vanecka ha scritto:The goat ha scritto:vedi tim, la pensiamo in maniera diversa.
non voglio avere ragione e non sono manco sicura di averla perché poi la questione non è di facile interpretazione secondo me e si basa molto su sensazioni per quanto mi riguarda, semplicemente la vedo diversamente.
secondo me bettega è uno dei giocatori più sfortunati e sottovalutati della storia italiana. sarà che (l'ho scritto prima) per motivi diversi non sono un fan di nessuno dei due, pur riconoscendone la loro grandezza, ma io - al netto della sfiga - lo metto sopra del piero e baggio.
baggio gli riconosco una forte vena romantica che me lo fa ammirare, del piero neanche quella.
ecco, torno a parlare di calcio un post poi o mi eclisso o torno solo per replicare a "
er parodia" però permettetemi di dire che Bettega è ne più ne meno un fuoriclasse che vive in Italia l'ostracismo dovuto alla maglia che ha portato e con cui ha vinto tantissimo giocando e decidendo finali e partite che molti dei giocatori con cui lo si paragona o che vengono identificati mantra assoluti non hanno visto neppure in televisione, ha praticato un modo di fare l'attaccante che oggi definiremmo assolutamente "moderno" quarant'anni prima delle punte che sanno giocare a calcio, si è imposto giovanissimo come grandissimo giocatore sin dai tempi dei tredici gol (vado a memoria di almanacco, mi perdonerete) ed ha tenuto costante la sua media e il suo rendimento per
tutta la carriera, non una partita si, una no, tre gol al cesena, un campionato discreto e cinque da dimenticare ma tanto chissene che i parodia che mettono

per ogni scorreggia c'erano anche all'epoca.
Non è facile giungere ai massimi livelli in ciò che si fa, ancor più difficile è farlo e contemporaneamente
rimanerci per anni adattandoti all'idea che tanto per l'opinione pubblica poi sarai sempre uno
juventino di merda, uno che vince per oscuri motivi e non per qualità tecniche, umane, di sacrificio e d'impegno; essere una scusa per perdenti è un limite quando devi venire ricordato perchè anzichè ricordarsi di te come un artista con la costanza di un impiegato vieni sminuito in ogni ambito della tua carriera; il disorso, ça va sans dire, è perfettamente applicabile anche per alessandro del piero, non a caso.
Se vogliamo parlare di pallone, Bettega giocava e vedeva il gioco con una bellezza fisica e tecnica estraneante, come dice qualcuno i fuoriclasse si pesano nelle grandi squadre e lui ha sempre inciso, in Italia, in europa ed in nazionale giocando bene con vari tipi di attaccanti al suo fianco; non avrà avuto l'exploit alla paolo rossi di spagna 82 ma è stato un campionissimo di efficienza e costanza e tanto vale a rendere il paragone degno di cittadinanza.