La verità è una coperta che lascia scoperti i piedi

[Dietto]

Il problema è che sei ad un liceo, non all'università.
non ci si può specializzare troppo, bisogna avere un'infarinatura di tutto.

Poi sono il primo ad essere d'accordo che ci vorrebbero più ore di inglese, più ore di ed fisica, più ore di informatica (io al liceo non l'ho proprio fatta) e meno ore di religione.

[ride_the_lightning]

Io sto ancora aspettando di applicare nella mia vita quotidiana le funzioni trigonometriche che m'hanno sfrantumato i cojones per 5 anni, a momenti.

[PENNY]

Si però chiedete ai licei di essere qualcosa che non sono e non vogliono essere. 
Il problema semmai è che ancora oggi le scuole "tecniche" son viste come rifugio degli ignoranti, di chi non ha voglia di fare un cazzo e sicuramente non è interessato all'università.
Quando sono uscito dalle medie se eri eri appena decente ti indirizzavano al liceo, mentre i tecnici\commerciali\alberghieri etc. erano per la futura manovalanza del paese.

Dire che si fa troppo latino allo scientifico è sacrosanto, ma depotenziare quello insieme a filosofia, italiano etc. per dare più spazio a informatica, programmazione, materie tecniche varie... non la vedo questa grande idea.
Se a uno interessano quelle cose non sceglie il liceo, punto. 

Io premerei per potenziare l'educazione civica, ma anche lì, se si facessero i giusti testi e autori durante le ore di italiano e letteratura credo si potrebbe aggirare il problema in larga parte, ma qui torniamo all'atavico problema che all'ultimo anno del 900 post guerre mondiali si fa poco e niente. Ecco magari si, sfoltirei un po di vecchiumine sia in italiano che in storia per far studiare meglio il secolo appena trascorso, che 2 strumenti in più per orientarti nel presente dovrebbe darteli.

Poi se il problema son le poche ore che se aggiunga 1 al giorno, tanto io non ci son più dentro e non mi riguarda 

[Dietto]

Io per dire non comprendo l'utilità della filosofia, ma so che è dato dalla assoluta idiosincrasia nei confronti del professore (e viceversa)

[John Doe]

Si però chiedete ai licei di essere qualcosa che non sono e non vogliono essere. 
Il problema semmai è che ancora oggi le scuole "tecniche" son viste come rifugio degli ignoranti, di chi non ha voglia di fare un cazzo e sicuramente non è interessato all'università.
Quando sono uscito dalle medie se eri eri appena decente ti indirizzavano al liceo, mentre i tecnici\commerciali\alberghieri etc. erano per la futura manovalanza del paese.

Dire che si fa troppo latino allo scientifico è sacrosanto, ma depotenziare quello insieme a filosofia, italiano etc. per dare più spazio a informatica, programmazione, materie tecniche varie... non la vedo questa grande idea.
Se a uno interessano quelle cose non sceglie il liceo, punto. 

Io premerei per potenziare l'educazione civica, ma anche lì, se si facessero i giusti testi e autori durante le ore di italiano e letteratura credo si potrebbe aggirare il problema in larga parte, ma qui torniamo all'atavico problema che all'ultimo anno del 900 post guerre mondiali si fa poco e niente. Ecco magari si, sfoltirei un po di vecchiumine sia in italiano che in storia per far studiare meglio il secolo appena trascorso, che 2 strumenti in più per orientarti nel presente dovrebbe darteli.

Poi se il problema son le poche ore che se aggiunga 1 al giorno, tanto io non ci son più dentro e non mi riguarda 

a me pare imprescindibile che uno "scientifico" debba fornire almeno un minimo di formazione su informatica e programmazione. ormai funziona tutto in base a quello, a maggior ragione se in futuro ti vuoi laureare e trovare lavoro, e l'università non può partire da 0. 

al contrario, uno che fa un tecnico e finirà a fare l'operaio o il commesso di quella roba lì non se ne fa di nulla e non la userà mai.
 

[PENNY]

Si però chiedete ai licei di essere qualcosa che non sono e non vogliono essere. 
Il problema semmai è che ancora oggi le scuole "tecniche" son viste come rifugio degli ignoranti, di chi non ha voglia di fare un cazzo e sicuramente non è interessato all'università.
Quando sono uscito dalle medie se eri eri appena decente ti indirizzavano al liceo, mentre i tecnici\commerciali\alberghieri etc. erano per la futura manovalanza del paese.

Dire che si fa troppo latino allo scientifico è sacrosanto, ma depotenziare quello insieme a filosofia, italiano etc. per dare più spazio a informatica, programmazione, materie tecniche varie... non la vedo questa grande idea.
Se a uno interessano quelle cose non sceglie il liceo, punto. 

Io premerei per potenziare l'educazione civica, ma anche lì, se si facessero i giusti testi e autori durante le ore di italiano e letteratura credo si potrebbe aggirare il problema in larga parte, ma qui torniamo all'atavico problema che all'ultimo anno del 900 post guerre mondiali si fa poco e niente. Ecco magari si, sfoltirei un po di vecchiumine sia in italiano che in storia per far studiare meglio il secolo appena trascorso, che 2 strumenti in più per orientarti nel presente dovrebbe darteli.

Poi se il problema son le poche ore che se aggiunga 1 al giorno, tanto io non ci son più dentro e non mi riguarda 

a me pare imprescindibile che uno "scientifico" debba fornire almeno un minimo di formazione su informatica e programmazione. ormai funziona tutto in base a quello, a maggior ragione se in futuro ti vuoi laureare e trovare lavoro, e l'università non può partire da 0. 

al contrario, uno che fa un tecnico e finirà a fare l'operaio o il commesso di quella roba lì non se ne fa di nulla e non la userà mai.
  

Si ma è il boldato il problema, perchè dai per scontato che chi fa il tecnico farà il commesso e non andrà all'università? 

Non può esistere tanto una scuola che prepara tutti per tutto, ogni scuola avrà le sue peculiarità e greco\latino\filosofia\letteratura sono materie che incontri prettamente nei licei, le reputi poco utili\interessanti per il tuo percorso? Scegli un altro indirizzo, ce ne sono tante di alternative.

Il problema è il ""razzismo"" verso qualunque scuola superiore che non sia un liceo, e si chiede a quest'ultimo di assolvere a tutte le necessità di un ipotetico studente perfetto.

[John Doe]

a me pare imprescindibile che uno "scientifico" debba fornire almeno un minimo di formazione su informatica e programmazione. ormai funziona tutto in base a quello, a maggior ragione se in futuro ti vuoi laureare e trovare lavoro, e l'università non può partire da 0. 

al contrario, uno che fa un tecnico e finirà a fare l'operaio o il commesso di quella roba lì non se ne fa di nulla e non la userà mai.

Si ma è il boldato il problema, perchè dai per scontato che chi fa il tecnico farà il commesso e non andrà all'università? 

Non può esistere tanto una scuola che prepara tutti per tutto, ogni scuola avrà le sue peculiarità e greco\latino\filosofia\letteratura sono materie che incontri prettamente nei licei, le reputi poco utili\interessanti per il tuo percorso? Scegli un altro indirizzo, ce ne sono tante di alternative.

Il problema è il ""razzismo"" verso qualunque scuola superiore che non sia un liceo, e si chiede a quest'ultimo di assolvere a tutte le necessità di un ipotetico studente perfetto. 

non lo do per scontato, ma che nella generalità dei casi sia così non penso sia razzista dirlo. con tutto il rispetto per chi fa quei lavori lì.

il problema degli indirizzi è che te lo scegli a 13 anni, il sistema non è così flessibile e a 18 sei fuori, spesso senza una minima idea di cosa fare in futuro. per cui, secondo me, visto che in linea teorica il percorso post liceo è l'università, sarebbe importante affrontare molti aspetti di quello che potresti vedere, fornire delle basi, senza fare le pulci su qualcosa e dimenticando in toto altro.

un tecnico deve andare oltre la base teorica, nell'ottica di una formazione lavorativa, per cui dopo il diploma sei in grado di fare un lavoro. l'obbiettivo finale è un altro. poi magari a 18 anni ti rendi conto che vuoi fare l'università e la fai, non è che chi fa il tecnico è troppo stupido per farla. però penso si possa parlare di una minoranza

[ride_the_lightning]

Sono anche nella minoranza di John Doe. Top.

[lelomb]

Perché i tecnici potenziali quanto vuoi, ma sempre specializzanti restano.
Il liceo scientifico è una scarsissima rivisitazione del classico.
Inizia ad acquisire senso nelle varie altre declinazioni che negli anni si son susseguite.
Io ho fatto lo scientifico tecnologico sperimentazione brocca.
No latino, 34 ore fisse dal biennio e pure un paio di anni a 36 per gentil concessione della preside, la cosa "più tecnologica" ad ampio spettro disponibile a cavallo del passaggio all'euro.

Lo scientifico opzione scienze applicate attuale è pure più scarno in termini di materie chiamiamole extraliceali, che per altro non vuol dire un cazzo, la biologia o la chimica non dovrebbero aver la stessa valenza della letteratura italiana in quel tipo di contesto
Liceo si dovrebbe intendere il più alto grado di formazione possibile a livello di scuola superiore, non il più classico.
Se si chiama scientifico studi al meglio possibile quante più materie scientifiche possibili

Attualmente hanno 5 ore di scienze naturali che accorpano chimica biologia e scienze della terra e 6 ore fra storia e letteratura.

Nonostante ste 6 ore non si riesce a veder un cazzo di storia moderna e letteratura moderna.

Possiamo pensare alle strutturazioni che vogliamo, ma se non si parte da una rivisitazione dei programmi le problematiche verranno solo scalfite.

È tutto l'impianto ad essere stagionato e anacronistico

[John Doe]

Sono anche nella minoranza di John Doe. Top.

La minoranza è quella che decido io o quella che effettivamente c'è?
Detto questo, bravo, perché laurearsi non è scontato per nessuno; a maggior ragione, secondo me, se vieni da un tecnico.

[PENNY]

Si ma è il boldato il problema, perchè dai per scontato che chi fa il tecnico farà il commesso e non andrà all'università? 

Non può esistere tanto una scuola che prepara tutti per tutto, ogni scuola avrà le sue peculiarità e greco\latino\filosofia\letteratura sono materie che incontri prettamente nei licei, le reputi poco utili\interessanti per il tuo percorso? Scegli un altro indirizzo, ce ne sono tante di alternative.

Il problema è il ""razzismo"" verso qualunque scuola superiore che non sia un liceo, e si chiede a quest'ultimo di assolvere a tutte le necessità di un ipotetico studente perfetto. 

non lo do per scontato, ma che nella generalità dei casi sia così non penso sia razzista dirlo. con tutto il rispetto per chi fa quei lavori lì.

il problema degli indirizzi è che te lo scegli a 13 anni, il sistema non è così flessibile e a 18 sei fuori, spesso senza una minima idea di cosa fare in futuro. per cui, secondo me, visto che in linea teorica il percorso post liceo è l'università, sarebbe importante affrontare molti aspetti di quello che potresti vedere, fornire delle basi, senza fare le pulci su qualcosa e dimenticando in toto altro.

un tecnico deve andare oltre la base teorica, nell'ottica di una formazione lavorativa, per cui dopo il diploma sei in grado di fare un lavoro. l'obbiettivo finale è un altro. poi magari a 18 anni ti rendi conto che vuoi fare l'università e la fai, non è che chi fa il tecnico è troppo stupido per farla. però penso si possa parlare di una minoranza 

No no infatti è così ad oggi, ma secondo me non dovrebbe esserlo.
A 13 anni ancora non capisci un cazzo, quindi a maggior ragione sei influenzabile dal fatto che professori, genitori, compagni etc. ti dicano "se vuoi combinare qualcosa nella vita vai al liceo, che il tecnico è per gli asini" (perchè il messaggio è sempre stato questo)

Ci son casi e casi, ma sappiamo tutti che superiori e università son mondi diversi, e chi era asino alle superiori può laurearsi in scioltezza o viceversa, la preparazione data dale superiori conta fino a un certo punto se c'è la volontà di studiare, non credo sia così decisiva la scuola da cui si proviene.

Poi come detto quoto Lelomb sulla necessità di svecchiare e rivedere programmi e distribuzione ore, ma imho una prima soluzione è rendere a tutte le scuole pari dignità, seppur in ambiti diversi, perchè se aspettiamo che i licei facciano tutto loro la quadra non la troveremo mai. 

Anche perchè mi pare che all'estero non funzioni affatto così (ma parlo per ricordi) e che una scuola professionale non sia vista di serie b o come seconda scelta

[ride_the_lightning]

Sono anche nella minoranza di John Doe. Top.

La minoranza è quella che decido io o quella che effettivamente c'è?
Detto questo, bravo, perché laurearsi non è scontato per nessuno; a maggior ragione, secondo me, se vieni da un tecnico. 

No Joe, sto facendo il counter qui dentro: siete tu e Birdman, per ora. 

Beh, ma intendiamoci, per me è stato un discorso iniziato dal terzo anno dove ho trovato sempre più sintonia con il mio prof d'inglese (che mi passava sottobanco da leggere tutta la roba di Ginsberg & Co.) e ho capito che non sarei mai stato geometra. 
E insieme a lui, avevo i prof di lettere/storia, di diritto, che spingevano per un "Daniel devi far altro nella vita, sei sprecato qui."

Ho stretto i denti, rimboccato le maniche per i tre anni finali delle superiori e via. Anche perché l'unica cosa rimasta che m'interessava di quel mondo lì era disegno tecnico (e storia dell'architettura -parte del programma impostato dal nostro prof di costruzioni-) e nient'altro. 

A suo modo è stato formativo.   

 

[Birdman]

Possiamo pensare alle strutturazioni che vogliamo, ma se non si parte da una rivisitazione dei programmi le problematiche verranno solo scalfite.

È tutto l'impianto ad essere stagionato e anacronistico

Se vogliamo dirla tutta, qualsiasi lezione frontale e' anacronistica. Lo erano ai tempi della scuola di Barbiana (libro meraviglioso), figuriamoci nel 2018.

[Karamazov]

Possiamo pensare alle strutturazioni che vogliamo, ma se non si parte da una rivisitazione dei programmi le problematiche verranno solo scalfite.

È tutto l'impianto ad essere stagionato e anacronistico

Se vogliamo dirla tutta, qualsiasi lezione frontale e' anacronistica. Lo erano ai tempi della scuola di Barbiana (libro meraviglioso), figuriamoci nel 2018.

Esatto !! Questo punto è importantissimo e ormai banale ma le scuole fanno fatica a capirlo forse. Avevo letto uno studio, anche se non ricordo bene, dove i professori in media parlano per il 90% e rotti del tempo in classe.

Concordo col giudizio del libro


Aaa, e la mia vecchia professoressa di italiano e storia, ha "spiegato" la prima guerra mondiale in due ore, non scherzo, e la seconda a malapena l'ha trattata.

[Maverick]

Nello scientifico pni le ore di matematica eguagliavano o anche superavano quelle di latino, fisica si studiava (e parecchio) già dal primo anno
Programma molto più vasto rispetto allo scientifico tradizionale tant'è vero che la seconda prova era differente.

Niente, sono due giorni che volevo scriverlo