ECCO JOHN LUCAS III: “DARO’ IL CUORE PER AIUTARE LA BENETTON BASKET A TORNARE IN ALTO”Â
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In mattinata ha conosciuto coach Mahmuti, i nuovi compagni e assaggiato il parquet del Palaverde, a pranzo il primo contatto con i tifosi ed i giornalisti di Treviso.
Accompagnato dalla fidanzata, John Lucas III ha subito dato l'impressione di essere un tipo con le idee chiare: "Il campionato italiano? Lo conosco già un pò avendo giocato a Udine, devo dire che il livello è altissimo, specialmente per l'intensità agonistica che giocatori e pubblico mettono in campo e fuori - spiega il neoacquisto della Benetton Basket -. Ogni partita è una finale, un clima bellissimo che mi esalta, ben diverso dalla Nba: qui ci si allena due volte al giorno, io sono un 'animale da palestra', in più sono un giocatore cui piace mettere sempre l'anima in campo. Questo lo posso garantire, darò tutto me stesso per aiutare la squadra a tornare ai livelli che le competono, EuroLega in primis".
Scelto dalla Benetton Basket come addizione nel parco esterni, le sue doti di uomo regia potranno aiutare alla causa: "Tecnicamente posso giocare sia play che guardia, mi piace far girare la squadra a ritmi alti, sia in difesa che in attacco, dove vorrei coinvolgere il più possibile tutti i compagni, con penetra e scarica che liberino il perimetro ma anche attaccando il canestro in prima persona, perchè no? Adesso ho appena visto i miei nuovi compagni, ho bisogno di capire dove mi trovo e quali sono le caratteristiche del mio gioco che possono servire, ma ho una voglia matta di scendere in campo".
Nella speranza di vederlo in azione con il numero 11 già sabato nella partita contro la ScavoSpar Pesaro al Palaverde, intanto Lucas parla di sè e delle sue precedenti esperienze: "L'Nba è stata una chance importante che avevo sempre sognato di avere, logico che in futuro vorrò riprovarci, ma adesso la mia testa ed il mio corpo sono qui, per vivere questa realtà che, ripeto, mi esalta molto. Ho sempre sognato di fare il giocatore di basket, sono nato con la palla a spicchi ed ho avuto la fortuna di avere un padre che nell'Nba ci ha giocato per parecchio tempo: ricordo quand'ero piccolissimo, 4 anni, mentre stavo a bordo campo a Houston a seguire le gare dei Rockets come ball boy. Mio padre mi diceva sempre 'Hey, magari non diventerai altissimo ma questo non vuol dire che tu non possa provarci'. Così, mi mangiavo con gli occhi i movimenti dei vari Stockton, Bird, Thomas e poi provavo ad imitarli: fin da allora dentro me stesso ho giurato che, prima o poi, in Nba ci sarei arrivato".
E la scelta della Benetton Basket non è venuta a caso, per John Lucas III: "Certo, il club e la sua fama li avevo conosciuti in parte quand'ero stato in Italia, due stagioni fa, poi ho parlato con alcuni amici - spiega John - uno su tutti Tyus Edney che ha fatto una Summer League a Denver con me e che qui è stato un mito. Lui mi ha detto di quanto bene si trovasse qui da voi, poi ho avuto occasione di parlare con Reece Gaines, con Chalmers che avevo conosciuto ai tempi di Minnesota e tutti mi hanno parlato bene di Treviso e della Benetton Basket. Ora voglio fare qualcosa per voi, provare a riportarvi in alto, in EuroLega, che è il posto che compete ad una società come questa".
Benvenuto John... 