agli smemorati, avrebbe pure vinto un Europeo (da protagonista) ed è andato ad un Brasile stellare da un Mondiale.
Così, oltre allo scudo a Cagliari (che vale un titolo Nba con i Grizzles) e a quei numerini accanto alla voce "presenze - gol".
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Re: Da Meazza a Pellè - Il più grande di tutti
La cosa vale se ci si limita agli ultimi 30 anni di storia del calcio, fino agli anni 70 per dire, Bologna, Fiorentina e Torino se la giocavano alle spalle delle big, Napoli e Roma meno, molto meno, la Lazio era una saltuaria presenza nelle alte vette, mentre le tre strisciate dettano legge comunque dagli anni 30, escluse le ere del grande Bologna e del grande Torino.lebronpepps ha scritto:Facciamo che a Roma vale cinque strisciati va visto che siamo in tema di conti tanto al chilo
Per me il voler mettere la Roma al pari di squadre come Fiorentina, Cagliari, Sampdoria, ma anche Lazio o Napoli non ha senso, aldilà della narrativa che vi vuole piccoli e bistrattati (che poi rispetto a Juve, Milan e Inter posso pure accettarlo)
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Re: Da Meazza a Pellè - Il più grande di tutti
BruceSmith ha scritto: non entro nella discussione sul giocatore che mi è sempre stato sui coglioni in maniera monumentale.
mi limito a far notare che va bene la leggenda della strisciate, ma lui ha vinto molto con la lazio di cragnotti che spendeva quanto tutte le strisciate messe assieme.
poi protagonista nel 2000 non saprei... 0 gol in 20 partite. e a memoria giocava con Nesta, Marchegiani, Simeone, Salas, Boksic e tanti altri.
ps. adesso non facciamo passare ogni scudetto vinto da squadre non strisciate per la moltiplicazione dei pani e dei pesci.la samp era una squadrone ed è rimasta ad alto livello per anni, in italia e in europa.
il tuo "non entro nella discussione sul giocatore" mi ricorda tanto quelli che partono con un "non sono razzista" prima di partire con discorsi sull'inesistenza dei campi di concentramento

Scherzi a parte, Cragnotti all'epoca faceva parte delle 7 sorelle, le squadre erano tutte di livello superiore all'attuale, ma, e il contesto in cui stiamo scrivendo dovrebbe aiutare a capire le motivazioni, vincere dove non si è mai o quasi mai vinto. è molto più difficile.
Chiedere ai tifosi dei Phoenix suns, dei Sacramento Kings o di qualsiasi squadra situata in quel di Cleveland.
Pure ai Lakers, dopo circa 15 anni di digiuno, hanno dovuto affidarsi a Phil Jackson per tornare a vincere, pur avendo già in squadra Shaq da qualche anno.
Vincere aiuta a vincere e non si parla solo di giocatori, allenatori e società, ma proprio della città, dell'aria che si respira. La cazzata del DNA europeo di Galiani, non è una cazzata, è vero che l'essere abituati a respirare certe atmosfera di aiuta a superare gli ostacoli mentali, l'ambiente ti aiuta a mantenerti su certi livelli.
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Re: Da Meazza a Pellè - Il più grande di tutti
Butto lì altri due grandi sottovalutati che hanno legato il proprio nome ad uno scudetto con una non strisciata, ma si preferiscono citare altre vittorie: Pulici e Graziani (che era anche un buonissimo giocatore prima di fare il buffone in tv)
La squadra poi presentava altri giocatori di livello, tutti regolarmente non citati (nemmeno con i voti simpatia alla Iuliano
)
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Re: Da Meazza a Pellè - Il più grande di tutti
Anticipato da answer su Gigi Riva, l'Europeo '68 e il Mondiale '70 sono nella letteratura sportiva di questo paese.
Detto questo,
Spero che almeno uno di questi due accostamenti (se non entrambi) fosse ironico

Detto questo,
theanswer74 ha scritto:Pink floyd o NIN?
theanswer74 ha scritto:Pure Tim Burton e Stanley Kubrick non hanno mai vinto un Oscar.
Spero che almeno uno di questi due accostamenti (se non entrambi) fosse ironico

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Re: Da Meazza a Pellè - Il più grande di tutti
lasciando un attimo da parte il discorso riva-bettega su cui ho già ampiamente detto la mia considerandoli rispettivamente il primo e il secondo in italia nel loro ruolo, volevo fare scoppiare un'altra bomba.
si parla di baggio. e parliamo di baggio.
premesso che come per riva/bettega si parla di giocatori unici che nascono ogni 30 anni, quindi anche le critiche vanno prese con le pinze e contestualizzate all'interno di un classifica di top all time, io penso che molti dimenticano che subito dopo il suo apice (mondiali 94) baggio a 28 anni e dunque nel pieno della sua maturità calcistica è costretto ad emigrare di squadra in squadra perché i due più grandi allenatori italiani del momento lo consideravano un peso. di più, di lui non ne volevano proprio sapere.
non parliamo di un del piero ultratrentenne, parliamo di un giocatore che ha 28 anni e dopo quel mondiale aveva perso il posto da titolare nella propria squadra e fu scaricato, preso dal milan, scaricato anche da lì e poi costretto a emigrare in provincia per trovare una propria nuova dimensione, tranne una parentesi fallimentare all'inter.
vogliamo parlare di allenatori: eriksson alla fiorentina lo giudicava inadatto tatticamente per le esigenze della squadra e voleva mandarlo in prestito perché l'esperienza in una provinciale gli avrebbe fatto bene e lo avrebbe fatto crescere.
trapattoni alla juve (e in quel periodo baggio era poco meno che un dio) dichiarò pubblicamente che era un giocatore che non giocava per la squadra, disinteressato ad ogni discorso tattico e che nel calcio odierno era una tara impossibile da sostenere.
cesare maldini nell'under lo panchinava spesso e volentieri.
di lippi e capello abbiamo detto. capello si fece sfuggire che in spogliatoio non lo sopportava nessuno.
tabarez che non sa che farsene lo schiera a centrocampo, baggio gioca e il milan fa schifo, tabarez viene mandato via.
con sacchi rapporto di amore/odio. vedasi epilogo della sua esperienza al milan.
ancelotti non lo volle al parma nonostante l'accordo ci fosse già imponendo un aut aut ai tanzi e costringendo il giocatore ad andare a bologna, dove ulivieri si dimise un paio di volte per conflitti col giocatore.
tecnicamente era un giocatore fantastico, capace davvero nei periodi di grazia di prendere una squadra e portarla sul tetto d'europa (uefa) o a una finale mondiale. vederlo giocare era una gioia per gli occhi. per il resto lasciamo perdere. baggio grandissimo, tutto quello che volete. i top 5 italiani di sempre, limitandosi ai giocatori offensivi, sono altri.
a mio modesto parere.
si parla di baggio. e parliamo di baggio.
premesso che come per riva/bettega si parla di giocatori unici che nascono ogni 30 anni, quindi anche le critiche vanno prese con le pinze e contestualizzate all'interno di un classifica di top all time, io penso che molti dimenticano che subito dopo il suo apice (mondiali 94) baggio a 28 anni e dunque nel pieno della sua maturità calcistica è costretto ad emigrare di squadra in squadra perché i due più grandi allenatori italiani del momento lo consideravano un peso. di più, di lui non ne volevano proprio sapere.
non parliamo di un del piero ultratrentenne, parliamo di un giocatore che ha 28 anni e dopo quel mondiale aveva perso il posto da titolare nella propria squadra e fu scaricato, preso dal milan, scaricato anche da lì e poi costretto a emigrare in provincia per trovare una propria nuova dimensione, tranne una parentesi fallimentare all'inter.
vogliamo parlare di allenatori: eriksson alla fiorentina lo giudicava inadatto tatticamente per le esigenze della squadra e voleva mandarlo in prestito perché l'esperienza in una provinciale gli avrebbe fatto bene e lo avrebbe fatto crescere.
trapattoni alla juve (e in quel periodo baggio era poco meno che un dio) dichiarò pubblicamente che era un giocatore che non giocava per la squadra, disinteressato ad ogni discorso tattico e che nel calcio odierno era una tara impossibile da sostenere.
cesare maldini nell'under lo panchinava spesso e volentieri.
di lippi e capello abbiamo detto. capello si fece sfuggire che in spogliatoio non lo sopportava nessuno.
tabarez che non sa che farsene lo schiera a centrocampo, baggio gioca e il milan fa schifo, tabarez viene mandato via.
con sacchi rapporto di amore/odio. vedasi epilogo della sua esperienza al milan.
ancelotti non lo volle al parma nonostante l'accordo ci fosse già imponendo un aut aut ai tanzi e costringendo il giocatore ad andare a bologna, dove ulivieri si dimise un paio di volte per conflitti col giocatore.
tecnicamente era un giocatore fantastico, capace davvero nei periodi di grazia di prendere una squadra e portarla sul tetto d'europa (uefa) o a una finale mondiale. vederlo giocare era una gioia per gli occhi. per il resto lasciamo perdere. baggio grandissimo, tutto quello che volete. i top 5 italiani di sempre, limitandosi ai giocatori offensivi, sono altri.
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Re: Da Meazza a Pellè - Il più grande di tutti
frog ha scritto: il tuo "non entro nella discussione sul giocatore" mi ricorda tanto quelli che partono con un "non sono razzista" prima di partire con discorsi sull'inesistenza dei campi di concentramento![]()
Scherzi a parte, Cragnotti all'epoca faceva parte delle 7 sorelle, le squadre erano tutte di livello superiore all'attuale, ma, e il contesto in cui stiamo scrivendo dovrebbe aiutare a capire le motivazioni, vincere dove non si è mai o quasi mai vinto. è molto più difficile.
Chiedere ai tifosi dei Phoenix suns, dei Sacramento Kings o di qualsiasi squadra situata in quel di Cleveland.
Pure ai Lakers, dopo circa 15 anni di digiuno, hanno dovuto affidarsi a Phil Jackson per tornare a vincere, pur avendo già in squadra Shaq da qualche anno.
Vincere aiuta a vincere e non si parla solo di giocatori, allenatori e società, ma proprio della città, dell'aria che si respira. La cazzata del DNA europeo di Galiani, non è una cazzata, è vero che l'essere abituati a respirare certe atmosfera di aiuta a superare gli ostacoli mentali, l'ambiente ti aiuta a mantenerti su certi livelli.
posto che non sono razzista

nel caso della lazio, compravano gente che aveva vinto altrove.
e la samp fece un ciclo notevole (a memoria, almeno 3 finali europee, di cui 1 di cl) oltre a varie coppette.
ad ogni modo, non sto sminuendo il valore di mancini (a quello ci pensa la storia
