Gerry Donato ha scritto:Il problema vero è che il pareggio di bilancio è stato inserito da Monti in Costituzione, e maggioranze qualificate per riforme costituzionali guidate dal M5S sono utopiche. Quindi, come ancora troppo spesso capita, parlano di soluzioni pragmaticamente irrealizzabili.
Poi il panorama europeo mi pare talmente in evoluzione che quelle proposte, come qualsiasi di Renzi anche qualora arrivassero, fanno quasi tenerezza di fronte a ben altre dinamiche.
La cosa buona che volevo sottolineare è che sono almeno 2 anni che non si sentono più parlare di uscita dall'Euro, anzi considerano addirittura gli eurobond presupposto organico all'Euro, per il bene dell'Euro.
Vediamo le novità, cosa dice il candidato premier in pectore pro tempore (non è detto che fra due anni sia ancora lui, pochi mesi fa a Roma in molti scommettevano su una candidatura Di Battista):
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... id=ADYIwUg
il cappello iniziale è questo:
Nessun dubbio sulla permanenza dell’Italia in Europa, ma un referendum di indirizzo sull’uscita dall’euro. Banca d’Italia ripubblicizzata. Debito pubblico su cui fare chiarezza con un audit per valutare le azioni da intraprendere, senza chiudere a nessuna ipotesi, compresa quella del default. Equitalia addio e riscossione in house. Un piano sull’energia che punti all’efficienza con un target di risparmio sui consumi finali rispetto ai livelli 2014 e la completa uscita dalle fonti fossili entro il 2050. E il solito reddito di cittadinanza, su cui anche ieri è scoppiato lo scontro con il governo.
Commento di Massimo Fontana, economista e blogger, posto le cose che ha scritto lui perché non ho voglia di riscriverle io, ma sono tutte condivisibili e scritte miriadi di volte:
Cosa vogliono fare ?
Leggiamo :
1) Si parte subito con l'uscita dall'euro .
Ma non la semplice uscita .
Prima bisogna fare un referendum .
Ma essendo il referendum su tale tema proibito dalla costituzione , ecco che prima va modificata questa .
Quindi la trafila dovrebbe essere : presentazione ddl costituzionale , approvazione riforma costituzione , referendum per rendere valevole la riforma costituzionale , se passa , allora si potrà indire il referendum per uscire dall'euro .
Questo quello che vogliono fare i grillini .
Questo invece quello che faranno gli investitori : appena il Mv5s accennerà di voler uscire dall'euro i capitali italiani ed esteri inizieranno a scappare dall'Italia .
La fuga di capitali riporterà in recessione il paese e farà piano piano salire i tassi d'interesse portando il paese in stretta monetaria .
Stretta monetaria che è ultra-recessiva .
Va da sè che dovendo i capitali uscire dalle banche , queste andranno ancora più in difficoltà , cancellando il credito e financo arrivando sull'orlo del fallimento .
Preparatevi quindi al blocco del movimento dei capitali e a lunghe "vacanze" bancarie .
Se pensate mi stia inventando le cose sappiate che quello appena descritto è quanto è successo nel 2015 in Grecia .
Niente di più , niente di meno .
2) La ripubblicizzazionedi Banca d'Italia .
Qui è semplice : Banca d'Italia è già pubblica .
Quindi siamo nel campo della pura propaganda.
Ciò che non è propaganda , ma diventa un vero incubo , è la seconda parte dell'atto : riguadagnare la sovranità monetaria .
In caso di uscita dall'euro questo vuol dire solo una cosa : inflazione in quantità industriale e il perchè si vedrà nei punti successivi .
3) Il reddito di cittadinanza : il problema principale sono i finanziamenti del provvedimento .
I 5 stelle dicono di averlo , e citano 5 miliardi di taglio della spesa pubblica , 2,5 miliardi dalla cancellazione degli F35, all'aumento di canoni vari su rami d'industria che non piacciono .
Ora , tradotto , si va da tagli di spesa che non verranno mai fatti , visto che sarebbero voti persi , a misure una tantum , quindi valevoli al massimo per un anno , a nuove tasse che per definizione sono recessive .
E questo su dati di spesa molto opinabili .
A meno che la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza ( che in realtà è un sussidio di disoccupazione ) non sia molto ristretto , solo nei sogni dei grillini 16 miliardi di euro basteranno a finanziarlo .
E qui le cose sono due : o metteranno nuove tasse , tante nuove tasse ( se non ricordo male nella loro proposta depositata alla camera c'è la tassa patrimoniale più elevata del pianeta ) , o faranno nuovi debiti pubblici .
4) Debiti pubblici che ci portano al quarto punto : cosa fare con il debito italiano ?
La via è quella della dell'audit , ovvero dell'analisi del debito .
Chi l'ha fatto , per cosa è stato fatto , come è composto .
Bello , ma a che serve ?
Semplice : un audit viene fatto per eventualmente rigettare quella parte del debito che si ritiene illegittima .
Questi i sogni grillini .
La realtà è che non appena i mercati vedranno l'Italia che in qualche modo cercherà di "rivedere" il suo debito pubblico , inizieranno a fare l'unica cosa che razionalmente va fatta in questi casi : lo venderanno .
E' semplice: nessuno vuole rimane col cerino in mano .
E cosa succede quando un debito , viene venduto ?
Essendo il debito finanziato dai titoli di stato , questi vedranno i loro rendimenti schizzare all'insù , facendo aumentare l'onore reale di questo debito .
Il risultato finale è quello visto nel punto 1 .
5) Ma eccoi infine al capitolo fisco .
E qui arriva babbo natale .
Via l'irap alle micro imprese , sostegno alle imprese 4.0 ? , allargamento della platea di imprese che otterranno l'aliquota agevolata .
E le risorse ?
Risorse che andrebbero ad aggiungersi a quelle del reddito di cittadinanza ?
Nessun problema dicono i 5 stelle .
Bene , ma dopo aver detto nessun problema ,si fermano .
E le risorse rimangono ancora un mistero.
6) Last but not least , la politica industriale ed energetica .
Ligi alla controcultura sessantottina verde di cui sono espressione , il loro metodo è "chiudi e fai ciò che dico ".
Quindi : chiusura di 14 centrali elettriche a carbone , chiusura degli inceneritori , tassa ambientale , sostituzione motori termici con quelli elettrici.
Al che , uno si domanda :
- ma come verrà prodotta l'energia elettrica che andrà a sostituire quella delle 14 centrali a carbone ?
- i rifiuti che non andranno più negli inceneritori , dove andranno ?
- e di nuovo , i soldi per finanziare tutta la riconversione industriale da dove arriveranno ?
Mistero .
Siamo arrivati alla fine .
Cosa rimane in campo ?
Direi una sola cosa, che di fatto è il punto caratterizzante la politica dei sogni grillina : la mancanza del vincolo delle risorse .
In sostanza il Mv5s sta facendo propaganda su una piattaforma totalmente irrealizzabile per mancanza palese di risorse .
A meno che .
A meno che non si realizzi il punto 1 e 2 , ovvero l'uscita dell'Italia dall'euro e la riappropriazione della sovranità monetaria .
Perchè in questo caso la cosa sarebbe diversa ?
Semplice : perchè farebbero finanziare il deficit pubblico creato dai loro provvedimenti dalla banca centrale tramite la stampa di moneta .
E questo è lo scenario da incubo .
La stampa di moneta crea coriandoli colorati , non nuove risorse .
Quando i grillini butteranno nell'economia la nuova bunga-lira , inizialmente spingeranno la domanda aggregata , ma ben presto ( pochi mesi ) il valore reale della bunga-lira andrà a picco facendo schizzare l'inflazione .
Con l'inflazione endemizzata , da un lato il reddito reale della popolazione più povera diminuirà , e dall'altro spingerà la popolazione in generale a non voler più usare la nuova moneta .
Quindi : fuga capitali , tassi che schizzano all'insù , crollo produzione .
L'unica incognità sarà quanto spingeranno la sudamericanizzazione dell'economia .
Se andranno fino in fondo , quindi mettendo dazi e cercando di bloccare i prezzi per via legislativa , la nostra destinazione è il Venezuela di Chavez , ovvero l'unico paese al di fuori dell'africa dove la gente muore di fame .
Se si fermeranno prima , il destino sarà l'Argentina .
Ovvero quel paese con l'inflazione al 40% , e la povertà e il reddito pro capite al livello del 1998 .
Direi che comunque sarà un disastro .
Buona giornata , e ovviamente siamo .......:D
Ovviamente, volendo essere ottimisti, le cose possono cambiare. Ieri si chiedeva l'uscita dalla UE, ora solo dall'euro, però ci si interessa agli eurobond, arrivassero quelli si potrebbe dire di poter restare in cambio nell'euro, ma se non arrivassero proprio gli eurobond potrebbe bastare più flessibilità.
E poi si potrebbe sempre dare la colpa a chi non ha modificato la Costituzione quando ancora non eravamo nell'euro, come avvenuto per l'inceneritore di Parma, loro l'avrebbero chiuso, ma chi c'era prima ha fatto accordi che non si potevano stracciare. Così basterebbe trovare uno fra i vari Krugman, Stiglitz, Sen o chi per loro disposto a dire che solo proporre il referendum per l'uscita dall'euro provocherebbe gravi danni, e, per esempio, Sen l'ha già fatto e lo rifarebbe di certo, Stiglitz ha diffidato i no euro dall'usare le sue parole per proporre uscite.
Oggi siamo ancora nella fase in cui al militante si può far digerire tutto, a chi militante non è ma vota pentastellato perché stufo degli altri politici una svolta moderata può solo far piacere. Però, ad oggi, la situazione è quella.
Per chi sostiene che l'alternativa sarebbe quella di proseguire con le ricette che ci hanno portato a questo punto, c'è da dire che questo programma prevede spesa pubblica permanente con coperture una tantum, incremento del welfare senza stare troppo a chiedersi come pagarlo, finanziare il tutto a debito e magari una bella inflazione per diminuire artificialmente il montante, in soldoni l'estremizzazione proprio di quelle ricette che ci hanno portato a questo punto, potremmo dire che si tratta di una cirinopomicinonomics.