Re: Baseball italiano ed europeo
Inviato: 05/06/2012, 11:15
Le squadre italiane si confermano le dominatrici d'Europa a livello di Club
Bologna e Nettuno rappresenteranno il nostro Paese e la IBL nella Final Four dell'Europeo per Club. Il San Marino fuori per un punto di scarto contro un Amsterdam (12 errori in 5 partite) tutt'altro che irresistibile. La vera sorpresa sono i Rouen Huskies
La Italian Baseball League manca l’en plein (che aveva ottenuto lo scorso anno), ma la settimana dedicata all’Europeo per Club resta positiva per il nostro baseball, che conquista 2 primi posti (Bologna a San Marino e Nettuno a Rotterdam) e perde San Marino a causa di una sconfitta di un punto.
L’eliminazione di San Marino apre un fronte di discussione caldo da tempo: il regolamento dell’Europeo per Club considera i comunitari come stranieri. Si tratta di uno strano compromesso al quale la Confederazione Europea (CEB) giunse su pressione di diversi paesi (in particolare, Belgio e Croazia) che contestavano il diritto di San Marino a rappresentare la Repubblica in Coppa con una squadra iscritta al campionato italiano. A quel tempo, le squadre partecipavano con il regolamento del proprio campionato (come sarebbe anche normale). Ma come spesso accade ai governi cerchiobottisti, pur di dare ragione a tutti la CEB finì col partorire una normativa spuria quanto insensata che (ce lo si augura) il prossimo governo del baseball europeo saprà correggere.
La T&A, con il senno del poi, rimpiangerà di non aver tenuto in rosa uno tra Yepez e Duran al posto di Ribeiro, il cui ingresso in partita disastroso ha pregiudicato la gara con Bologna. Ma non è questa l’unica causa dell’eliminazione. Il fatto di non essere riuscita ad eseguire un bunt al nono inning, con il punto del pareggio in prima, della gara decisiva pesa la sua parte. Così come (un vecchio cavallo di battaglia...) il miglior rilievo in questi tornei va gettato nella mischia nei momenti decisivi, senza aspettare la situazione da closer. Il riferimento è all’ingresso di Ribeiro sullo 0-1 con Bologna, con Cubilan risparmiato in panchina.
Chi non ha avuto problemi nel comporre la rosa è l’Unipol Bologna. Comunitari o meno, la Fortitudo ha in rosa 3 soli stranieri e questo ha indubbiamente pagato.
La gioia del Presidente Stefano Michelini è pienamente giustificata: “Ci siamo qualificati come primi, come 2 anni fa. Siamo stati sconfitti solo dal Brno, come 2 anni: speriamo sia di buon auspicio”. Per la cronaca, nel 2010 la Fortitudo vinse poi il titolo a Barcellona nella finale contro i tedeschi di Heidenheim.
Con 11 fuoricampo (in 5 partite; Liverziani, che ha chiuso con media superiore a .600, e Castellitto ne hanno colpiti 3 a testa) all’attivo, è stata una Unipol inedita. Tanto per chiarire, in campionato ne ha battuti 8 in 27 gare: “Stiamo giocando veramente sopra le righe” commenta Michelini “Il vento di Serravalle aiuta, ma quello che conta è la perfetta condizione psico-fisica con cui Nanni e il suo staff hanno portato la squadra a questo evento. Gli obiettivi della stagione sono proprio la Final Four di Coppa e la post-season in IBL: il primo è centrato, il secondo molto vicino, quindi non possiamo che dire di essere molto soddisfatti del lavoro fatto fin qui”.
Michelini lancia un messaggio che, indirettamente, conferma la validità del torneo: "Questa idea di giocare tutti i giorni, con impiego libero nelle giornate per i lanciatori, potrebbe essere considerato anche per la IBL".
L’unica sconfitta patita il Bologna l’ha archiviata come un incidente di percorso. La Danesi Nettuno viceversa aveva subito un vero e proprio pugno nello stomaco con l’11-2 patito all’esordio con il Barcellona. Una sconfitta pesante e che aveva messo sotto accusa la rotazione dei lanciatori scelta dal manager nettunese, con Figueroa designato per il penultimo giorno.
“La mia scelta era stata motivata da 3 considerazioni” spiega Ruggero Bagialemani “La prima è che ero convinto che la partita con Rotterdam sarebbe stata decisiva, la seconda è che volevo dare ai ragazzi l’impressione che volevo giocare tutte le partite partendo alla pari. La terza è che in Coppa rappresentiamo l’Italia e la sfida contro l’Olanda è sempre molto importante”.
A mettere le cose a posto ci hanno pensato prima il Rouen, che ha battuto Rotterdam, poi Valerio Simone, che ha lanciato forse la partita più bella della sua carriera: “Che Rotterdam potesse perdere contro i francesi, non lo avrei detto. Simone è un ragazzo sul quale puntiamo molto. E’ giovane, ma a Rotterdam ha lanciato come un veterano”.
Che Rouen sarebbe stata una squadra ostica, non era troppo difficile prevederlo. Ma che passasse il turno, non lo avrebbe detto nessuno. Nemmeno i francesi stessi. Non a caso, una squadra transalpina alla Final Four è una novità assoluta.
Una vera sorpresa è invece l’eliminazione del Neptunus Rotterdam (che dominò il torneo nel primo decennio del secolo, vincendo consecutivamente dal 2000 al 2004) dalla Final Four per il secondo atto consecutivo. Ma non è un mistero che il livello del campionato olandese è molto calato negli ultimi anni. Ce ne dà una prova il rendimento di Figueroa, che nella IBL ottiene 8.41 strike out di media a partita e contro gli olandesi ne ha ottenuti 12 in 8 riprese.
Bologna e Nettuno rappresenteranno il nostro Paese e la IBL nella Final Four dell'Europeo per Club. Il San Marino fuori per un punto di scarto contro un Amsterdam (12 errori in 5 partite) tutt'altro che irresistibile. La vera sorpresa sono i Rouen Huskies
La Italian Baseball League manca l’en plein (che aveva ottenuto lo scorso anno), ma la settimana dedicata all’Europeo per Club resta positiva per il nostro baseball, che conquista 2 primi posti (Bologna a San Marino e Nettuno a Rotterdam) e perde San Marino a causa di una sconfitta di un punto.
L’eliminazione di San Marino apre un fronte di discussione caldo da tempo: il regolamento dell’Europeo per Club considera i comunitari come stranieri. Si tratta di uno strano compromesso al quale la Confederazione Europea (CEB) giunse su pressione di diversi paesi (in particolare, Belgio e Croazia) che contestavano il diritto di San Marino a rappresentare la Repubblica in Coppa con una squadra iscritta al campionato italiano. A quel tempo, le squadre partecipavano con il regolamento del proprio campionato (come sarebbe anche normale). Ma come spesso accade ai governi cerchiobottisti, pur di dare ragione a tutti la CEB finì col partorire una normativa spuria quanto insensata che (ce lo si augura) il prossimo governo del baseball europeo saprà correggere.
La T&A, con il senno del poi, rimpiangerà di non aver tenuto in rosa uno tra Yepez e Duran al posto di Ribeiro, il cui ingresso in partita disastroso ha pregiudicato la gara con Bologna. Ma non è questa l’unica causa dell’eliminazione. Il fatto di non essere riuscita ad eseguire un bunt al nono inning, con il punto del pareggio in prima, della gara decisiva pesa la sua parte. Così come (un vecchio cavallo di battaglia...) il miglior rilievo in questi tornei va gettato nella mischia nei momenti decisivi, senza aspettare la situazione da closer. Il riferimento è all’ingresso di Ribeiro sullo 0-1 con Bologna, con Cubilan risparmiato in panchina.
Chi non ha avuto problemi nel comporre la rosa è l’Unipol Bologna. Comunitari o meno, la Fortitudo ha in rosa 3 soli stranieri e questo ha indubbiamente pagato.
La gioia del Presidente Stefano Michelini è pienamente giustificata: “Ci siamo qualificati come primi, come 2 anni fa. Siamo stati sconfitti solo dal Brno, come 2 anni: speriamo sia di buon auspicio”. Per la cronaca, nel 2010 la Fortitudo vinse poi il titolo a Barcellona nella finale contro i tedeschi di Heidenheim.
Con 11 fuoricampo (in 5 partite; Liverziani, che ha chiuso con media superiore a .600, e Castellitto ne hanno colpiti 3 a testa) all’attivo, è stata una Unipol inedita. Tanto per chiarire, in campionato ne ha battuti 8 in 27 gare: “Stiamo giocando veramente sopra le righe” commenta Michelini “Il vento di Serravalle aiuta, ma quello che conta è la perfetta condizione psico-fisica con cui Nanni e il suo staff hanno portato la squadra a questo evento. Gli obiettivi della stagione sono proprio la Final Four di Coppa e la post-season in IBL: il primo è centrato, il secondo molto vicino, quindi non possiamo che dire di essere molto soddisfatti del lavoro fatto fin qui”.
Michelini lancia un messaggio che, indirettamente, conferma la validità del torneo: "Questa idea di giocare tutti i giorni, con impiego libero nelle giornate per i lanciatori, potrebbe essere considerato anche per la IBL".
L’unica sconfitta patita il Bologna l’ha archiviata come un incidente di percorso. La Danesi Nettuno viceversa aveva subito un vero e proprio pugno nello stomaco con l’11-2 patito all’esordio con il Barcellona. Una sconfitta pesante e che aveva messo sotto accusa la rotazione dei lanciatori scelta dal manager nettunese, con Figueroa designato per il penultimo giorno.
“La mia scelta era stata motivata da 3 considerazioni” spiega Ruggero Bagialemani “La prima è che ero convinto che la partita con Rotterdam sarebbe stata decisiva, la seconda è che volevo dare ai ragazzi l’impressione che volevo giocare tutte le partite partendo alla pari. La terza è che in Coppa rappresentiamo l’Italia e la sfida contro l’Olanda è sempre molto importante”.
A mettere le cose a posto ci hanno pensato prima il Rouen, che ha battuto Rotterdam, poi Valerio Simone, che ha lanciato forse la partita più bella della sua carriera: “Che Rotterdam potesse perdere contro i francesi, non lo avrei detto. Simone è un ragazzo sul quale puntiamo molto. E’ giovane, ma a Rotterdam ha lanciato come un veterano”.
Che Rouen sarebbe stata una squadra ostica, non era troppo difficile prevederlo. Ma che passasse il turno, non lo avrebbe detto nessuno. Nemmeno i francesi stessi. Non a caso, una squadra transalpina alla Final Four è una novità assoluta.
Una vera sorpresa è invece l’eliminazione del Neptunus Rotterdam (che dominò il torneo nel primo decennio del secolo, vincendo consecutivamente dal 2000 al 2004) dalla Final Four per il secondo atto consecutivo. Ma non è un mistero che il livello del campionato olandese è molto calato negli ultimi anni. Ce ne dà una prova il rendimento di Figueroa, che nella IBL ottiene 8.41 strike out di media a partita e contro gli olandesi ne ha ottenuti 12 in 8 riprese.