Hobbit83 ha scritto: Sapendo che Maddux e Glavine sarebbero stati eletti comunque, specie dopo i primi report pubblicati, io non li avrei votati.
La possibilità di voto tattico c'è. Io non avrei votato per Glavine probabilmente, ma Maddux è su un altro livello e personalmente non vorrei mai dover dire "io non ho votato per lui", qualsiasi motivo possa esserci.
Detto questo, non puoi fare affidamento su troppi report, perché la data di consegna del ballot è molto antecedente alla pubblicazione della gran parte delle schede. Al momento della consegna credo che solo il 5-7% fosse di dominio pubblico, col risultato che teoricamente avresti potuto danneggiare i migliori, non votando per loro.
Dodgers fan #7 ha scritto: Bisogna vedere se gli altri abbiano voluto ragionare in questo modo o meno; dei 16 che hanno lasciato Maddux fuori noi conosciamo solo un ballot, in cui era presente il solo Jack Morris.
Esatto. NESSUNO è mai stato unanime, quindi le possibilità che Maddux non abbia avuto l'unanimità per motivi "strategici" sono ridotte. In realtà non l'avrebbe avuta a prescindere, come tutti gli altri prima di lui.
Comunque come da link pubblicato in precedenza, avete visto che differenza enorme ci sia fra i voti pubblicati ed i voti segreti. Quelli segreti ed anonimi votano meno gente, tendono ad amare quelli con narrativa, i rilievi (Morris, Smith, Mattingly). Quest'anno è andato meglio dei precedenti, ma in quel link ci sono anche altri link agli anni precedenti e l'effetto è chiaro: gli anonimi votano ad minchiam. E non escludo che lo facciano perché anonimi. Detto questo, mi ricollego:
Questo, unito al fatto che comunque non mi sembra giusto che Gurnick sia l'unico a prendersi la merda mentre altri 15 vivano nell'ombra, mi fa pensare che forse sarebbe il caso di rendere pubblici tutti i voti, come si sta facendo per i premi annuali che sempre la BBWAA distribuisce. Forse ci sarebbero meno troll ed un senso di responsabilità maggiore.
Gurnick è stato obbligato a pubblicare il ballot perchè lavora per MLB.com. Un po' come i votanti di ESPN o di alcuni giornali, che obbligano la pubblicazione di tutti. Non escludo che anche lui sarebbe rimasto anonimo altrimenti.
Ma oltre alla malafede potenziale (ossia: so di votare "male", e per questo mi rifiuto di pubblicare la scheda), ci sono altri motivi per la mancata pubblicazione. Il primo, e per me è quello chiave, è che gli anonimi siano in gran parte giornalisti in pensione, che non hanno posto dove pubblicare la propria scheda e che non lavorano più nell'ambiente. Pensateci: dei giornalisti attivi di baseball con un voto, quanti hanno evitato di pubblicarlo? A me verrebbe da dire neanche 1, pensate un po'. Ma siccome i diritti di voto sono eterni, votano anche quelli che sono passati a fare altro nella vita, o che sono in pensione. Questi non seguono analisi, fatti o altro, ma tendono a votare in base alla nomenclatura. Un caso raro di giornalista che è passato a fare altro ma che ha un posto dove pubblicare il proprio voto è Phil Hersh (che già in passato fece dichiarazioni discutibili), che non copre il baseball dal 1987 essendo passato agli sport olimpici, ma che lavora ancora per il Chicago Tribune. Bene, Hersh ha votato fra gli altri per tutti e tre i citati: Mattingly, Morris e Lee Smith, in un anno del genere. E' probabile che altri nelle sue condizioni abbiano votato in maniera simile.
L'altro motivo per l'anonimato è evitare di essere "bullati": alcuni votano con la massima onestà (magari incompetenti, ma onesti, per capirci), ma hanno paura di essere bullati, offesi, derisi ed attaccati se non votano come richiesto dall'"establishment". Insomma, un voto non anonimo potrebbe ridurre l'indipendenza dei votanti.
Ma comunque per me la ragione principale è la prima. E per me è assurdo che voti gente che ha smesso di seguire o coprire il baseball da anni o decenni.