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Tornando al ciclismo: nel ciclocross torna in gara l'nsoppprtabile VdP che vince sbaragliando gli avversati, un giro cade 3 volte per poi recuperare e staccate tutti nettamente.

Spiace per il ritiro di Colbrelli. ma la salute è più importante di tutto.

Per quanto mi riguarda sono davvero fortunato fino ad oggi, in 8 anni ho forato 3 volte, non sono mai caduto ne incidenti di alcun genere tranne quelli meccanici.
Ad oggi sono a 5450 km con 22300 di dislivello, a 51 anni me la cavo 

@PLATOON mi spiace davvero per l'inconveniente, purtroppo sono i rischi del mestiere, fa ridere a scriverlo così a cuor leggero ma questo è, anche io ho avuto un incidente molto grave nel 2014 dove per dinamica posso ringraziare di aver fatto 2 mesi in stampelle e basta, ma poi sono tornato in bici, e ci sono tornato anche dopo un altro incidente che alla fine si è risolto per il meglio con "poco", siamo masochisti ? la risposta ovvia è si, in Italia più che in altre parti del mondo è un vero atto di masochismo praticare ciclismo su strada, ma è un atto di masochismo anche girare per le città in bici nonostante le ciclabili, ma li se sei un pò sgamato in bici te la cavi avendo sempre le antenne dritte e gli occhi che guardano e sanno già prevedere cosa può succedere se l'altro farà una certa mossa e tu non farai quell'altra

andreaR ha scritto: 03/12/2022, 12:25 @PLATOON mi spiace davvero per l'inconveniente, purtroppo sono i rischi del mestiere, fa ridere a scriverlo così a cuor leggero ma questo è, anche io ho avuto un incidente molto grave nel 2014 dove per dinamica posso ringraziare di aver fatto 2 mesi in stampelle e basta, ma poi sono tornato in bici, e ci sono tornato anche dopo un altro incidente che alla fine si è risolto per il meglio con "poco", siamo masochisti ? la risposta ovvia è si, in Italia più che in altre parti del mondo è un vero atto di masochismo praticare ciclismo su strada, ma è un atto di masochismo anche girare per le città in bici nonostante le ciclabili, ma li se sei un pò sgamato in bici te la cavi avendo sempre le antenne dritte e gli occhi che guardano e sanno già prevedere cosa può succedere se l'altro farà una certa mossa e tu non farai quell'altra

Purtroppo è così.....
La stessa zona dove ho avuto l'incidente io (km più km meno) una povera signora sposata che era uscita da sola ha perso la vita per colpa di un farabutto che l'ha investita ed è scappato ed anche lei era da sola.....
 

Lo dicevano da anni, alla fine l'hanno ufficializzato: il tour 2024 non solo non si concluderà a Parigi, ma partirà dall'Italia.



Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna, Piacenza-Torino.

Il profilo della prima tappa è davvero intrigante. Rimini non mi entusiasma come sede di arrivo, ma tant'è...prima comunque fanno pure San Marino, mica male.



Nella seconda tappa c'è meno dislivello, apprezzato l'omaggio alla Gallisterna dopo il mondiale 2020, ma soprattutto doppio San Luca senza l'arrivo in cima, puncher all'attacco.



La terza è una tappa per velocisti (finalmente), anche se il Giro gliel'ha fatto vedere come si disegna una tappa attorno a Torino, ma per loro forse era troppo:



Mentalmente sono già lì

sarò a Torino!

sulla Gallisterna ci sta che trovino uno dei miei polmoni che ci ho lasciato l'estate scorsa

Intanto dopo aversela tirata un po' Roglic dice sì al Giro 2023  

per la partenza da Firenze non mancherò, vado la sera prima è dormo in macchina.

RIP Vittorio Adorni.
Quando da piccolo ho iniziato a seguire il ciclismo era già "grande", ma da subito mi aveva affascinato per una dialettica diversa dal ciclista che si era abituati a sentir parlare a quei tempi.

Credo sia il caso di parlarne, con la Parigi-Nizza i francesi adotteranno una nuova regola per la cronosquadre, il tempo non sarà più preso sul 4-5 ma sul primo. Avremo un ultimo km con treni da velocisti a lanciare il capitano come prima cosa, che ne pensate?

Leviathan ha scritto: 08/01/2023, 12:25 Credo sia il caso di parlarne, con la Parigi-Nizza i francesi adotteranno una nuova regola per la cronosquadre, il tempo non sarà più preso sul 4-5 ma sul primo. Avremo un ultimo km con treni da velocisti a lanciare il capitano come prima cosa, che ne pensate?

Ma quindi ogni corridore avrà il proprio tempo? La crono a squadre già una cosa abbastanza borderline secondo me, non sono sicuro di sentire il bisogno di cambiamenti a riguardo. Come dici tu, probabile che vedremo quella dinamica nell'ultimo km, ma credo che sposterà poco in fatto di tempo per il leader. L'unico effetto collaterale che mi viene in mente è che in questo modo sarà improbabile vedere il gregario o l'enfant du pays tagliare per primo il traguardo come premio (ed eventuale maglia) che mi pareva una cosa simpatica e di interesse.

azazel ha scritto: 08/01/2023, 13:09

Leviathan ha scritto: 08/01/2023, 12:25 Credo sia il caso di parlarne, con la Parigi-Nizza i francesi adotteranno una nuova regola per la cronosquadre, il tempo non sarà più preso sul 4-5 ma sul primo. Avremo un ultimo km con treni da velocisti a lanciare il capitano come prima cosa, che ne pensate?

Ma quindi ogni corridore avrà il proprio tempo? La crono a squadre già una cosa abbastanza borderline secondo me, non sono sicuro di sentire il bisogno di cambiamenti a riguardo. Come dici tu, probabile che vedremo quella dinamica nell'ultimo km, ma credo che sposterà poco in fatto di tempo per il leader. L'unico effetto collaterale che mi viene in mente è che in questo modo sarà improbabile vedere il gregario o l'enfant du pays tagliare per primo il traguardo come premio (ed eventuale maglia) che mi pareva una cosa simpatica e di interesse.

A quanto ho capito se arrivano in gruppetto avranno tutti il tempo del primo, chi si stacca avrà il proprio tempo come ora. L'impressione è che sia un altro tentativo dei francesi di rendere il ciclismo sport-spettacolo, dopo la tappa da 65km di qualche anno fa ora provano col "km-sprint" per puro spettacolo.

Sagan annuncia il ritiro a fine stagione

Leviathan ha scritto: 27/01/2023, 10:05 Sagan annuncia il ritiro a fine stagione

Spot vero e proprio per uno sport che stava passando un momento un po' così, ha portato freschezza e "good vibes" aprendo un po' ad un ciclismo diverso anche nel modo di correre. Paradossalmente ha vinto meno di quanto "meritasse"/ci aspettassimo pur vincendo un numero impressionante di volte (e 111 secondi posti, contando quello dell'altro giorno in Argentina).

E' stato una vera rockstar, la calca della gente al pullman di Tinkoff/Bora durante le Tirreno era lì a dimostrare la sua popolarità. Ultimi anni evitabili da un punto di vista sportivo, ma ha fatto bene a farsi pagare una buona "pensione"  . Il sogno, come ogni marzo, sarà sempre quello: la vittoria in Via Roma, immagino non accadrà nemmeno quest'anno, pazienza.

PS. Comunque non è un ritiro totale, ha detto che nel 2024 preparerà e correrà nella stagione della mountain bike, in ottica Paris2024. Chiuderla con una medaglia, magari d'oro, anche lì sarebbe meraviglioso, quanto complicato (ci aveva provato già, non andò benissimo, ma magari con dei mesi di preparazione mirata e altre corse nel circuito può andare meglio rispetto all'altra volta)