dicmod ha scritto: Capisco il discorso della gente a margine ma è riconducibile, a gente a margine e nuovi tifosi delle singole squadre non vedo come questo per magia diventi questa volta non riconducibile ai potenziali tifosi di una singola squadra ma ad un'entità astratta di amanti del bel gioco. Lo capisco in ottica di un evento che riunifica come i PO ma non della regular season.
dicmod, ti giuro, non ho capito.
In ogni caso la qualità del gioco attira la gente ad uno sport. Ed i giocatori migliori aumentano la qualità e la cassa di risonanza. Togli Lebron, Kobe ed i 10-15 nomi più importanti al basket NBA e ti assicuro che ne soffra.
Se la vita di ogni giorno non ti da nessuna possibilità e studiare diventa una perdita di denaro e tempo aumentano le persone che possono prendersi il rischio di cercar di intraprendere una carriera sportiva perché se sono nel dubbio sul piatto non stanno lasciando niente. Se invece ho un ottima proposta di lavoro e una percentuale bassa di poter accedere ad uno sport professionistico la maggior parte delle persone si prende la carriera remunerativa sicura e immediata.
dicmod, ma che stai dicendo? Ma perché parli in questi termini di una cosa che chiaramente non conosci, dando per scontato certi meccanismi inesistenti?
NESSUNO si prende la carriera remunerativa sicura fra gli atleti d'elite. Nessun atleta di primo piano ha mai scelto e mai sceglierà una carriera fuori dallo sport.
Peraltro a quanti liceali viene offerta una "carriera remunerativa sicura ed immediata"? I ragazzini già a 16 anni sanno di essere o meno prospetti, mentre non hanno idea di cosa riservi loro il mondo lavorativo (spesso non hanno neanche idea di cosa fare al college). Possono scegliere di andare al college per migliorare il loro status e magari crearsi un piano B, ma nessuno abbandona la possibilità sportiva. E' sempre la loro prima scelta, sempre, anche perché le loro scelte arrivano per forza prima della fine del loro corso di studi, e nessuno va ad offrire ad un liceale o ad un laureando o persino ad un neo-laureato una carriera "remunerativa sicura ed immediata" al punto di allontanarli dallo sport a 6 o 7 zeri, in nessuna condizione... o quasi:
Qualche eccezione c'è stata. Myron Rolle e Matt Rice sono stati Rhodes Scholars, ma questo si è limitato a tenerli negli studi un anno in più, poi sono entrati nello sport professionistico, nonostante siano stati solo un sesto ed un nono giro rispettivamente e soprattutto Rice è un prospetto estremamente limitato. Craig Breslow si è laureato in "molecular biophysics and biochemistry" a Yale ed è stato scelto al VENTISEIESIMO giro. Ma è comunque passato professionista. George Parros degli Anaheim Ducks prima di diventare professionista era entrato nella Chicago Board of Trade, ma appena ha avuto la possibilità è passato pro. Matt Birk dei Baltimore Ravens, laureato in economia a Harvard, ha avuto un'offerta di lavoro a Wall Street e non era un prospetto, ma appena ha avuto una minima possibilità, come dice lui "I figured I was just delaying Wall Street for about six months. I didn’t think I’d even make the team", ma nonostante ciò ci ha provato. Queste sono eccezioni, ed anche loro sono diventati professionisti.
Questi non erano top prospects secondo nessuna definizione del termine (oddio, forse Parros si, non ne ho idea, ma mi riferisco agli altri) e pure loro hanno scelto lo sport professionistico. Trovami un atleta, UNO SOLO, dei primi 5 giri degli ultimi 10-15 anni MLB che abbia lasciato il mondo dello sport volontariamente per entrare nel mondo lavorativo. Ma anche dei primi 10, o dei primi 15 giri.
Fuori dai primi giri, così come in Europa, può succedere, raramente (anche se pure in quel caso dipende solo ed esclusivamente dal prezzo... tutti ne hanno uno alla fine). Ma perché parliamo di possibilità infinitesimali e bonus di 20-30mila dollari, quindi giocatori di pochissimo interesse per l'industria per definizione. Non si tratta di top prospects. Di quelli uno su mille ce la fa e non diventa quasi mai una stella. Con tutto il rispetto, ma gli Alex Rodriguez, i Ken Griffey Jr., i Derek Jeter, i Roy Halladay cambiano il panorama del tuo sport, non un Craig Counsell (e comunque anche Counsell è passato professionista).
Hobbit83 ha scritto:Cambiando leggermente discorso, come mai si è sempre parlato solo degli Houston Astros come candidati al trasferimento in AL?
Tante ragioni. Alcune:
- Così vengono toccate direttamente solo le 2 division "anomale" (quella da 6 e quella da 4), invece di spostare gli Astros nella NL West ed i Diamondbacks o i Rockies nell'AL.
- Gli Astros fanno schifo, mentre Rockies e Diamondbacks hanno possibilità attuali e nel breve termine, quindi spostarle in un'altra division e magari resettare le loro possibilità sarebbe una fregatura alla quale i proprietari si sarebbero opposti. Gli Astros invece possono ricostruire con calma a prescindere dalla division. Ovviamente non erano possibili altre squadre della Central (idealmente avrebbero riportato i Brewers in AL).
- Gli Astros erano "ricattabili". Squadra in vendita, Selig ha permesso l'acquisto solo a questa condizione. Le altre squadre papabili non erano ricattabili. Crane non solo ha dovuto accettare, ma è stato "addolcito" da 65 milioni di dollari circa di sconto sull'acquisto.
webba2000 ha scritto:Sono tendenzialmente d'accordo con voi, però questa considerazione mi ha fatto meditare.
And it's led a great many observers to suggest -- nay, to argue -- that if the new system had been in play last June, the Royals either wouldn't have drafted Starling, or they would have drafted him but not been able to sign him.
Which is wildly speculative.
Starling and his agent held out for $7.5 million because they knew they could get $7.5 million. What if they knew that $4 million was the Royals' limit? Last I checked, $4 million was still a pretty fair amount of money.
Non è wildly speculative. Equivale a conoscere Starling. La sua intenzione era quella di andare al college, mantenere entrambe le opzioni aperte e decidere 3 anni dopo. E' vero che non esiste la certezza che Starling sarebbe arrivato a guadagnare più di 4 milioni in NFL. Ma le possibilità che guadagnasse 4 o più milioni in NFL O in MLB dopo 3 anni di college erano piuttosto elevate, e nel frattempo la porta si sarebbe aperta al football.
Zach Lee sarebbe stato perso al 100%. Brandon Jacobs pure ed in questo caso sarebbe stata una decisione definitiva (avrebbe giocato solo a football ad Auburn). Come da link, Ryan Kalish avrebbe fatto il QB di Virginia, Will Middlebrooks il QB di Texas A&M, Casey Kelly il QB di Tennessee. Sono giocatori MLB, o uno che ha portato Adrian Gonzalez ai Red Sox. Questa è gente che viene persa dallo sport e poi non tutti tornano dentro. Moltissimi dei migliori atleti liceali hanno possibilità in altri sport. Vogliamo davvero perderli?
Certo, i bonus si ridurranno notevolmente per uno Stephen Strasburg, che non ha alternative. Ma poi... vogliamo davvero ridurre il bonus per Strasburg? Già viene sottopagato rispetto a quanto produrrà (il suo bonus storico è praticamente poco più di quanto preso da Barmes!), come si fa a trovare giusto un ulteriore abuso? Ricordiamoci che già il draft sia fondamentalmente il prodotto di una collusione fra le squadre, perché ai giocatori non è permesso vendersi al miglior offerente, e questo per definizione già li frega alla grande.
Inoltre Neyer deve aver bevuto quando dice che aiuti le piccole squadre. Come si è visto, le piccole non fanno assolutamente fatica a competere con le spese nel draft ed internazionalmente ed alcune squadre si sono costruite proprio in quel modo. Mettere dei limiti lì ma non nella free agency finisce per aiutare le grandi, perché le piccole non possono certo andare a firmare Albert Pujols, che finirà dunque per forza ad una squadra forte, senza che le piccole possano compensare altrove. Ai proprietari delle piccole va bene perché quei soldi se li metteranno in tasca senza ripercussioni di PR.
Chi ci perde sono i ragazzi del draft. Ossia la parte in causa più povera, l'unica non rappresentata al tavolo. Vengono fregati alla grande. E non sono fregati necessariamente i top athletes. Cole avrebbe preso ugualmente attorno ai 7-8 milioni di dollari, ma i giocatori che oggi prendono 200mila dovranno accontentarsi della metà o roba del genere. E saranno fregati i giocatori internazionali, che invece di prendere 80 o 100mila dovranno accontentarsi di 20 o 30mila. Sono andati a rubare ai poveri per dare ai ricchi.
Ange86 ha scritto: Sulla doppia WC io sono d'accordo perchè comunque generi interesse e perchè dai un piccolo svantaggio a chi arriva con la WC perchè dovrà probabilmente iniziare le DS con il 2°-3° partente.
Non è vero. Già adesso spesso non si ha il lusso di resettare la rotazione. Ma prendi in 2010 in AL: Yankees e Rays che lottano per la division fino all'ultimo giorno, Red Sox che possono impostare la rotazione. Magari Yankees e Rays usano Sabathia e Price nell'ultimo giorno per vincere la division, e poi non hanno il proprio asso nello spareggio per la Wild Card, mentre i Red Sox arrivano freschi e col lanciatore da loro scelto. E non solo, probabilmente anche chi vince la division fra Yankees e Rays non potrà usare l'asso nell'ALDS, quindi partono anche loro dal numero 2 di rotazione, come i Red Sox.
Dipende dalla stagione. A volte le cose andranno bene, a volte andranno male. Esattamente come adesso in pratica. L'unica garanzia è che ci sarà una gara 163 (o più di una) ogni anno, con conseguenti ascolti. Non è certo la fairness ad interessare.
Sul draft mi sembra un miglioramento rispetto ad adesso. Dovrebbe ridursi il fenomeno dei giocatori che slittano per problemi di firmabilità e ciò non può che essere un bene per le squadre meno forti.
Se per "meno forti" intendi White Sox e Phillies (le squadre che hanno speso meno nel draft negli ultimi anni), allora sono d'accordo. E se per "più forti" intendi Nationals, Pirates e Royals, allora ci siamo. Ma la realtà è che la correlazione fra payroll MLB e spese nel draft è inesistente. Gli Yankees per esempio non hanno mai speso tantissimo lì. I Red Sox si, i Phillies no, i Mets no, i Tigers no. Le ricche non abusavano delle piccole nel draft. Qui l'unico interesse era derubare ulteriormente i giocatori amatoriali. Lo stesso vale per il mercato internazionale.