darioambro ha scritto: 15/12/2018, 12:12
rowiz ha scritto: 14/12/2018, 22:33come ahi.
Intanto ieri sul Sole24ore due dati emblematici: il QE vale per le banche italiane qualcosa come il 6.5% degli assett (solo la Spagna è al 6.4%).
Altro problema: la marea di titoli acquistate dalla BCE con QE è al 45% BBB, che è di poco meglio della spazzatura.
La BCE ci ha salvato il culo, ma la politica monetaria ha i suoi limiti, nonostante tutte le cazzate che sparano i sovranisti. Più di tanto con i giochetti sulla moneta, tasso di sconto e l'acquisto di titoli di stato non si può fare, e quel poco lo si può fare solo se si ha un peso ed un volume di fuoco paragonabile alla BCE, altrimenti l'operatività si limita a pannicelli caldi.
La vera ricchezza non è data da pezzi di carta, dalla stampa di moneta, da trucchetti contabili, ma dal lavoro, dalla produzione, dal capitale, dall'incremento di produttività, dagli investimenti, dal progresso tecnologico, tutte cose su cui Draghi non può influire, come nessun altro banchiere centrale. Può dare stabilità alla moneta, può cercare di regolare l'inflazione, può aiutare le banche a fornire credito più facilmente, ma non di più. E quel che poteva realmente fare per aiutare i paesi in difficoltà senza mandare tutto in vacca Mario Draghi l'ha fatto.
I sovranisti de noantri iniziano solo ora a rendersene conto, povere stelline, ed invocano Mario Draghi, che è a pochi mesi dalla fine del mandato e quindi più di tanto non può fare.
Abbiamo sprecato 7 anni di mandato del presidente più favorevole che potessimo avere, naturalmente fra quelli capaci, e ci prepariamo a sprecare l'ultimo anno con mancette elettorali e controriforme.
Finito il QE non finirà tutto, perché i titoli resteranno nella cassaforte BCE per un tempo indefinito ed a scadenza saranno ricomprati, semplicemente non vi sarà una ulteriore espansione monetaria.
Non è nemmeno detto che davvero sia così, l'eurozona sta rallentando, l'Italia è entrata in recessione e ci sono avvisaglie che in molti paesi l'economia stia rallentando, anche in paesi come Germania e Francia, quindi è possibile che venga eletta una nuova colomba come presidente, qualcuno che cerchi di attuare politiche espansive, i falchi alla Weidmann stanno, per ora, perdendo terreno (ma attenzione, mancano parecchi mesi all'elezione), il problema è che alle prossime elezioni europee potrebbero prendere tanti voti i sovranisti amici di Salvini, ed i sovranisti amici di Salvini generalmente in economia sono rigoristi, non amano spese in deficit, non amano il debito pubblico e non sono troppo disposti a permettere agli altri di farne con la propria garanzia, questo potrebbe legare le mani al nuovo presidente.
FInchè i rigoristi sono soprattutto tedeschi o politici PPE, ma la principale leader tedesca e del PPE è favorevole a trattare e fare concessioni, allora i falchi sono gestibili, ora sarà tutto da vedere che la AKK riesca ad avere altrettanto peso della Merkel e che il PPE non si sposti a destra, cosa che azzererebbe il margine di movimento dei nostri.