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Madò.

lelomb ha scritto: 26/10/2018, 16:17

John Doe ha scritto: 26/10/2018, 15:58

non sarebbe ancora più "pratico" parlare effettivamente inglese in classe, che doversi imparare a memoria paginate di nozioni su nomi e date?  io non ho mai avuto una vera conversazione in inglese alle superiori, però ricordo perfettamente la definizione di "epiphany"  

Ah James Joyce.. e non dimenticherò mai The importance of being earnest.

Vuoi mettere son cose importanti, mica come far conversazione 

oh, d'altronde se fai fare conversazione poi devi coinvolgere gli alunni, e magari pure spiegare le cose. poi finisce che non completi il programma; l'importante è fare quello, poi sticazzi se la gente non riesce manco a ordinarsi da mangiare in inglese.

il programma veramente una delle cose più inutili della scuola italiana. una roba risalente al medioevo, e che poi non riescono nemmeno a completare. per me la storia studiata a scuola si ferma alla II guerra mondiale, e si che forse sarebbe più utile affrontare una robetta tipo la guerra fredda che farsi due anni di medioevo, sempre nell'ottica della crescita dello studente; idem letteratura, arrivati a stento ad inizio novecento, con mesi passati sulla Chanson de Roland

ride_the_lightning ha scritto: 26/10/2018, 12:24

Staralfur ha scritto: 26/10/2018, 11:29Il diritto è una materia che riguarda tutti, sapere i Promessi Sposi di Manzoni ti può arricchire culturalmente ma a livello pratico nella vita di tutti i giorni è del tutto inutile.

Poi, il problema di riflesso, è che (a mio modo di vedere) il livello culturale umanistico (medio) non è sottozero, ma sotto1203412042100. E questo contribuisce allo sviluppo di una società ignorante.  

Concordo, una società ignorante è facilmente manipolabile sotto tutti i punti di vista: da Banca Etruria, alle elezioni politiche.

Non concordo con Stalfur: neanche leggere libri o leggere il giornale ogni giorno mi serve relativamente nella vita pratica, ma mi arricchisce comunque, infatti io in in casa ho più libri/enciclopedie che mattonelle e leggo in giornale tutti i giorni da quando ero ragazzino, viceversa conosco gente anche con ruoli di responsabilità con ottimi guadagni che non legge manco o tarocchi o i fondi di caffè.
 

Spento il pc, finita la roba in laboratorio.
E domenica si torna in Italia

darioambro ha scritto:

ride_the_lightning ha scritto: 26/10/2018, 12:24



Poi, il problema di riflesso, è che (a mio modo di vedere) il livello culturale umanistico (medio) non è sottozero, ma sotto1203412042100. E questo contribuisce allo sviluppo di una società ignorante.  

Concordo, una società ignorante è facilmente manipolabile sotto tutti i punti di vista: da Banca Etruria, alle elezioni politiche.

Non concordo con Stalfur: neanche leggere libri o leggere il giornale ogni giorno mi serve relativamente nella vita pratica, ma mi arricchisce comunque, infatti io in in casa ho più libri/enciclopedie che mattonelle e leggo in giornale tutti i giorni da quando ero ragazzino, viceversa conosco gente anche con ruoli di responsabilità con ottimi guadagni che non legge manco o tarocchi o i fondi di caffè.
 

Aspetta dario. Io non ho mai detto di non leggere anzi, ho preso i Promessi Sposi come esempio, in seconda liceo sono stato tutto l'anno ad analizzare i vari capitoli ore ed ore a settimana quando imho se una/due ore le avessi utilizzate per diritto costituzionale non mi sarebbero dispiaciute anzi. Poi ho fatto giurisprudenza e di diritti ne ho fatto abbastanza, ma alcuni miei compagni che hanno scelto altre facoltà non sanno nulla o quasi
Da scuola esce gente che non sa le funzioni del parlamento italiano che loro stessi eleggono. Non sanno alcuni diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione, non sanno i rapporti fra Italia ed Ue, a volte mi domanda se riescono a capire di cosa si parla nei tg!?

BomberDede ha scritto: 26/10/2018, 17:53 Spento il pc, finita la roba in laboratorio.
E domenica si torna in Italia

Finito il PhD giusto?
Ma resti in università?

albizup ha scritto: 26/10/2018, 18:03

BomberDede ha scritto: 26/10/2018, 17:53 Spento il pc, finita la roba in laboratorio.
E domenica si torna in Italia

Finito il PhD giusto?
Ma resti in università?

“Finito” nel senso che ho finito esperimenti e paper e ora Scrivo la tesi (stupendiato) stando però in Itali.
Sul futuro è una bella domanda. Mi piacerebbe restare in università e applicherò per qualche grant di sicuro, però è difficile in Itali e prendersi un grant è un rimandare il problema forse.
Sicuramente proverò anche in industria e vedremo.
Avrò comunque il sussidio di disoccupazione tedesco quindi fino ad estate prossima sono coperto

BomberDede ha scritto: 26/10/2018, 18:38

albizup ha scritto: 26/10/2018, 18:03
Finito il PhD giusto?
Ma resti in università?

“Finito” nel senso che ho finito esperimenti e paper e ora Scrivo la tesi (stupendiato) stando però in Itali.
Sul futuro è una bella domanda. Mi piacerebbe restare in università e applicherò per qualche grant di sicuro, però è difficile in Itali e prendersi un grant è un rimandare il problema forse.
Sicuramente proverò anche in industria e vedremo.
Avrò comunque il sussidio di disoccupazione tedesco quindi fino ad estate prossima sono coperto

E il cibo ti piace? In albergo hai Wi-Fi?

Buccaneer ha scritto: 26/10/2018, 12:24 Gli alunni (con i genitori alle spalle) hanno le loro pecche, d'altra parte c'è un motivo se siamo sempre stati (o forse lo siamo ancora) i più ignorantoni d'Europa, ad esempio nelle lingue straniere. E a volte si vedono certi professori (fatti che mi hanno raccontato alcuni figli di amici in età liceale) che ci si chiede se siano veramente dei professori 

Sta cosa non si può sentire. Capisco che mediamente gli italiani sono scarsi con le lingue straniere, ma il livello di istruzione che ti danno le università italiane in altri paesi te lo sogni.
Pecchiamo di praticità, finiamo l'università e non sappiamo fare un cazzo. Ma abbiamo un'elasiticità mentale che una volta imparato il mestiere, hai una marcia in più.
Poi boh... anche mio fratello che insegna alle superiori, mi dice che ormai non è più come una volta, ai nostri tempi (20 anni fa circa), ma non credo che negli altri paesi siano migliorati nel frattempo.

Aspetta, primo mi stai parlando di università, cioè uno scalino sopra al livello di istruzione medio. Secondo, vorrei vedere se tutte le uni italiane sono paragonabili ai college in GB o in US. Terzo, a mio avviso l'elasticità mentale è prerogativa del singolo, non dell'istituzione scolastica, IMHO.
 

oh bello vedere che qui abbiamo solo Dulbecco, non me n'ero mica accorto girando per le sezioni

Buccaneer ha scritto: 27/10/2018, 0:56Aspetta, primo mi stai parlando di università, cioè uno scalino sopra al livello di istruzione medio. Secondo, vorrei vedere se tutte le uni italiane sono paragonabili ai college in GB o in US. Terzo, a mio avviso l'elasticità mentale è prerogativa del singolo, non dell'istituzione scolastica, IMHO.
 

Oh io ho sempre visto italiani e non solo nella mia professione che si mettono nel taschino i pariruolo stranieri.
Non mi sento neanche, a dire il vero, un patriota... lo dico perchè ne ho evidenza oggettiva. In ogni ambiente, ad ogni livello, l'italiano brilla di luce propria.

Di USA non posso dire nulla, non ci ho mai vissuto e non conosco quella realtà. Ma poi voglio capire, tutti i college anglossassoni sono buoni/migliori delle università italiane? Seriously?
In ogni paese ci sono istituzioni eccellenti, altre buone, nella media, scarse e credo in America alcune scarsissime.
Un mio amico insegnava all'università di Osaka, mi diceva che i giapponesi (ma i coreani sono uguali) studiano talmente tanto fino ai 18 anni che poi al livello superiore sbragano e mi parlava di un livello imbarazzante. Poi ovvio mica tutti.
Ogni paese ha i suoi punti di forza e le sue pecche, io contestavo solo la tua affermazione che in Italia facciamo schifo.
Mi sembrava di sentire Jared.

boantos ha scritto: 27/10/2018, 11:39 Ogni paese ha i suoi punti di forza e le sue pecche, io contestavo solo la tua affermazione che in Italia facciamo schifo.
Mi sembrava di sentire Jared. 

L'avrei detta un po' diversa io, ma fa niente.

Mi intrometto un attimo:
È vero che ogni paese ha le sue peculiarità, punti di forza e di debolezza. Ad esempio, per quanto mi riguarda, qui in germania fanno troppi laboratori e poca teoria. Ci metto una settimana a insegnarti una cosa pratica una volta arrivato al lavoro, ma la teoria dietro dovrebbe dartela la scuola.

Nonostante tutto non è, visto che ogni paese è diverso, vanno per forza equiparati. In Italianci sono delle pecche enormi (ad esempio la scarsissima cultura scientifica e lo sfrantumamento di maroni con latino e affini). Il fatto che altri paesi abbiano le loro pecche non ci solleva in nessun modo da dover affrontare le nsotte

Non è che nessuno costringe la gente ad andare al liceo eh. Se non vi va il latino, ci sono altre strade.