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dreamtim ha scritto: Se mi parli di "feeling" alzo le mani, ci stanno tante cose.
Baggio secondo me è sopra chiunque (Riva compreso) e di sfiga ne ha avuta parecchio. Bettega secondo me è sottovalutato ingiustamente, ma non è un nume del gioco come gli altri che ho citato.
Opinioni poi eh, li siamo d'accordo.
Baggio io mi rivedevo in slowmotion pure come calciava un angolo.

Oro puro. altra merce. Ma ripeto, sono visioni.Incostestabili se me le metti cosi.

BruceSmith ha scritto:

dreamtim ha scritto: Lo dici tu perchè tifi Milan, e come tale pensi che la mutua ve li debba passare tutti, per tradizione.
E la grande squadra ha contibuito a costruirla lui, legandosi ad una terra, a un territorio, alla sua gente.
E volendo la Juve gli avrebbe fatto i ponti d'oro.
Per contro quando fate le classifiche, tendete ad ipervalutare chiunque, perchè parte di un complesso vincente. Complesso fatto di tanti pezzi interscambiabili, lui era "il" pezzo.
Che vinca uno o 6 scudi, dettagli.

Meglio Riva, tutta la vita.

potrei rispondere che tu lo dici tifi perché roma ma non vorrebbe dire nulla.
però la lista dei giocatori l'ho postata, quindi... se mai andrai a leggere gli attaccanti, capirai che hai caricato a testa bassa senza capire pienamente quello che ho scritto prima.

ps. apprezzo la tua educazione, ma non c'è bisogno di darmi del voi.

The goat ha scritto:che tu andassi con del piero non mi stupisce.

The goat ha scritto:

dreamtim ha scritto: Se mi parli di "feeling" alzo le mani, ci stanno tante cose.
Baggio secondo me è sopra chiunque (Riva compreso) e di sfiga ne ha avuta parecchio. Bettega secondo me è sottovalutato ingiustamente, ma non è un nume del gioco come gli altri che ho citato.
Opinioni poi eh, li siamo d'accordo.
Baggio io mi rivedevo in slowmotion pure come calciava un angolo.

Oro puro. altra merce. Ma ripeto, sono visioni.Incostestabili se me le metti cosi.

posso farti una domanda cattiva, timme?
baggio o magico?

dreamtim ha scritto:

The goat ha scritto:

posso farti una domanda cattiva, timme?
baggio o magico?

Baggio, Baggio.

Ho anche la sua maglia del Brescia e la maglia della Fiorentina, un culto pagano. Magico arriva appena dopo, ma fondamentalmente perchè aveva meno voglia

dreamtim ha scritto:
Perchè, appunto se tifo Roma, io non posso sapere come funziona un complesso vincente? magari visto poche volte, ma visto anche io.
Di solito sto dall'altra parte. Voi meno.
E mi pare una cosa molto da ius primae noctis, questa cosa che bisogna passare per una "grande" per forza. Sopratutto se ne tifi una. Il medioevo è finito

Spesso (non sempre) è più facile.

Scusa la forma, era un plurale costruito male.

vanecka ha scritto:

The goat ha scritto:vedi tim, la pensiamo in maniera diversa.
non voglio avere ragione e non sono manco sicura di averla perché poi la questione non è di facile interpretazione secondo me e si basa molto su sensazioni per quanto mi riguarda, semplicemente la vedo diversamente.
secondo me bettega è uno dei giocatori più sfortunati e sottovalutati della storia italiana. sarà che (l'ho scritto prima) per motivi diversi non sono un fan di nessuno dei due, pur riconoscendone la loro grandezza, ma io - al netto della sfiga - lo metto sopra del piero e baggio.
baggio gli riconosco una forte vena romantica che me lo fa ammirare, del piero neanche quella.

ecco, torno a parlare di calcio un post poi o mi eclisso o torno solo per replicare a "er parodia" però permettetemi di dire che Bettega è ne più ne meno un fuoriclasse che vive in Italia l'ostracismo dovuto alla maglia che ha portato e con cui ha vinto tantissimo giocando e decidendo finali e partite che molti dei giocatori con cui lo si paragona o che vengono identificati mantra assoluti non hanno visto neppure in televisione, ha praticato un modo di fare l'attaccante che oggi definiremmo assolutamente "moderno" quarant'anni prima delle punte che sanno giocare a calcio, si è imposto giovanissimo come grandissimo giocatore sin dai tempi dei tredici gol (vado a memoria di almanacco, mi perdonerete) ed ha tenuto costante la sua media e il suo rendimento per tutta la carriera, non una partita si, una no, tre gol al cesena, un campionato discreto e cinque da dimenticare ma tanto chissene che i parodia che mettono per ogni scorreggia c'erano anche all'epoca.

Non è facile giungere ai massimi livelli in ciò che si fa, ancor più difficile è farlo e contemporaneamente rimanerci per anni adattandoti all'idea che tanto per l'opinione pubblica poi sarai sempre uno juventino di merda, uno che vince per oscuri motivi e non per qualità tecniche, umane, di sacrificio e d'impegno; essere una scusa per perdenti è un limite quando devi venire ricordato perchè anzichè ricordarsi di te come un artista con la costanza di un impiegato vieni sminuito in ogni ambito della tua carriera; il disorso, ça va sans dire, è perfettamente applicabile anche per alessandro del piero, non a caso.

Se vogliamo parlare di pallone, Bettega giocava e vedeva il gioco con una bellezza fisica e tecnica estraneante, come dice qualcuno i fuoriclasse si pesano nelle grandi squadre e lui ha sempre inciso, in Italia, in europa ed in nazionale giocando bene con vari tipi di attaccanti al suo fianco; non avrà avuto l'exploit alla paolo rossi di spagna 82 ma è stato un campionissimo di efficienza e costanza e tanto vale a rendere il paragone degno di cittadinanza.

dreamtim ha scritto:
Perchè, appunto se tifo Roma, io non posso sapere come funziona un complesso vincente? magari visto poche volte, ma visto anche io.
Di solito sto dall'altra parte. Voi meno.
E mi pare una cosa molto da ius primae noctis, questa cosa che bisogna passare per una "grande" per forza. Sopratutto se ne tifi una. Il medioevo è finito

Spesso (non sempre) è più facile.

Scusa la forma, era un plurale costruito male.

BruceSmith ha scritto:

dreamtim ha scritto: Semmai avesse giocato con una maglia a pigiama, sarebbe rimasto scolpito in una leggenda più facile da maneggiare. Più di ora.

cambiando discorso... per quel che mi riguarda, non aver giocato in una squadra di alto livello è un punto negativo nella valutare la carriera di un giocatore.

vanecka ha scritto:

dreamtim ha scritto:
Perchè, appunto se tifo Roma, io non posso sapere come funziona un complesso vincente? magari visto poche volte, ma visto anche io.
Di solito sto dall'altra parte. Voi meno.
E mi pare una cosa molto da ius primae noctis, questa cosa che bisogna passare per una "grande" per forza. Sopratutto se ne tifi una. Il medioevo è finito

Spesso (non sempre) è più facile.

Scusa la forma, era un plurale costruito male.

ma il discorso lo devi intendere come passare una vita calcistica a lottare ogni anno per il massimo a cui ambire anzichè spararti una stagione e poi il resto della carriera vivacchiare qua e là mettendo due numeretti alla di natale (o, malignamente, alla totti), il calcio vero è altro e anche quando si cade in disgrazia poi il vincente trova il modo di rialzarsi e piazzare la zampata vincente; del piero con la lazio la mise all'angolino da trenta metri a cinque dalla fine, totti con la sampdoria (unica chance di stringere un trofeo da dieci anni a quella parte per lui) scomparì dopo il secondo di pazzini, può essere un caso come non esserlo, io credo sia l'abitudine ad esserci al momento giusto che non si insegna e su cui non si fanno le cassette commemorative ma quando vai a stringere ha il suo peso

dreamtim ha scritto:
Baggio, Baggio.

Ho anche la sua maglia del Brescia e la maglia della Fiorentina, un culto pagano. Magico arriva appena dopo, ma fondamentalmente perchè aveva meno voglia

BruceSmith ha scritto:

BruceSmith ha scritto:

dreamtim ha scritto: Semmai avesse giocato con una maglia a pigiama, sarebbe rimasto scolpito in una leggenda più facile da maneggiare. Più di ora.

cambiando discorso... per quel che mi riguarda, non aver giocato in una squadra di alto livello è un punto negativo nella valutare la carriera di un giocatore.

theanswer74 ha scritto:

dreamtim ha scritto:
Baggio, Baggio.

Ho anche la sua maglia del Brescia e la maglia della Fiorentina, un culto pagano. Magico arriva appena dopo, ma fondamentalmente perchè aveva meno voglia

Concordo.

Totti è Totti. Ma forse sceglierei la poesia di quel genio lí. Con ginocchia normali sarebbe stato tra i cinque immortali di questo giochino.

Meraviglioso giocatore.

dreamtim ha scritto:

vanecka ha scritto:
ma il discorso lo devi intendere come passare una vita calcistica a lottare ogni anno per il massimo a cui ambire anzichè spararti una stagione e poi il resto della carriera vivacchiare qua e là mettendo due numeretti alla di natale (o, malignamente, alla totti), il calcio vero è altro e anche quando si cade in disgrazia poi il vincente trova il modo di rialzarsi e piazzare la zampata vincente; del piero con la lazio la mise all'angolino da trenta metri a cinque dalla fine, totti con la sampdoria (unica chance di stringere un trofeo da dieci anni a quella parte per lui) scomparì dopo il secondo di pazzini, può essere un caso come non esserlo, io credo sia l'abitudine ad esserci al momento giusto che non si insegna e su cui non si fanno le cassette commemorative ma quando vai a stringere ha il suo peso

Infatti; aiuta giocarci con le grandi squadre. Sul Totti che si defila, ti sei scordato gli Europi del 2000 e i due assist divorati da Del Piero e la sua manifestazione.
Cosi come la staffetta imposta nel 98 con un baggio da lacrime, e il del piero che non segna su azione per un anno. (se non ricordo male)
Tanto si ricordano solo delei gol alla del piero
Aiuta giocare con La juve, quando non arrivi al momento giusto, ci pensa qualcun'altro.

E lo rispetto pure. Ma devi rispettare anche chi non gradisce, senza derubricarlo come "numeri alla di natale"

Io lo trovo troglodita come modo di pensare.