Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Inviato: 23/10/2018, 16:00
scusate, dovesse arrivare una seconda bocciatura che succede?
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Si, si sa. O almeno si sa che il rischio bancarotta aumenterebbe e per un investitore è sufficiente.Gostis53 ha scritto:Dal punto di vista del rapporto debito/Pil, la situazione è molto peggiorata rispetto a quando lo spread toccò 500 punti con Berlusconi. Se il problema fosse la capacità di ripagare il debito pubblico, lo spread dovrebbe essere a livelli molto più elevati.doc G ha scritto:Che lo stato possa ripagare il debito pubblico. Uscendo dall'Euro il rischio bancarotta aumenta, se i conti pubblici non tengono il rischio aumenta. A chi compra BTP non interessa se gli ospedali funzionano, se occorre licenziare dipendenti pubblici o meno, se le mense scolastiche funzionano, quanti disoccupati ci sono e via discorrendo, ma se alla scadenza del titolo avrà o meno indietro il valore nominale, quanto sarà realmente il valore reale di quella cifra e se gli interessi saranno pagati regolarmente. Certo, tutti gli indizi che una economia va male vengono tenuti in considerazione.Più o meno.
Ed infatti non finì benissimo.
Inoltre Berlusconi aveva aziende da salvare, non poteva tirar troppo la corda.
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Che fuori dall'euro ci sarebbe un default non si può sapere
Lungi da me voler difendere le politiche economiche di Renzi, se ci troviamo Salvimaio è anche colpa sua.Dietto ha scritto:Con Renzi come stavamo? Così, tanto per ricordare...
Comunque è risalito ovviamente.
Fosse mai successo sarebbe semplice risponderti. Ma non è mai accaduta manco la prima.Pozz4ever ha scritto:scusate, dovesse arrivare una seconda bocciatura che succede?
Pozz4ever ha scritto: 23/10/2018, 16:00scusate, dovesse arrivare una seconda bocciatura che succede?
Pozz4ever ha scritto: 23/10/2018, 16:00scusate, dovesse arrivare una seconda bocciatura che succede?
Dietto ha scritto: 23/10/2018, 15:40frog ha scritto: 23/10/2018, 14:59Quindi tu sei contento di essere governato dalla Raggi
Che poi, mi sfugge dove avrei messo in discussione la democrazia.
un conto non essere contento di essere governato da qualcuno che ha già ampiamente dimostrato di cosa sia capace, un altro parlare di vomito perchè ha vinto la parte politica opposta.
Mi pare abbastanza chiaro.
Sulla prima parte del tuo post sono parzialmente d'accordo.doc G ha scritto:Si, si sa. O almeno si sa che il rischio bancarotta aumenterebbe e per un investitore è sufficiente.Gostis53 ha scritto:Dal punto di vista del rapporto debito/Pil, la situazione è molto peggiorata rispetto a quando lo spread toccò 500 punti con Berlusconi. Se il problema fosse la capacità di ripagare il debito pubblico, lo spread dovrebbe essere a livelli molto più elevati.
Che fuori dall'euro ci sarebbe un default non si può sapere
Con Berlusconi non è vero che il rischio era inferiore. Prima di tutto era in corso una crisi mondiale, più o meno andavano tutti male, mentre adesso l'economia va piuttosto bene più o meno dappertutto e quasi solo noi facciamo cagare.
Poi non c'era una politica espansiva UE e BCE come ora.
Infine allora debito pil e deficit aumentavano, nei 7 anni successivi il debito pil è rimasto costante ed il deficit è costantemente diminuito. Non contano solo i dati istantanei ma anche gli andamenti.
E per questo la manovra spaventa, perché peggiora gli andamenti.Lungi da me voler difendere le politiche economiche di Renzi, se ci troviamo Salvimaio è anche colpa sua.Dietto ha scritto:Con Renzi come stavamo? Così, tanto per ricordare...
Comunque è risalito ovviamente.
Però c'erano fattori esterni, come un QE in pieno sviluppo, mentre ora sta venendo ridotto e fra un anno il suo promotore lascerà la carica, e fattori interni, come andamenti positivi dei conti pubblici (per meglio dire, andamenti sempre meno negativi) ed una evidente volontà di evitare che tutto andasse all'aria.
Per esempio, dal 5% del 2011 al 2,1 2017 il deficit è stato costantemente ridotto, nonostante le cazzate di Renzi in conferenza stampa, adesso per la prima volta dopo 7 anni aumenta
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Gostis53 ha scritto: 23/10/2018, 8:56Dal punto di vista del rapporto debito/Pil, la situazione è molto peggiorata rispetto a quando lo spread toccò 500 punti con Berlusconi. Se il problema fosse la capacità di ripagare il debito pubblico, lo spread dovrebbe essere a livelli molto più elevati.doc G ha scritto:Che lo stato possa ripagare il debito pubblico. Uscendo dall'Euro il rischio bancarotta aumenta, se i conti pubblici non tengono il rischio aumenta. A chi compra BTP non interessa se gli ospedali funzionano, se occorre licenziare dipendenti pubblici o meno, se le mense scolastiche funzionano, quanti disoccupati ci sono e via discorrendo, ma se alla scadenza del titolo avrà o meno indietro il valore nominale, quanto sarà realmente il valore reale di quella cifra e se gli interessi saranno pagati regolarmente. Certo, tutti gli indizi che una economia va male vengono tenuti in considerazione.Più o meno.
Ed infatti non finì benissimo.
Inoltre Berlusconi aveva aziende da salvare, non poteva tirar troppo la corda.
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Che fuori dall'euro ci sarebbe un default non si può sapere
Puoi fermarti a Draghi... Senza il whatever it takes l'euro non esisterebbe piùmario61 ha scritto:Gostis53 ha scritto: 23/10/2018, 8:56 Dal punto di vista del rapporto debito/Pil, la situazione è molto peggiorata rispetto a quando lo spread toccò 500 punti con Berlusconi. Se il problema fosse la capacità di ripagare il debito pubblico, lo spread dovrebbe essere a livelli molto più elevati.
Che fuori dall'euro ci sarebbe un default non si può sapere
MA infatti la differenza rispetto a Berlusconi sono Draghi e la riforma delle pensioni. Se non ci fosse stato Draghi a garantire che avrebbe salvato L'euro whatever ... saremmo già in default. La riforma delle pensioni si può giudicare iniqua (Non da me) ma dal punto di vista della sostenibilità del debito pubblico e la cosa migliore si potesse fare
Gostis53 ha scritto:Sulla prima parte del tuo post sono parzialmente d'accordo.doc G ha scritto:Si, si sa. O almeno si sa che il rischio bancarotta aumenterebbe e per un investitore è sufficiente.
Con Berlusconi non è vero che il rischio era inferiore. Prima di tutto era in corso una crisi mondiale, più o meno andavano tutti male, mentre adesso l'economia va piuttosto bene più o meno dappertutto e quasi solo noi facciamo cagare.
Poi non c'era una politica espansiva UE e BCE come ora.
Infine allora debito pil e deficit aumentavano, nei 7 anni successivi il debito pil è rimasto costante ed il deficit è costantemente diminuito. Non contano solo i dati istantanei ma anche gli andamenti.
E per questo la manovra spaventa, perché peggiora gli andamenti.Lungi da me voler difendere le politiche economiche di Renzi, se ci troviamo Salvimaio è anche colpa sua.
Però c'erano fattori esterni, come un QE in pieno sviluppo, mentre ora sta venendo ridotto e fra un anno il suo promotore lascerà la carica, e fattori interni, come andamenti positivi dei conti pubblici (per meglio dire, andamenti sempre meno negativi) ed una evidente volontà di evitare che tutto andasse all'aria.
Per esempio, dal 5% del 2011 al 2,1 2017 il deficit è stato costantemente ridotto, nonostante le cazzate di Renzi in conferenza stampa, adesso per la prima volta dopo 7 anni aumenta
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Nel 2011 il deficit è stato del 5% perché è crollato il Pil, non per il governo "spendaccione". Ricordo inoltre che da oltre 20 anni l'Italia registra unico stato in UE un avanzo primario positivo, con Berlusconi per intenderci nei primi anni del millennio il rapporto debito/Pil è sceso (121% nel 1994 a 100% nel 2007)
La riduzione del deficit tra l'altro ha avuto effetti deleteri sia sull'economia reale che sullo stesso rapporto debito/Pil
Gostis53 ha scritto:Sulla prima parte del tuo post sono parzialmente d'accordo.doc G ha scritto:Si, si sa. O almeno si sa che il rischio bancarotta aumenterebbe e per un investitore è sufficiente.
Con Berlusconi non è vero che il rischio era inferiore. Prima di tutto era in corso una crisi mondiale, più o meno andavano tutti male, mentre adesso l'economia va piuttosto bene più o meno dappertutto e quasi solo noi facciamo cagare.
Poi non c'era una politica espansiva UE e BCE come ora.
Infine allora debito pil e deficit aumentavano, nei 7 anni successivi il debito pil è rimasto costante ed il deficit è costantemente diminuito. Non contano solo i dati istantanei ma anche gli andamenti.
E per questo la manovra spaventa, perché peggiora gli andamenti.Lungi da me voler difendere le politiche economiche di Renzi, se ci troviamo Salvimaio è anche colpa sua.
Però c'erano fattori esterni, come un QE in pieno sviluppo, mentre ora sta venendo ridotto e fra un anno il suo promotore lascerà la carica, e fattori interni, come andamenti positivi dei conti pubblici (per meglio dire, andamenti sempre meno negativi) ed una evidente volontà di evitare che tutto andasse all'aria.
Per esempio, dal 5% del 2011 al 2,1 2017 il deficit è stato costantemente ridotto, nonostante le cazzate di Renzi in conferenza stampa, adesso per la prima volta dopo 7 anni aumenta
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Nel 2011 il deficit è stato del 5% perché è crollato il Pil, non per il governo "spendaccione". Ricordo inoltre che da oltre 20 anni l'Italia registra unico stato in UE un avanzo primario positivo, con Berlusconi per intenderci nei primi anni del millennio il rapporto debito/Pil è sceso (121% nel 1994 a 100% nel 2007)
La riduzione del deficit tra l'altro ha avuto effetti deleteri sia sull'economia reale che sullo stesso rapporto debito/Pil
Tradotto in Italiano: non ce la possiamo permettere e nemmeno sarebbe desiderabile, a ben rifletterci, ma intanto la mettiamo fino alle europee, così intanto prendiamo voti e poi rimettiamo tutto com'era dando la colpa alla UEpinopao ha scritto:Comunque sta cosa della riforma della Fornero che vale solo per un anno è una cosa da ridere per non piangere...