Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming on demand
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Re: Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming on demand
Dichiaro ufficialmente concluso il capitolo video fake, pecoroni, Mazzucco, Piero e Pierino Angela i massoni pakati, ecc.
Si ritorna a parlare di serie TV, quelle mainstream, l'oppio dei popoli insomma.
Se si vuole aprire un topic dedicato ai gombloddi (posto che già non ci sia) lo si faccia e i moderatori valuteranno se è una buona idea o meno.
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Re: Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming on demand
Grazie, andava fatto prima.
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Re: Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming on demand
Sto guardando one punch man su Netflix. Molto carino come anime!
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"si è alzato, mi ha guardato e poi si è rimesso giù" NdR non si alza
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Re: Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming on demand
Qualcuno sta vedendo basketball or nothing su netflix?
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Re: Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming on demand
albizup ha scritto: 02/08/2019, 11:50 Sto guardando one punch man su Netflix. Molto carino come anime!
Tanta roba ! Dopo un po'mi stava annoiando ma poi mi ha peeso ! eccato non ci sia la seconda stagione
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Re: Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming on demand
Finito The Boys.
Bello ma gli manca un qualcosina per fare un salto di livello.
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Re: Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming on demand
piaciuta molto, e mi è piaciuto anche parecchio il fatto che comunque ci siano delle diversità dal fumetto.
il problema è che dopo 8 puntate così aspettare sarcazzo quanto per una seconda stagione già confermata è una gran rottura di coglioni.
il problema è che dopo 8 puntate così aspettare sarcazzo quanto per una seconda stagione già confermata è una gran rottura di coglioni.
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Re: Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming on demand
Ottimo prodotto, scorrevole, appassionante, al solito la narrativa di Netflix è straordinaria (tranne che per quella merda sulla Juve).Nas ha scritto: 04/08/2019, 21:01Qualcuno sta vedendo basketball or nothing su netflix?
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Le puntate brevi aiutano anche a mantenere vivo l'interesse.
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Re: Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming on demand
BM in breve. Un soft porn, un episodio preso a caso da un poliziesco british ed un documentario sulla vita della Cyrus. 

19.12.11:26.01.12 - An incredible journey from Saint Jean Pied de Port to Fisterra
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Re: Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming on demand
Complici le vacanze e i lunghi viaggi aerei ho fatto un bel po' di binge watching e mi sono messo in pari con le serie Netflix e finito The Office.
Vado in ordine, metto tutto sotto spoiler.
The Office:
l'assenza di Michael non l'ho patita più di tanto, anzi direi zero, come immaginavo. Continuo a non notare cali o grandi differenze per tutta la run della serie, ma come dicevo in passato, non è una comicità che mi piace particolarmente.
Scene preferite, oltre a quella di Creed "Darnell's a chump", Dwight che lancia il cellulare a Jim e Andy che annuncia il team che andrà in Florida e la reazione di Dwight.
Come diceva Kero, l'addio di Michael è stato molto bello e toccante. Un merito assoluto che devo dare a questa serie è che nonostante non mi abbia fatto ridere particolarmente, mi ha fatto empatizzare e "legare" molto coi personaggi, ed è sintomo di buona scrittura.
In particolare ho apprezzato l'evoluzione del rapporto tra Dwight e Jim e l'"umanizzazione" del primo, specie nell'ultima stagione quando diventa il protagonista de facto, il discorso alla fine in cui dice che si trova bene coi suoi colleghi perchè Angela è sua moglie, Oscar il padrino di suo figlio, Pam la sua migliore amica e Jim il suo testimone è molto toccante.
Una nota sulle ultime due stagioni, ho visto un calo nella scrittura delle trame, nel senso che ci sono state molte storyline abbozzate e poi abbandonate di netto, in particolare nell'ultima stagione.
Penso ad esempio a Cathy, introdotta per provarci con Jim e poi sparita nel nulla senza che Jim e Pam discutessero di quanto accaduto (immagino volessero andare sul classico di lei che bacia Jim che non ne vuole sapere, si sente in colpa, lo dice a Pam che si ingelosisce, eccetera). La storia d'amore tra Erin e Andy è probabilmente l'esempio più eclatante, mi sembra ovvio che per il buildup fatto per 2-3 stagioni gli scrittori pensassero a loro come a Jim e Pam 2.0 per le stagioni finali, ma complice l'assenza forzata di Ed Helms hanno cambiato completamente rotta, mettendo Erin con Plop.
Anche i tizi del documentario che improvvisamente compaiono, col microfonista innamorato di Pam, mi ha fatto strocere il naso. La stessa storyline del rilascio della serie è prima abbozzata e serve per far fare outing al senatore, poi si sopisce senza conseguenze per gli altri personaggi, poi ritirata fuori verso la fine.
Sospetto che l'assenza di BJ Novak e Mindy Kaling dallo staff abbia avuto a che fare con queste cose.
Dark:
ammetto che a un certo punto queste serie le prendo per buone e non mi faccio troppe domande, però anche io (non ho ancora letto i vari post lasciati in giro, lo farò) ho notato alcune cose che non stanno in piedi. La serie è piena di bootstrap paradox come loro stessi ammettono, abbiamo un paradosso gigantesco con Elisabeth che è mamma di Charlotte che è mamma di Elisabeth. Anche la storia di Adam che è Jonas mi convince pochissimo, nel senso che a un certo punto fa un discorso del tipo "deve andare tutto così perchè io diventi te", però boh.
In tutto ciò alla fine mi è comunque piaciuta la stagione, meno della prima ma rimane un buon prodotto di intrattenimento, sono bravi a chiuderla alla prossima che il rischio di sbracare del tutto è altissimo.
Last Chance U:
la stagione meno bella delle 4 sicuramente. Le premesse erano ottime, una squadra che da pronostico doveva dominare il campionato che finisce a vincere 2 partite (mi pareva di ricordare da un post di Angy di mesi fa che a un certo punto fossero 3-5, sbagliavo), invece sono venute fuori pochissime cose interessanti. Temo che il problema sia che non ci siano stati verie propri personaggi, o meglio, che quelli su cui puntavano in qualche modo hanno deluso.
Jay è stato rotto per gran parte dell'anno e non aveva grande carisma, Malik è rimasto un simpaticone, gli altri due QB erano acerbi e poco televisivi, Markiese a un certo punto l'hanno cacciato, Chance non giocava granchè e si è fatto male, Bobby si è fatto cacciare di nuovo. KD è l'unico bel personaggio visto quest'anno, è stato toccante come raccontasse della propria infanzia - terribile - con il sorriso, e dicesse che non si lamentava con la nonna perchè non è maleducato. Gli auguro il meglio.
Si vede comunque che a parte arrivare da contesti sociali difficili questi ragazzi faticano a cambiare, Bobby doveva chiamare McDonald's per trovare un lavoro e l'ha fatto in ritardo perchè ha dormito. Diamine.
Rimane una serie che fa capire quale sia la vera America, quella suburbana, dove per tantissima gente lo sport è l'unico modo per cercare di avere una vita più semplice e uscire dal ghetto e non rischiare di diventare un criminale, e questo porta anche a nascondere gli infortuni e le concussion (sia Markiese che KD l'han fatto). Si accenna anche con l'insegnante di inglese - lei molto brava - al fatto che l'NCAA è essenzialmente una mafia e che gli studenti dovrebbero essere pagati in qualche modo per gli introiti che generano.
Delinquente il coach di cui parla Markiese che lo fa giocare mezzo rotto perchè "hai un'altra caviglia".
Bello anche il prof. di filosofia che dice "se ti dà fastidio che le tue tasse vengano usate per aiutare gente come Kaylon Davis, non voglio conoscerti".
Capitolo a parte per il coach, che oltre a essere stato giustamente cacciato è ora pure indagato per vari crimini. Figura veramente strana la sua, da un lato fa queste cose, dall'altro comunque si vede che ci tiene ai suoi giocatori, all'inizio cercava pure di far recrutare Malik nonostante tutto, e uno degli abitanti diceva che i suoi giocatori avevano dei buoni voti e delle buone percentuali di presenza a scuola perchè si faceva sentire.
Invece il simpaticissimo coach di Garden City ho scoperto che ha avuto un suo giocatore morire a causa di un heat stroke lo scorso anno, e ora non solo gli hanno dato del lavoro in D2, ma ha definito la morte "act of God". Sono schifato.
https://www.si.com/college-football/201 ... arden-city
https://www.citynews1130.com/2019/08/01 ... ct-of-god/
Con tutti i difetti di coach Brown, queste cose con lui non sono successe.
Ah, miss Raechel.
OITNB:
finalmente è finito, anche se questa stagione seguendo il trend delle ultime si è lasciata vedere senza troppa fatica. Incredibile come nonostante fosse ormai un personaggio centrale da metà della serie non sapessimo il motivo dell'incarcerazione di Ruiz, e io non ricordavo non l'avessero mai spiegato.
Piper si conferma il personaggio peggiore, il resto bene o male tutto nella norma.
Molto bella e toccante la storyline di Taystee.
La storia del centro dell'immigrazione è un colpo allo stomaco ripetuto, soprattutto la questione dei bambini messi in tribunale, cosa di cui ero al corrente per John Oliver.
Non mi mancherà ma ha chiuso decentemente.
Glow:
dopo essere stata una sorpresa due anni fa, ed essersi confermato l'anno scorso con una seconda stagione migliore della prima, grande passo indietro quest'anno. Hanno buttato lì tante cose senza approfondirne mezza. A mio avviso hanno voluto accelerare troppo coi tempi (troppi flash forward nella stagione) e nonostante il minutaggio maggiore non sono riusciti ad andare nel cuore delle questioni.
In 10 puntate - e in un paio fa da contorno perchè è Debbie la protagonista - Ruth passa da stare con Russell, a rigettare le avances di Sam, a dirsi innamorata di lui, andare a LA, rifiutarlo di nuovo, e poi boh. Dopo 3 stagioni la questione è ancora aperta.
Idem l'omosessualità di Bash, accennata dalla prima stagione, quest'anno c'è stato un avanzamento da questo punto di vista ma non troppo.
Debbie si vede a un certo punto ossessionata dal fisico, fare esercizio e addirittura sull'orlo di diventare bulimica e successivamente la cosa non ha più alcun minimo riscontro, cade nel nulla. Idem il debito di Cherry, che sparisce nel giro di 5 minuti netti. Questi sono sintomi di scrittura fatta coi piedi per quanto mi riguarda, anche se sospetto fossero volute come cose.
Forse le uniche cose da salvare di questa stagione sono Carmen e Debbie e le loro evoluzioni.
Per il resto, molto poco intrigante, si lascia guardare ma niente di che.
Ho apprezzato le scene a inizio episodio di Tammè che si prepara con la sua schienza indolenzita e quella di Ruth con sotto "Cities in dust".
Vado in ordine, metto tutto sotto spoiler.
The Office:
l'assenza di Michael non l'ho patita più di tanto, anzi direi zero, come immaginavo. Continuo a non notare cali o grandi differenze per tutta la run della serie, ma come dicevo in passato, non è una comicità che mi piace particolarmente.
Scene preferite, oltre a quella di Creed "Darnell's a chump", Dwight che lancia il cellulare a Jim e Andy che annuncia il team che andrà in Florida e la reazione di Dwight.

Come diceva Kero, l'addio di Michael è stato molto bello e toccante. Un merito assoluto che devo dare a questa serie è che nonostante non mi abbia fatto ridere particolarmente, mi ha fatto empatizzare e "legare" molto coi personaggi, ed è sintomo di buona scrittura.
In particolare ho apprezzato l'evoluzione del rapporto tra Dwight e Jim e l'"umanizzazione" del primo, specie nell'ultima stagione quando diventa il protagonista de facto, il discorso alla fine in cui dice che si trova bene coi suoi colleghi perchè Angela è sua moglie, Oscar il padrino di suo figlio, Pam la sua migliore amica e Jim il suo testimone è molto toccante.
Una nota sulle ultime due stagioni, ho visto un calo nella scrittura delle trame, nel senso che ci sono state molte storyline abbozzate e poi abbandonate di netto, in particolare nell'ultima stagione.
Penso ad esempio a Cathy, introdotta per provarci con Jim e poi sparita nel nulla senza che Jim e Pam discutessero di quanto accaduto (immagino volessero andare sul classico di lei che bacia Jim che non ne vuole sapere, si sente in colpa, lo dice a Pam che si ingelosisce, eccetera). La storia d'amore tra Erin e Andy è probabilmente l'esempio più eclatante, mi sembra ovvio che per il buildup fatto per 2-3 stagioni gli scrittori pensassero a loro come a Jim e Pam 2.0 per le stagioni finali, ma complice l'assenza forzata di Ed Helms hanno cambiato completamente rotta, mettendo Erin con Plop.
Anche i tizi del documentario che improvvisamente compaiono, col microfonista innamorato di Pam, mi ha fatto strocere il naso. La stessa storyline del rilascio della serie è prima abbozzata e serve per far fare outing al senatore, poi si sopisce senza conseguenze per gli altri personaggi, poi ritirata fuori verso la fine.
Sospetto che l'assenza di BJ Novak e Mindy Kaling dallo staff abbia avuto a che fare con queste cose.
Dark:
ammetto che a un certo punto queste serie le prendo per buone e non mi faccio troppe domande, però anche io (non ho ancora letto i vari post lasciati in giro, lo farò) ho notato alcune cose che non stanno in piedi. La serie è piena di bootstrap paradox come loro stessi ammettono, abbiamo un paradosso gigantesco con Elisabeth che è mamma di Charlotte che è mamma di Elisabeth. Anche la storia di Adam che è Jonas mi convince pochissimo, nel senso che a un certo punto fa un discorso del tipo "deve andare tutto così perchè io diventi te", però boh.
In tutto ciò alla fine mi è comunque piaciuta la stagione, meno della prima ma rimane un buon prodotto di intrattenimento, sono bravi a chiuderla alla prossima che il rischio di sbracare del tutto è altissimo.
Last Chance U:
la stagione meno bella delle 4 sicuramente. Le premesse erano ottime, una squadra che da pronostico doveva dominare il campionato che finisce a vincere 2 partite (mi pareva di ricordare da un post di Angy di mesi fa che a un certo punto fossero 3-5, sbagliavo), invece sono venute fuori pochissime cose interessanti. Temo che il problema sia che non ci siano stati verie propri personaggi, o meglio, che quelli su cui puntavano in qualche modo hanno deluso.
Jay è stato rotto per gran parte dell'anno e non aveva grande carisma, Malik è rimasto un simpaticone, gli altri due QB erano acerbi e poco televisivi, Markiese a un certo punto l'hanno cacciato, Chance non giocava granchè e si è fatto male, Bobby si è fatto cacciare di nuovo. KD è l'unico bel personaggio visto quest'anno, è stato toccante come raccontasse della propria infanzia - terribile - con il sorriso, e dicesse che non si lamentava con la nonna perchè non è maleducato. Gli auguro il meglio.
Si vede comunque che a parte arrivare da contesti sociali difficili questi ragazzi faticano a cambiare, Bobby doveva chiamare McDonald's per trovare un lavoro e l'ha fatto in ritardo perchè ha dormito. Diamine.
Rimane una serie che fa capire quale sia la vera America, quella suburbana, dove per tantissima gente lo sport è l'unico modo per cercare di avere una vita più semplice e uscire dal ghetto e non rischiare di diventare un criminale, e questo porta anche a nascondere gli infortuni e le concussion (sia Markiese che KD l'han fatto). Si accenna anche con l'insegnante di inglese - lei molto brava - al fatto che l'NCAA è essenzialmente una mafia e che gli studenti dovrebbero essere pagati in qualche modo per gli introiti che generano.
Delinquente il coach di cui parla Markiese che lo fa giocare mezzo rotto perchè "hai un'altra caviglia".
Bello anche il prof. di filosofia che dice "se ti dà fastidio che le tue tasse vengano usate per aiutare gente come Kaylon Davis, non voglio conoscerti".
Capitolo a parte per il coach, che oltre a essere stato giustamente cacciato è ora pure indagato per vari crimini. Figura veramente strana la sua, da un lato fa queste cose, dall'altro comunque si vede che ci tiene ai suoi giocatori, all'inizio cercava pure di far recrutare Malik nonostante tutto, e uno degli abitanti diceva che i suoi giocatori avevano dei buoni voti e delle buone percentuali di presenza a scuola perchè si faceva sentire.
Invece il simpaticissimo coach di Garden City ho scoperto che ha avuto un suo giocatore morire a causa di un heat stroke lo scorso anno, e ora non solo gli hanno dato del lavoro in D2, ma ha definito la morte "act of God". Sono schifato.
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Ah, miss Raechel.

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finalmente è finito, anche se questa stagione seguendo il trend delle ultime si è lasciata vedere senza troppa fatica. Incredibile come nonostante fosse ormai un personaggio centrale da metà della serie non sapessimo il motivo dell'incarcerazione di Ruiz, e io non ricordavo non l'avessero mai spiegato.

Piper si conferma il personaggio peggiore, il resto bene o male tutto nella norma.
Molto bella e toccante la storyline di Taystee.
La storia del centro dell'immigrazione è un colpo allo stomaco ripetuto, soprattutto la questione dei bambini messi in tribunale, cosa di cui ero al corrente per John Oliver.
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dopo essere stata una sorpresa due anni fa, ed essersi confermato l'anno scorso con una seconda stagione migliore della prima, grande passo indietro quest'anno. Hanno buttato lì tante cose senza approfondirne mezza. A mio avviso hanno voluto accelerare troppo coi tempi (troppi flash forward nella stagione) e nonostante il minutaggio maggiore non sono riusciti ad andare nel cuore delle questioni.
In 10 puntate - e in un paio fa da contorno perchè è Debbie la protagonista - Ruth passa da stare con Russell, a rigettare le avances di Sam, a dirsi innamorata di lui, andare a LA, rifiutarlo di nuovo, e poi boh. Dopo 3 stagioni la questione è ancora aperta.
Idem l'omosessualità di Bash, accennata dalla prima stagione, quest'anno c'è stato un avanzamento da questo punto di vista ma non troppo.
Debbie si vede a un certo punto ossessionata dal fisico, fare esercizio e addirittura sull'orlo di diventare bulimica e successivamente la cosa non ha più alcun minimo riscontro, cade nel nulla. Idem il debito di Cherry, che sparisce nel giro di 5 minuti netti. Questi sono sintomi di scrittura fatta coi piedi per quanto mi riguarda, anche se sospetto fossero volute come cose.
Forse le uniche cose da salvare di questa stagione sono Carmen e Debbie e le loro evoluzioni.
Per il resto, molto poco intrigante, si lascia guardare ma niente di che.
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Re: Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming on demand
Cioè la storia dei bambini in tribunale è vera? 

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Re: Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming on demand
Io ho recuperato su Amazon Prime Video il documentario diviso in 5 parti sulle vicissitudini di Meek Mill: #FreeMeek.
È un prodotto molto interessante per chi non conoscesse la sua storia, che parte nel lontano 2007 e va a precipitare all'interno dei paradossi del sistema giuridico a Filthadelphia, con la sua storia che s'intreccia con l'ascesa del Black Lives Matter e i problemi sociali degli USA di oggi.
È un prodotto molto interessante per chi non conoscesse la sua storia, che parte nel lontano 2007 e va a precipitare all'interno dei paradossi del sistema giuridico a Filthadelphia, con la sua storia che s'intreccia con l'ascesa del Black Lives Matter e i problemi sociali degli USA di oggi.
BruceSmith ha scritto:in coppia con raid, hanno rispolverato il sempre attuale poliziotto buono - poliziotto cattivo, portandosi ai livelli di coppie leggendarie tipo Riggs-Martaugh, Cohle-Hart, Starsky-Hutch o ErMonnezza-Bombolo.
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Re: Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming on demand
Finita la seconda stagione di Dark.
Devo dire che mi è piaciuta e pur con diverse contraddizioni, mi sembra che il giochetto nel suo insieme stia reggendo bene.
Alla fine si tratta solo di definire alcune regole che lo spettatore implicitamente accetta e attorno a quelle ruota la storia.
Ma se parliamo di regole, c’è stata una novità importante: l’ingresso dei piani alternativi di esistenza è un grosso rischio a mio avviso, perché espande la struttura del mondo esponenzialmente e verso l’infinito. Da un lato sono contento: nuove risposte portano a nuove domande, è la scienza, bellezza! E la stessa fisica ci insegna che il tempo - come grandezza - non esiste e dunque interessante la scelta di introdurre una dimensione spaziale alternativa. Ma questo comporta anche infiniti problemi aggiuntivi e il rischio di ridurre tutto ad una spiegazione raffazzonata o ad un no-sense è altissimo. Confido che la terza stagione, prima di aprire nuove porte, inizi a chiuderne alcune e vista la struttura del racconto non dovrebbero esserci ostacoli insormontabili (penso soprattutto a Noah, morto da adulto nel passato, ma vivo da giovane nel futuro).
Devo dire che mi è piaciuta e pur con diverse contraddizioni, mi sembra che il giochetto nel suo insieme stia reggendo bene.
Alla fine si tratta solo di definire alcune regole che lo spettatore implicitamente accetta e attorno a quelle ruota la storia.
Ma se parliamo di regole, c’è stata una novità importante: l’ingresso dei piani alternativi di esistenza è un grosso rischio a mio avviso, perché espande la struttura del mondo esponenzialmente e verso l’infinito. Da un lato sono contento: nuove risposte portano a nuove domande, è la scienza, bellezza! E la stessa fisica ci insegna che il tempo - come grandezza - non esiste e dunque interessante la scelta di introdurre una dimensione spaziale alternativa. Ma questo comporta anche infiniti problemi aggiuntivi e il rischio di ridurre tutto ad una spiegazione raffazzonata o ad un no-sense è altissimo. Confido che la terza stagione, prima di aprire nuove porte, inizi a chiuderne alcune e vista la struttura del racconto non dovrebbero esserci ostacoli insormontabili (penso soprattutto a Noah, morto da adulto nel passato, ma vivo da giovane nel futuro).
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Re: Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming on demand
“El Camino” a Breaking Bad movie
11 ottobre 2019
Svengo
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